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Francesco Petrarca
Canzoniere

IntraText CT - Lettura del testo

  • -155-
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-155-

 

Non fur ma' Giove et Cesare sì mossi,

a folminar collui, questo a ferire,

che Pietà non avesse spente l'ire,

e lor de l'usate arme ambeduo scossi.

 

Piangea madonna, e 'l mio signor ch'i' fossi

volse a vederla, et i suoi lamenti a udire,

per colmarmi di doglia et di desire,

et ricercarmi le medolle et gli ossi.

 

Quel dolce pianto mi depinse Amore,

anzi scolpìo, et que' detti soavi

mi scrisse entro un diamante in mezzo 'l core;

 

ove con salde ed ingegnose chiavi

ancor torna sovente a trarne fore

lagrime rare et sospir' lunghi et gravi.

 

 




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