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Francesco Petrarca
Canzoniere

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  • -117-
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-117-

 

Se 'l sasso, ond'è più chiusa questa valle,

di che 'l suo proprio nome si deriva,

tenesse vòlto per natura schiva

a Roma il viso et a Babel le spalle,

 

i miei sospiri più benigno calle

avrian per gire ove lor spene è viva:

or vanno sparsi, et pur ciascuno arriva

là dov'io il mando, che sol un non falle.

 

Et son di là sì dolcemente accolti,

com'io m'accorgo, che nessun mai torna:

con tal diletto in quelle parti stanno.

 

Degli occhi è 'l duol, che, tosto che s'aggiorna,

per gran desio de' be' luoghi a lor tolti,

dànno a me pianto, et a' pie' lassi affanno.

 

 




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