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Gaspara Stampa
Rime

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Io pur aspetto, e non veggo che giunga

il mio signor o 'l suo fidato messo

al termin che da lui mi fu promesso:

lassa! ché 'l mio piacer troppo s'allunga.

Ond'avien che temenza il cor mi punga,

che qualche intoppo non gli sia successo;

o ch'ei sol pensi in me quanto m'è presso,

e l'assenzia il suo cor da me disgiunga.

Il che se fosse, io prego morte avara

che venga in vece sua, poi ch'ei non viene,

a trarmi fuor di tèma e vita amara.

Ma se giusta cagion me lo ritiene,

io prego Amor, ch'ogni fosco rischiara,

ch'apra la via, ond'io vegga il mio bene.

 

 




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