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Francesco Petrarca
Canzoniere

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  • -288-
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-288-

 

I' ò pien di sospir' quest'aere tutto,

d'aspri colli mirando il dolce piano

ove nacque colei ch'avendo in mano

meo cor in sul fiorire e 'n sul far frutto,

 

è gita al cielo, ed àmmi a tal condutto,

col sùbito partir, che, di lontano

gli occhi miei stanchi lei cercando invano,

presso di sé non lassan loco asciutto.

 

Non è sterposasso in questi monti,

non ramo o fronda verde in queste piagge,

non fiore in queste valli o foglia d'erba,

 

stilla d'acqua non vèn di queste fonti,

fiere àn questi boschiselvagge,

che non sappian quanto è mia pena acerba.

 

 




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