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Francesco Petrarca
Canzoniere

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-278-

 

Ne l'età sua più bella et più fiorita,

quando aver suol Amor in noi più forza,

lasciando in terra la terrena scorza,

è l'aura mia vital da me partita,

 

et viva et bella et nuda al ciel salita:

indi mi signoreggia, indi mi sforza.

Deh perché me del mio mortal non scorza

l'ultimo dì, ch'è primo a l'altra vita?

 

Ché, come i miei pensier' dietro a lei vanno,

così leve, expedita et lieta l'alma

la segua, et io sia fuor di tanto affanno.

 

Ciò che s'indugia è proprio per mio damno,

per far me stesso a me più grave salma.

O che bel morir era, oggi è terzo anno!

 

 




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