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Gaspara Stampa
Rime

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Mille volte, signor, movo la penna

per mostrar fuor, qual chiudo entro il pensiero,

il valor vostro e 'l bel sembiante altero,

ove Amor e la gloria l'ale impenna;

ma perché chi cantò Sorga e Gebenna,

e seco il gran Virgilio e 'l grande Omero

non basteriano a raccontarne il vero,

ragion ch'io taccia a la memoria accenna.

Però mi volgo a scriver solamente

l'istoria de le mie gioiose pene,

che mi fan singolar fra l'altra gente:

e come Amor ne' be' vostr'occhi tiene

il seggio suo, e come indi sovente

dolce l'alma a tormentar mi viene.

 

 




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