Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Emilio Praga Trasparenze IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
29 - A ENRICO JUNK
Della città, madre di inganni e toschi, sei stanco, amico, e aneli ai verdi boschi e a un po'di acqua corrente; a un po' di acqua corrente in cui si specchia la ricciuta fanciulla oppur al vecchia che ti guarda ridente.
Aneli alla mestizia solitaria per cui l'arte respiri insiem coll'aria, coll'aria imbalsamata! Vuoi della vita frivola l'oblio, e da lontan già senti il brulichio di una allegra borgata!
Di una borgata allegra e faccendiera dove si ciarla da mattina asera di centomila cose; dove a ogni angol di muro il sol rischiara e ombreggia qualche immaginetta cara: o bimbi, o cenci, o rose.
Dove il paffuto ostier ti accoglie umano, e la cuoca stringendoti la mano, par che un bacio ti scocchi. Dove ti sveglia all'alba il bue che mugge e la giovenca che il figlio sugge contempla coi grandi occhi.
Ti sveglia e allor per l'umido sentiero ti affacci all'alma nudità del vero, di cui siam casti amanti. Penna e pennello, un dio v'agita allora!... su, facciam le valige, Enrico, è l'ora di diventare erranti.
Aprile 1875
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |