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Francesco Petrarca
Canzoniere

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Il mio adversario in cui veder solete

gli occhi vostri ch'Amore e 'l ciel honora,

colle non sue bellezze v'innamora

più che 'n guisa mortal soavi et liete.

 

Per consiglio di lui, donna, m'avete

scacciato del mio dolce albergo fora:

misero exilio, avegna ch'i' non fôra

d'abitar degno ove voi sola siete.

 

Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso,

non devea specchio farvi per mio danno,

a voi stessa piacendo, aspra et superba.

 

Certo, se vi rimembra di Narcisso,

questo et quel corso ad un termino vanno,

benché di sì bel fior sia indegna l'erba.

 

 




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