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Francesco Petrarca
Canzoniere

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  • -344-
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-344-

 

Fu forse un tempo dolce cosa amore,

non perch'i'sappia il quando: or è sì amara,

che nulla più; ben sa 'l ver chi l'impara

com'ò fatt'io con mio grave dolore.

 

Quella che fu del secol nostro honore,

or è del ciel che tutto orna et rischiara,

fe' mia requie a' suoi giorni et breve et rara:

or m'à d'ogni riposo tratto fore.

 

Ogni mio ben crudel Morte m'à tolto:

né gran prosperità il mio stato adverso

consolar di quel bel spirto sciolto.

 

Piansi et cantai: non so più mutar verso;

ma et notte il duol ne l'alma accolto

per la lingua et per li occhi sfogo et verso.

 

 




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