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Francesco Petrarca
Canzoniere

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  • -320-
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-320-

 

Sento l'aura mia anticha, e i dolci colli

veggio apparire, onde 'l bel lume nacque

che tenne gli occhi mei mentr'al ciel piacque

bramosi et lieti, or li tèn tristi et molli.

 

O caduche speranze, o penser' folli!

Vedove l'erbe et torbide son l'acque,

et vòto et freddo 'l nido in ch'ella giacque,

nel qual io vivo, et morto giacer volli,

 

sperando alfin da le soavi piante

et da begli occhi suoi, che 'l cor m'ànn'arso,

riposo alcun de le fatiche tante.

 

O' servito a signor crudele et scarso:

ch'arsi quanto 'l mio foco ebbi davante,

or vo piangendo il suo cenere sparso.

 

 




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