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Agnolo Ambrogini, detto il Poliziano
Lamia

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-domes | domiz-occup | odiar-staio | stall-zoogo

                                                       grassetto = Testo principale
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1 | 1 2 | 2 3 | 3 4 tes, 2| monelli scarabocchiatori d'abbaco. Prova a lanciargli un motto, 5 tes, 1| nostra stima chi si lascia abbagliar dall'oro, chi mercanteggia 6 tes, 1| quando t'alzi di letto, abballina le materasse, che non ci 7 tes, 2| turbato e con gli occhi abbarbagliati dai raggi non potrà mirare 8 tes, 2| e cenni da ridere, che s'abbaruffano e si rincorrono facendo 9 tes, 1| Ebrei dal porco. Quando si abbatteva in un bel gallo con le penne 10 | abbiam 11 tes, 1| scompisciar dalle risa; tuttavia abbiatene un saggiuolo. Non bucare 12 tes, 2| per divenir felici e' ci abbisogna dunque filosofia. Ancora, 13 tes, 2| che si stende lontano ad abbracciare più forme e diverse; la 14 tes, 2| di tanta ignoranza. Che accadrà? Io credo che se a un d' 15 tes, 3| da color che sanno. E se accatta biasimo chi molto promette 16 tes, 1| difficile o impossibile acchiapparla; di bella compagnia, la 17 tes, 3| per ciò stesso io mi vi accingo tuttavia di miglior voglia 18 tes, 3| occupassi titoli caduchi, o m'accollassi gli altrui. Di grazia, m' 19 tes, 1| bugia non possa cadergli in acconcio, come se rimpicciolirà sé 20 tes, 2| che di spregiarle neanco s'accorge; perocché l'animo suo continuamente 21 tes, 2| alle lotte dei gladiatori, accorreremo in gran moltitudine di spettatori, 22 tes, 3| e gli uomini si furono accorti. Onde i tristi uccelletti 23 tes, 3| dove potrai, le dicevano, accovacciarti mollemente e fare il tuo 24 tes, 2| nel suo nome, non piccolo accrescimento di gloria nella posterità. 25 tes, 3| spuntino di botto al primo acquazzone? o come i Figliuoli della 26 tes, 3| maestri di medicina: né voglio acquistarne altro nome, che di grammatico; 27 tes, 2| Dione da Prusa, che primo acquistò il nome di Boccadoro, nessuna 28 tes, 2| pruova, a chi distingua più acutamente quelle fantasime, costui, 29 tes, 2| dar premî ed onori ai più acuti nel vedere quelle immagini, 30 tes, 2| grotta spaziosa, molto bene addentro incavata, che riceva luce 31 tes, 2| utile. Or quella che sola addirizza il giudizio, che per istrumento 32 tes, 3| più amorevoli. Io non v'addurrò in mezzo la domestichezza 33 tes, 1| non gli altrui!» Tale ci adombrò l'immagine del vero e legittimo 34 tes, 2| della vita; le quali ne adoperano altre, e poi da altre sono 35 tes, 2| dunque di sua natura tutte adoperarle o governarle? E ci vogliamo 36 tes, 2| e poi da altre sono esse adoperate, da altre governate; e queste 37 tes | cassetto. E' c'è anche chi adopra i denti così posticci, e 38 tes, 1| offeriva la folla degli adoratori. Questo Ipse adunque, professore 39 tes, 2| conosce; le candidature, le adunanze, i banchetti, le merende, 40 tes, 2| chiunque fosse che primo osò affermarlo, o Euripide o Ermotimo o 41 tes, 1| voti a qualche santo. Anco affermava il nostro vecchio che il 42 tes, 2| aperta e chiara. Così anche l'affetto reverente ai genitori penso 43 tes, 3| consigliò gli uccelli non si affidassero a quell'alberetto, che produrrebbe 44 tes, 3| sapienza di lei, e le si affollino addosso per veder d'imparare 45 tes, 2| piacere che una fatica? Aggiungete, che a cotesti studî di 46 tes, 1| quello che occorra a studiare agiatamente. Non merita la nostra stima 47 tes, 2| ogni gentile desidera aver agio di coltivarla? Non mostra 48 tes, 2| i potenti. L'imperatrice Agrippina svolgeva il figliuol suo 49 tes, 1| medesimo studio compagni e aiutatori. Perocché è nella filosofia 50 tes, 3| non si affidassero a quell'alberetto, che produrrebbe a suo tempo 51 tes, 3| rami e tra le frondi degli alberi, che è più soave svernare. 52 tes, 3| rodiani, Antigono e Didimo alessandrini; e ricordammo Aristarco, 53 tes, 2| e lo faceva, se non era Algazele che nel ritraesse, con certa 54 tes, 1| bel gallo con le penne e l'ali bianche, e' gli poneva amor 55 tes, 2| brute le altre; carezzeremo, alleveremo il desiderio, fiera dalle 56 tes, 2| dalle forme retoriche si allontana, ma certa segreta e fiorente 57 tes, 2| ricovero. Certamente egli s'allucinerà, passando dal sole alle 58 | alquanto 59 tes, 1| del verno e della state, e alterna il giorno alla notte, e 60 tes, 3| filosofi, né i miei scaffali alti fino al soffitto pieni d' 61 tes, 2| la bocca della grotta, né altramente muoversi, né altro vedere 62 | altresì 63 | altrimenti 64 | altrove 65 tes, 1| sua divisa; e questa sia: Amare il vero, odiare il falso. 66 tes, 3| da natura filomito, cioè amatore di favola; perché elemento 67 tes, 1| punzecchiato da qualche ambizioncella, un altro è lusingato da' 68 tes, 2| abbiamo in pratica; e più amiamo coloro coi quali abbiam 69 tes, 2| chiamiamo comunemente gli amici. Se dunque le cose conosciute 70 tes, 1| scolari: ai quali, appena ammessi alla scuola, egli per prima 71 tes, 3| ricordandosi del consiglio, ammirino la sapienza di lei, e le 72 tes, 3| quel Filopono discepolo d'Ammonio e condiscepolo di Simplicio, 73 tes, 1| ali bianche, e' gli poneva amor carnale come a fratello. 74 tes, 2| veglieremmo per lei, noi che per amore d'un po' di vilissima ruggine 75 tes, 3| voi, che spero d'avere più amorevoli. Io non v'addurrò in mezzo 76 tes, 2| Mentre d'un guardo l'ampio orbe misura,~Sovrasta ad 77 tes, 2| strazio! e in miserabil, sozzo~Amplesso lentamente gli uccideva.~ ~ 78 tes, 3| chiamano a sé i due Libri Analitici detti le Priora, nei quali 79 tes, 2| o Euripide o Ermotimo o Anassagora. - Ma la filosofia, si dirà, 80 | Anco 81 | ancor 82 tes, 1| nobili famiglie, i Seleucii l'àncora, i Pelopidi la spalla d' 83 | ancorché 84 tes, 1| animo, né sa inalzarlo né andar diritto e libero. E se quei 85 tes, 1| teneva scuola, il quale andava sempre vestito di bianco 86 tes, 1| del tuo corpo: non portar anelli: anche fa' che non resti 87 tes, 2| antichi filosofi, che l'anime nostre son cacciate nei 88 tes, 1| variamente disposti gli animi; e tale desidera danari 89 tes, 3| professi filosofia già da tre anni, senz'aver mai prima d'oggi 90 tes, 2| Aristofane, autore dell'antica commedia, in nessuna delle 91 tes, 1| chiamo filosofo.» Ne' tempi antichissimi soleano chiamarsi sapienti 92 tes, 3| nostro, poco conoscente dell'antichità, ristrinse il grammatico 93 tes, 2| Pindaro, sogno d'ombra? E l'antico proverbio: L'uomo è una 94 tes, 3| e di cruccio, che quell'Antigenide flautista, il quale: si 95 tes, 3| Aristocle e Aristea rodiani, Antigono e Didimo alessandrini; e 96 tes, 2| La fiorentissima città d'Antiochia si rovesciò con ingiurie 97 tes | tutti i ritrovi; e tutto aocchia, tutto fiuta, e fruga e 98 tes, 2| i suoi piaceri; ma falsi aombrati immaginarî, non veri effettivi 99 tes, 2| beneficio dell'averci essi aperti gli occhi al sole, alle 100 tes, 3| famiglia, i libri che paressero apocrifi; anzi agli autori stessi 101 tes, 1| dicono, e forse figliuolo d'Apollo, il quale tolse il nome 102 tes, 1| come un mercato, tenuto con apparato splendidissimo di pubblici 103 tes, 2| se questa tutta intera apparisce a lui un picciol punto? 104 tes, 2| combattitori n'abbiano avuto gli applausi e le lodi grandi. Ortensio 105 tes, 2| grandissima difficoltà ad apprendersi, neanche potrebbe arrivarsi 106 | appresso 107 tes, 1| tutte le cose in vincoli arcani d'ordine e di convenienza. 108 tes, 2| quante giacciano libiche arene~Nell'aromatico suol di Cirene.~ ~ 109 tes, 3| Senocrito da Coo, Aristocle e Aristea rodiani, Antigono e Didimo 110 tes, 2| pulce. E quella orazione di Aristide contro Platone per quattro 111 tes, 3| grammatici sono Senocrito da Coo, Aristocle e Aristea rodiani, Antigono 112 tes, 2| che è contro i filosofi. E Aristofane, autore dell'antica commedia, 113 tes, 1| discipline filosofiche: prima, l'Aritmetica; la quale diceva non potersi 114 tes, 2| giacciano libiche arene~Nell'aromatico suol di Cirene.~ ~Ma e il 115 tes, 2| cento teste; l'ira, leone arrabbiato; e quella che proprio è 116 tes, 2| apprendersi, neanche potrebbe arrivarsi d'un tratto; né si comunica 117 tes, 1| sapienti anche i meccanici artefici; onde Omero questo titolo 118 tes, 2| assai; e sì che la manca di artificî, e dalle forme retoriche 119 tes, 1| questo combattere; arte, non artifizio né coloratura falsa di parole, 120 tes, 2| natura universale ci dorrà assistere gratuitamente? - Ma la filosofia 121 tes, 2| Laonde non era poi del tutto assurda quella opinione d'alcuni 122 tes, 1| sputaci. Costui anche si astenne sempre dalle fave, come 123 tes, 1| Teogonia, la Zoogonia, e l'Astronomia: quelle, che cercano la 124 tes, 2| filosofia? - Ma l'è troppo astrusa a studiarsi, direte. - Anzi, 125 tes, 2| l'anima sia congiunta e attaccata al corpo, distesa e spiegata 126 tes, 2| l'incertezza, finché si attacchi pure a credere che più vere 127 tes, 2| far vita solitaria, ma s'attenda a negozi in città: e in 128 tes, 1| far salti mortali, chi ad atterrare nella lotta, chi a trasvolare 129 tes, 3| senz'aver mai prima d'oggi atteso a cosiffatti studî. E per 130 tes, 1| mutabile e incostante, che l'attinge da lui; le stelle, quali 131 tes, 2| Questa superba gloria, che ci attrae furiosamente, oh come è 132 tes, 3| corrotti, ma eziandio si attribuivano di toglier via, come illegittimi 133 tes, 2| piccole figurine con loro attucci e cenni da ridere, che s' 134 tes | come cornacchia,~Quando gli augei richiederan le penne.~ ~ 135 tes, 2| producono, si nutriscono, s'aumentano, si riscaldano. E sopra 136 tes, 2| occorrono alle mente certe auree sentenze del pitagorico 137 tes, 2| filosofi. E Aristofane, autore dell'antica commedia, in 138 tes, 3| quell'ordine aveva tanta autorità, ch'erano essi soli censori 139 | averci 140 tes, 3| io quelle cose, almeno d'averle imparate da color che sanno. 141 | avessero 142 tes, 1| i Pelopidi la spalla d'avorio, gli Enobarbi la barba rossa, 143 | avranno 144 tes, 3| il turcimanno d'un re, m'avre' io per questo a creder 145 | avrebbero 146 | avrei 147 | avremmo 148 | avrò 149 tes | crediate, ma perché non avvenga ad alcuno mai di crederlo; 150 tes, 3| sin qui, e che il farò in avvenire con l'aiuto delle Muse, 151 tes, 2| punterebbe mani e piedi, e ti s'avventerebbe, potendo, con l'unghie agli 152 tes, 2| belva? Peggio ancora: non avverte pure quel ch'egli abbia 153 tes, 2| prontissimi cervelli: basti l'avvertire che quei legati al buio 154 tes, 1| pregò il villano facesse avvertita la sua bestia di pascere 155 tes, 2| non ci fa l'uso. Così si avvezzerà prima alle ombre notturne, 156 tes, 1| da te, se sai. L'altro s'avvicina subito, sta un po' a parlottare 157 tes, 2| lontano, ti pare un gran che; avvicinati, è sfumata. La bellezza 158 tes, 2| essa poi la norma d'ogni azione; come nel corpo umano la 159 tes | fatti altrui, scambio di badare a' proprî? - No? - E sì, 160 tes, 2| giornata: ve' che s'impaccia, balena, perde il senno e la vista, 161 tes, 3| tranquillo: non c'è alcuno così balordo che pensi a questo. E noi, 162 tes | ne' boschi e mangiano i bambini che piangono. Figuratevi 163 tes, 2| candidature, le adunanze, i banchetti, le merende, non se le sogna 164 tes, 2| infinita di schiavi, di barbari, di miserabili; né re che 165 tes, 2| la barba lunga. E quel re barbaro che avea decretato si bruciassero 166 tes, 1| naturale sconcezza, così chi bassamente è nato ed ebbe educazione 167 tes, 1| poca, se anche un semplice bastava a confutarli. Non parlo 168 tes, 2| e prontissimi cervelli: basti l'avvertire che quei legati 169 tes, 2| dicatti di salvarsi col bastone quella sua barba orrevole 170 tes, 2| Temistocle, sul campo di battaglia ch'egli avea coperto di 171 tes, 1| Questa esser la via da battere, chi voglia filosofando 172 tes, 2| panegirico, chi lodar le beatitudini di re e principi, uno vantare 173 tes, 3| dato, con penne e occhi e becco di civetta, ma quel che 174 tes, 2| come dappoco, sarà vinto e beffato da tutti; e i compagni a 175 tes, 1| ch'e' fosse uomo) l'ebbe bellamente a sé, le fece due carezze, 176 tes, 1| contenti alla speculazione del bello; e contemplano il cielo, 177 tes, 2| bianco o nero, se uomo o belva? Peggio ancora: non avverte 178 tes, 2| gratitudine di quel singolare beneficio dell'averci essi aperti 179 tes, 2| felici, bisogna possedere beni assai; ma possederli di 180 tes, 1| il saltimbanco la a bere, il gladiatore schermisce, 181 tes, 2| non si guadagnò dando la berta a' filosofi, con quella 182 tes, 1| facesse avvertita la sua bestia di pascere altrove. Il villano 183 tes, 1| gallo con le penne e l'ali bianche, e' gli poneva amor carnale 184 tes, 1| e' son più rari de' corvi bianchi. - Or che v'ho descritto 185 tes, 2| cattiva perché alcuni la biasimano: come se il dolce non restasse 186 tes, 3| che sanno. E se accatta biasimo chi molto promette innanzi 187 tes | loro, con certe smorfie bieche: - Gli è il Poliziano, bisbigliavano, 188 tes, 1| il funambolo cammina in bilico, il saltatore si scaglia, 189 tes, 2| nobiltà del proprio sangue nei bisavoli: - Oh che gabbia di matti! - 190 tes | bieche: - Gli è il Poliziano, bisbigliavano, proprio lui; come! quel 191 | bisogna 192 tes, 2| piaccia, perocché né han bisogno d'esteriori istrumenti, 193 tes, 2| quando non ci è famiglia e blasone, che non debba aver avuto 194 tes, 2| primo acquistò il nome di Boccadoro, nessuna delle molte orazioni 195 tes, 2| proverbio: L'uomo è una bolla d'acqua. Deh quanto più 196 tes | Streghe, che stanno ne' boschi e mangiano i bambini che 197 tes, 3| funghi, che spuntino di botto al primo acquazzone? o come 198 tes, 1| risponde: I' non so la lingua bovina, io; diglielo tu da te, 199 tes, 1| disco, chi a sollevar pesi a braccio fermo, chi a far salti mortali, 200 tes, 1| insegnava alle bestie, così brade come domestiche. E si racconta 201 tes, 2| misuriamo alla vita nostra brevissima. Laonde non era poi del 202 tes, 3| fiottare, quand'io mi piglio la briga d'interpretar le cose più 203 tes, 2| barbaro che avea decretato si bruciassero tutti i libri dei filosofi? 204 tes, 2| quella sola divina, quasi brute le altre; carezzeremo, alleveremo 205 tes, 1| abbiatene un saggiuolo. Non bucare il fuoco con la spada: non 206 tes, 3| più fare suo nido nelle buche degli edifizi, ma piuttosto 207 tes | ficca il naso in tutti i buchi. Ma come torna a casa, appena 208 tes, 1| Non che talvolta qualche bugia non possa cadergli in acconcio, 209 tes, 1| snocciolano gentilezze, i poeti bugie. Altri infine, più liberalmente 210 tes, 2| di porci o di pecore o di buoi? peggio anzi esser re, che 211 tes, 2| alla tenda, fan vedere i burattini, piccole figurine con loro 212 tes, 2| che l'anime nostre son cacciate nei corpi, come in una prigione, 213 tes, 1| covaccio: e il filosofo, come cacciator della verità, trova pur 214 tes, 2| gl'imperatori? Domiziano cacciò da Roma e d'Italia i filosofi, 215 tes, 2| ch'egli avea coperto di cadaveri nemici, veduto per terra 216 tes, 1| qualche bugia non possa cadergli in acconcio, come se rimpicciolirà 217 tes, 3| come se occupassi titoli caduchi, o m'accollassi gli altrui. 218 tes, 2| Mileto si racconta, che caduto in un pozzo mentre considerava 219 tes | occhiali i vecchi un po' cagionevoli di vista, che quando voglion 220 tes, 1| specchiare al lume di lucerna: calza prima il piè dritto; e lava 221 tes, 1| corse; ivi il funambolo cammina in bilico, il saltatore 222 tes, 1| sentire? Passeggiando per la campagna di Taranto, veduto un bue 223 tes, 2| cuore, per esserne pure campato; e compiangerà la sorte 224 tes, 2| capitano Temistocle, sul campo di battaglia ch'egli avea 225 tes, 2| le membra e quasi per i canali dei sensi, torna in mente 226 tes, 2| paese, nulla conosce; le candidature, le adunanze, i banchetti, 227 tes, 1| parlar di contro al sole: cansa la via maestra; va' per 228 tes | piazze, per le strade, pe' canti, pe' chiassi, per le chiese, 229 tes | sedere filando, e ogni tanto canticchia. Di grazia, non ne avete 230 tes, 1| ritagli delle tue unghie e de' capelli, ma sputaci. Costui anche 231 tes, 2| dappoco è da tanto. Il gran capitano Temistocle, sul campo di 232 tes, 1| bellamente a sé, le fece due carezze, se la tenne in casa un 233 tes, 2| divina, quasi brute le altre; carezzeremo, alleveremo il desiderio, 234 tes, 1| bianche, e' gli poneva amor carnale come a fratello. Se non 235 tes | alcune di costoro, vedutomi a caso passare, si fermarono; e 236 tes | fatto loro li ripongono nel cassetto. E' c'è anche chi adopra 237 tes, 2| fatti altrui, e le buone o cattive venture, e di quello le 238 tes, 3| d'Aristotile; se buono o cattivo, non sta a me a dirlo; ma 239 tes | occhi posticci, cioè da cavare e mettere a posta loro; 240 tes, 1| scuola, egli per prima cosa cavava la lingua. Se vi dico i 241 tes, 2| rovesciò con ingiurie e cavillazioni contro l'imperatore Giuliano, 242 | ce 243 tes, 1| Elide e di Pisa, dove si celebravano i giuochi olimpici, prescrivevano 244 tes, 3| ricordammo Aristarco, il più celebre di tutti: e tutti, secondo 245 tes, 2| hai veduto sin qui era per celia; ecco ora le cose vere; 246 tes, 1| fa' che non resti nella cenere l'impronta della pentola: 247 tes, 2| figurine con loro attucci e cenni da ridere, che s'abbaruffano 248 tes, 3| autorità, ch'erano essi soli censori e giudici di qualsivoglia 249 | cento 250 tes, 2| torcerà il niffolo, come Cerbero davanti ad Ercole; né gli 251 tes, 1| l'Astronomia: quelle, che cercano la generazione degli dei 252 tes, 1| Streghe che si diceva noi); né cercherà di farsi padrone temuto 253 tes, 2| veduto per terra collane e cerchi d'oro, passa oltre, e volgendosi 254 tes, 3| ristrinse il grammatico in un cerchio strettissimo; ma presso 255 tes, 1| l'indovino sproposita, il cerretano spaccia fiabe, il saltimbanco 256 | certi 257 tes, 2| ingegnosissimi e prontissimi cervelli: basti l'avvertire che quei 258 tes, 1| della stadera: non mangiar cervello; e neanche cuore: non seder 259 tes | sul naso com'un paio di cesoie, veduto il fatto loro li 260 tes | questa Strega? Plutarco da Cheronea, giudizioso non men che 261 tes, 2| disgusta. Queste cicalate e chiacchiericci son come l'ombra del corpo 262 tes | a Fonte Lucente, come si chiama vicino alla mia villetta 263 tes, 3| dunque poeti? E perché tutti chiaman grammatico, e non filosofo, 264 tes, 3| indecifrabile; or ecco che pur mi chiamano a sé i due Libri Analitici 265 tes, 2| giuoco di voce, cui i greci chiamaron l'Eco, ben crederanno costoro 266 tes, 1| di parole, ché allora va chiamata ciarlataneria. Questa esser 267 tes, 3| il nome di filosofo! Già, chiamatemi come vi pare; grammatico, 268 tes, 2| dato che parlino insieme, chiameranno cose reali; e anche, se 269 tes, 2| soggiorno; e nostre conoscenze chiamiamo comunemente gli amici. Se 270 tes, 2| parti, o facoltà che si chiamino, principali: ragione, ira, 271 tes, 1| e lo studioso di sofia chiamo filosofo.» Ne' tempi antichissimi 272 tes, 2| intende, come di cosa aperta e chiara. Così anche l'affetto reverente 273 tes, 3| Lasciamo codesto, e patti chiari: Se ne' miei scritti o discorsi 274 tes | le strade, pe' canti, pe' chiassi, per le chiese, per le stufe, 275 tes, 2| si rincorrono facendo il chiasso. Mi domandate dove va a 276 tes, 2| altro le sue proprie, è come chiedergli~ ~Di quante giacciano libiche 277 tes, 2| pitagorico Archita, le quali chieggo licenza di tradurvi a lettera, 278 tes | canti, pe' chiassi, per le chiese, per le stufe, per le taverne, 279 tes, 2| steccati e stalle, fatte per chiudere quelle greggie selvatiche. 280 | chiunque 281 tes, 1| ché allora va chiamata ciarlataneria. Questa esser la via da 282 tes, 1| metter su rivendita di loro ciarpe, i quali rizzeranno per 283 | Ciascun 284 tes, 2| ancorché sani disgusta. Queste cicalate e chiacchiericci son come 285 tes, 2| della filosofia si ebbe da Cicerone un libro intitolato nel 286 tes, 2| gli Ateniesi dettero la cicuta. La fiorentissima città 287 tes, 2| la profondità vasta de' cieli~Potente aura l'inalza;~ ~ 288 tes, 2| pellegrinando, e come del cigno di Dirce canta Orazio,~ ~ 289 tes, 1| il corso delle stelle, il circuito della luna che determina 290 tes, 2| arene~Nell'aromatico suol di Cirene.~ ~Ma e il suo vicino l' 291 tes, 1| prestigiatore giuoca di mano, il ciurmatore si gonfia, l'indovino sproposita, 292 tes, 3| alcuni commentarî sul Diritto civile, ad altri sui maestri di 293 tes, 3| Aristotile i Predicamenti, co' Sei principii di Gilberto 294 tes, 3| e le fanno corteggio e codazzo, fermandosi e svolazzandole 295 tes, 1| Oh rivoltasse Domeneddio codeste bisacce, che si vedessero 296 tes, 3| solenni maestri. Lasciamo codesto, e patti chiari: Se ne' 297 tes, 2| trarre d'ognidove scienza e cognizione; poiché in lui il Signore 298 | coi 299 tes, 2| grotta siano uomini a sedere, colaggiù posti dall'infanzia, incatenati 300 tes, 2| nemici, veduto per terra collane e cerchi d'oro, passa oltre, 301 tes, 2| vilissima ruggine passiamo le colonne d'Ercole, navighiamo fino 302 tes, 3| almeno d'averle imparate da color che sanno. E se accatta 303 tes, 1| arte, non artifizio né coloratura falsa di parole, ché allora 304 tes, 2| gentile desidera aver agio di coltivarla? Non mostra questo ch'essa 305 tes, 1| cupidigia di signoria e di comando, uno è punzecchiato da qualche 306 tes, 1| vero dal falso e questo combattere; arte, non artifizio né 307 tes, 1| elegante ironia con cui Socrate combatteva gli enfiati Sofisti, facendo 308 tes, 2| meraviglia sdegno, che i combattitori n'abbiano avuto gli applausi 309 tes, 2| piuttosto, ch'essa sia stata combattuta spesso da dotti uomini, 310 tes, 3| come con una favoletta è cominciato, così finisca con una favoletta; 311 tes, 3| poco stette che la querce cominciò a dar fuori il visco, e 312 tes, 2| troviamo? Arti che fanno ai comodi della vita; le quali ne 313 tes, 1| che o per necessità o per comodo o per ornamento o per sollazzo 314 tes, 1| impossibile acchiapparla; di bella compagnia, la si rinserra agevolmente 315 tes, 2| passa oltre, e volgendosi al compagno: - Raccatta, gli dice, tu 316 tes, 2| queste cose ch'e' portano compaiano, mentre passano, su quel 317 tes, 2| luce universale. Così ci compiacciamo più delle cose che più abbiamo 318 tes, 2| esserne pure campato; e compiangerà la sorte de' compagni, lasciati 319 tes, 2| e le più di lor natura compite che non le meno. E poi, 320 tes, 2| morti legava, e strettamente~Componea mani a mani e faccia a faccia;~ 321 tes | squadrarono ben bene come, fa chi compra; poi tra loro, con certe 322 tes, 2| nostre conoscenze chiamiamo comunemente gli amici. Se dunque le 323 tes, 2| arrivarsi d'un tratto; né si comunica a chi sonnecchia, ma vuol 324 tes, 3| scuola filosofica, mi vorrete concedere, se non d'aver pensate io 325 tes, 2| Signoria, o dove il popolo concorra, o dove le liti si decidano; 326 tes, 1| splendidissimo di pubblici giuochi e concorso di tutta la Grecia. E' ci 327 tes, 3| Filopono discepolo d'Ammonio e condiscepolo di Simplicio, valente interprete 328 tes, 3| letterato; siamo noi che abbiamo confinato questo nome nelle scolette 329 tes, 1| anche un semplice bastava a confutarli. Non parlo di quelli sfacciati 330 tes, 2| pensando come l'anima sia congiunta e attaccata al corpo, distesa 331 tes, 1| nuova parola, ch'egli s'era coniato per , prese a dire: « 332 tes, 2| editti del suo paese, nulla conosce; le candidature, le adunanze, 333 tes, 3| giureconsulti. Il secol nostro, poco conoscente dell'antichità, ristrinse 334 tes, 2| lungo soggiorno; e nostre conoscenze chiamiamo comunemente gli 335 tes, 1| giuochi per vedere il paese, conoscer la gente, le arti, gl'ingegni, 336 tes, 2| piacerà l'atto stesso del conoscere e sapere? ma la massima 337 tes | fermarono; e facendo atto di conoscermi, mi squadrarono ben bene 338 tes, 2| amici. Se dunque le cose conosciute piacciono, come non piacerà 339 tes, 2| desiderare il vero e il buono. Considerate, di grazia, la vita degli 340 tes, 2| caduto in un pozzo mentre considerava le stelle, s'ebbe le beffe 341 tes, 3| bel no; anzi a sua volta consigliò gli uccelli non si affidassero 342 tes, 2| liti, né di Palagio, né di consorterie, né delle umane vergogne; 343 tes, 1| sentire, i' avrei altro da contarvi di lui; pure ve lo dirò, 344 tes, 1| speculazione del bello; e contemplano il cielo, il sole, i cori 345 tes, 2| è oziosa, si contenta di contemplazioni. - Sì, ma è essa poi la 346 tes, 3| le Priora, nei quali si contengono le leggi del ben ragionare. 347 tes, 2| la filosofia è oziosa, si contenta di contemplazioni. - Sì, 348 tes, 1| dire coloro che si stanno contenti alla speculazione del bello; 349 tes, 3| ombra di filosofia, son contento si dica ch'io non ne sono 350 tes | TESTO~ ~Contiamo un po' due favole, ma senz' 351 tes, 2| accorge; perocché l'animo suo continuamente va pellegrinando, e come 352 tes, 2| però, in quanto serve del continuo o a scorgere o a giudicare 353 tes, 1| le fisse rotare tutte in contrario senso col cielo stesso mirabilmente 354 tes, 1| vincoli arcani d'ordine e di convenienza. Or io dico che ci ha una 355 tes, 2| adunque, come a porto unico, conviene riposarsi chi voglia in 356 tes, 3| grammatici sono Senocrito da Coo, Aristocle e Aristea rodiani, 357 tes, 2| di battaglia ch'egli avea coperto di cadaveri nemici, veduto 358 tes, 2| di sé non tocca; e tanto cordialmente le sprezza, che di spregiarle 359 tes, 1| contemplano il cielo, il sole, i cori delle stelle: il sole, fonte 360 tes | Per non rimaner poi come cornacchia,~Quando gli augei richiederan 361 tes, 1| premio non altro che una corona d'ulivo; come non s'avrà 362 tes, 2| fuoco; tra 'l quale ed essi corra una via elevata e come sospesa 363 tes, 1| che sempre è e di mezzo al corrompersi e al generarsi delle cose 364 tes, 1| chi a trasvolare nelle corse; ivi il funambolo cammina 365 tes, 1| degli animali; questa, il corso delle stelle, il circuito 366 tes, 3| a salutarla; e le fanno corteggio e codazzo, fermandosi e 367 tes, 2| levar le manette e i ferri corti, e che s'alzi in piè e guardi 368 tes, 1| pochissimi; e' son più rari de' corvi bianchi. - Or che v'ho descritto 369 tes, 1| zazzera, aveva una bella, coscia d'oro, ed era nato e rinato 370 tes, 1| discipline, per fatica che costino, doversi imparare; o altrimenti, 371 tes, 2| non le presenti? E se lo costringerai ad uscire all'aperta luce, 372 tes, 1| lievemente sfiorate; e de' costumi e virtù che v'ho detto, 373 | coteste 374 | cotesti 375 tes, 1| agevolmente nel suo stesso covaccio: e il filosofo, come cacciator 376 tes, 2| virtù che ha di studiare nel creato e trarre d'ognidove scienza 377 tes, 2| esser re, che dee governare creature peggiori; essendo peggior 378 tes | Ciò non dico perché mi creda che voi lo crediate, ma 379 tes, 3| m'avre' io per questo a creder il re? O che Donato e Servio 380 tes, 2| greci chiamaron l'Eco, ben crederanno costoro sia proprio l'ombra 381 tes, 2| finché si attacchi pure a credere che più vere erano le cose 382 tes, 3| giureconsulto o del medico, non crederei in tutto ch'e' volesse il 383 tes | avvenga ad alcuno mai di crederlo; e neanche per vergogna 384 tes, 1| catene se vi dicessi o mi credessi d'esser io quello? io, che 385 tes | perché mi creda che voi lo crediate, ma perché non avvenga ad 386 tes, 2| quale non fa nulla ch'essa cresca o scemi, ché e' si riman 387 tes, 3| sapiente. E già la querce era cresciuta, e distendeva e vestiva 388 tes, 1| diremmo noi, se ne cava un Cristo. E come i rami e i germogli 389 tes, 3| grammatici dicevansi anche critici: e Quintiliano scrive che 390 tes, 3| ragione di lamento e di cruccio, che quell'Antigenide flautista, 391 tes, 1| di spaventosa grandezza e crudelissima e facea macello di greggi 392 tes, 1| ingrassato a pietanze di cucina che gli offeriva la folla 393 tes, 3| Sacerdote amoroso, il culto osservo.~ ~Perciò, dopo 394 tes, 1| far bella vita, quegli ha cupidigia di signoria e di comando, 395 tes, 3| tardi pentendosi d'aver non curato quel salutevole consiglio. 396 tes, 2| dunque filosofia. Ancora, cureremo le cose nostre, come il 397 tes, 1| spierà ne' fatti altrui, curioseggiando e frugando (come le Streghe 398 | dallo 399 tes, 3| molt'erba pasciuta; sì gli dan latte in quantità e lana: 400 tes, 2| anch'egli non si guadagnò dando la berta a' filosofi, con 401 tes, 1| tempo a pane e frutta; poi, dandole licenza, si fece promettere 402 tes, 2| vuol le sue veglie: e noi, dappochi!, neanche una particella 403 tes, 3| molto promette innanzi di dare, perché non avrò io lode 404 tes, 3| anzi agli autori stessi davan'essi, a chi loro piaceva, 405 tes, 2| odiatori di virtù, i viziosi, debbono di necessità disprezzare 406 tes, 2| ragione, la terremo sfinita, debole, semispenta? lasceremo strapparcela 407 tes, 2| può far figura ai nostri deboli occhi; ma se, con acutezza 408 tes, 2| concorra, o dove le liti si decidano; leggi, decreti, editti 409 tes, 2| quel re barbaro che avea decretato si bruciassero tutti i libri 410 tes, 2| liti si decidano; leggi, decreti, editti del suo paese, nulla 411 tes, 2| peggio anzi esser re, che dee governare creature peggiori; 412 tes, 2| oh che tetro e sozzo e deforme spettacolo! oh come avremmo 413 tes, 2| il filosofo le cose non degne di sé non tocca; e tanto 414 | Deh 415 tes, 2| scontare la pena di gravi delitti; e a me pensando come l' 416 tes, 2| filosofi, non per altro delitto che questo d'essere filosofi. 417 tes, 2| corrotti nella lussuria e nelle delizie, come non aver a noia la 418 tes | E' c'è anche chi adopra i denti così posticci, e la sera 419 | dentro 420 tes, 1| alle fave. Il qual bue, depositato come sacro nel tempio di 421 tes, 2| picciol punto? E come non deriderà chi si vanta di gentilissimo 422 tes, 1| cose, in quella prima loro derivazione, cioè belle, divine, vere, 423 | desse 424 | desso 425 tes, 1| circuito della luna che determina i mesi e produce i plenilunî, 426 tes, 2| filosofia, gli Ateniesi dettero la cicuta. La fiorentissima 427 tes, 3| sé i due Libri Analitici detti le Priora, nei quali si 428 tes, 1| vecchio che il filosofo dev'esser nato di sacro matrimonio, 429 tes, 1| sopra tutti e perfetti si devon dire coloro che si stanno 430 tes, 2| quel libero alla luce del senza catene è desso il 431 tes, 1| di principal necessità la Dialettica, che è l'arte di distinguere 432 tes, 2| vere erano le cose le quali dianzi vedeva che non le presenti? 433 tes | piangono. Figuratevi che diavoleria, che spauracchio, era per 434 tes, 2| Sapienza. «La sapienza, dic'egli, sta sopra a tutte 435 tes, 3| filosofia, son contento si dica ch'io non ne sono stato 436 tes, 2| fantesca trace! egli avrà dicatti di salvarsi col bastone 437 tes, 3| a questo. E noi, quando dicemmo che a un tratto c'eri scappato 438 tes, 2| studio della filosofia, dicendo: Che se n'hann'eglino a 439 tes, 1| sarei pazzo da catene se vi dicessi o mi credessi d'esser io 440 tes, 3| tenerino, dove potrai, le dicevano, accovacciarti mollemente 441 tes, 3| scrittura, onde i grammatici dicevansi anche critici: e Quintiliano 442 tes, 3| Ma a tali mie solenni dichiarazioni saltan su da capo le Streghe, 443 tes, 3| che intendo quel che vi diciate! pur m'avete chiaro! Ma 444 tes, 2| fin ne' vocaboli e nella dicitura, la fa meravigliosamente 445 tes, 3| Aristea rodiani, Antigono e Didimo alessandrini; e ricordammo 446 tes, 2| men che nobil cura.~ ~Qual differenza per lui tra un re e un guardiano 447 tes, 1| tracce d'una fiera, gli è difficile o impossibile acchiapparla; 448 tes, 3| d'interpretar le cose più difficili, e ad altri lascio il nome 449 tes, 2| di gran lena per tornar difilato a' suoi simulacri. E se 450 tes, 2| Potestà, o in Consiglio; digli che parli delle cose occorrenti 451 tes, 1| so la lingua bovina, io; diglielo tu da te, se sai. L'altro 452 tes, 2| e, per l'opposto, piglia diletto di ciò che intende, come 453 tes, 3| ma quello si è imparato dimostrare. Il che pare a me aver fatto 454 tes, 1| giuochi, che non avesse dimostrati netti d'ogni macchia i proprî 455 tes, 2| gloria nella posterità. Di Dione da Prusa, che primo acquistò 456 tes, 2| Anassagora. - Ma la filosofia, si dirà, non offre nessun guadagno. - 457 tes, 2| veduta l'immagine. E se gli dirai: Amico, quel ch'hai veduto 458 tes, 2| pellegrinando, e come del cigno di Dirce canta Orazio,~ ~Per la profondità 459 tes, 2| significato.» Sin qui Archita. Io direi di più, che chi non cura 460 tes, 1| proverbio, non d'ogni legno, diremmo noi, se ne cava un Cristo. 461 tes | e mostreremo di no. III, Diremo poche parole di noi e di 462 tes, 2| né altro vedere se non in diritta linea davanti a sé. Sopra 463 tes, 3| cattivo, non sta a me a dirlo; ma certamente interprete, 464 tes, 1| contarvi di lui; pure ve lo dirò, e voi ridete a vostra posta. 465 tes, 1| trova pur troppo frane e dirupi, e selve involte e oscure, 466 tes, 2| schiavi, né schiavo che non discenda da re: gli uni e gli altri, 467 tes, 3| filosofo, quel Filopono discepolo d'Ammonio e condiscepolo 468 tes, 1| diverse: chi a lanciar il disco, chi a sollevar pesi a braccio 469 tes, 3| chiari: Se ne' miei scritti o discorsi non c'è ombra di filosofia, 470 tes, 3| io voglio che questo mio discorso, fatto, lo vedete, alla 471 tes, 2| lui! Né l'odiosità e il discredito di quel nome non mi fanno 472 tes, 2| ad alcuni ancorché sani disgusta. Queste cicalate e chiacchiericci 473 tes, 2| tirerai fuora, egli resisterà disperatamente; e venuto sotto il sole, 474 tes, 3| paroline anche voi, se non vi dispiace. Sappiate ch'io mi professo 475 tes, 1| trovano avere variamente disposti gli animi; e tale desidera 476 tes | le si volessero dire: se disprezzassero in generale lo esser filosofo, 477 tes, 2| eloquentissimo e nobilissimo, perché disse male della filosofia si 478 tes, 2| uni e gli altri, oggi così distanti, mescolandosi insieme nelle 479 tes, 3| querce era cresciuta, e distendeva e vestiva i suoi rami: su 480 tes, 2| congiunta e attaccata al corpo, distesa e spiegata per tutte le 481 tes, 2| faranno a pruova, a chi distingua più acutamente quelle fantasime, 482 tes, 1| Dialettica, che è l'arte di distinguere il vero dal falso e questo 483 tes, 2| cose tutte avessero luogo distinto, e i nomi e le parole significato.» 484 tes, 2| indovinarle innanzi vengano; dite, quegli onori quelle lodi 485 tes, 2| possedere la scienza? per divenir felici e' ci abbisogna dunque 486 tes, 1| derivazione, cioè belle, divine, vere, normali, la quale 487 tes, 2| Greci chiamavano a una voce divinissimo. Immaginatevi (egli dice) 488 tes, 1| rossa, aver anch'egli la sua divisa; e questa sia: Amare il 489 tes, 3| che questo pochetto ve lo do per quel che è, innanzi 490 tes, 2| la biasimano: come se il dolce non restasse il migliore 491 tes, 1| vi rimase a invecchiare dolcemente, ingrassato a pietanze di 492 tes, 2| certo (come dubitarne?) dolergli gli occhi, e rinculare dinanzi 493 tes, 2| ruvido e insocievole: non domandare a lui qual è la strada che 494 tes, 2| rincorrono facendo il chiasso. Mi domandate dove va a parare questa 495 tes, 1| tanto portentosa sapienza, domandato una volta da Leonte signor 496 tes, 2| e mostrandogliene, gli domanderai: Che è questa, e quest'altra? 497 tes | sempre. Che fa ella in casa? domanderete. La si sta a sedere filando, 498 tes, 1| quelli sì. Oh rivoltasse Domeneddio codeste bisacce, che si 499 tes, 1| bestie, così brade come domestiche. E si racconta dell'orsa 500 tes, 3| non v'addurrò in mezzo la domestichezza ch'io ho sempre tenuta con


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