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Francesco Petrarca
Canzoniere

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-166-

 

S'i' fussi stato fermo a la spelunca

là dove Apollo diventò profeta,

Fiorenza avria forse oggi il suo poeta,

non pur Verona et Mantoa et Arunca;

 

ma perché 'l mio terren più non s'ingiunca

de l'humor di quel sasso, altro pianeta

conven ch'i' segua, et del mio campo mieta

lappole et stecchi co la falce adunca.

 

L'oliva è secca, et è rivolta altrove

l'acqua che di Parnaso si deriva,

per cui in alcun tempo ella fioriva.

 

Così sventura over colpa mi priva

d'ogni buon fructo, se l'etterno Giove

de la sua gratia sopra me non piove.

 

 




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