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Gaspara Stampa
Rime

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-19-

 

Come chi mira in ciel fisso le stelle,

sempre qualcuna nuova ve ne scorge,

che non più vista pria, fra tanti sorge

chiari lumi del mondo, alme, fiammelle;

mirando fisso l'alte doti e belle

vostre, signor, di qualcuna s'accorge

l'occhio mio nova, che materia porge,

unde di lei si scriva e si favelle.

Ma, sì come non può gli occhi del cielo

tutti, perch'occhio vegga, raccontare

lingua mortal e chiusa in uman velo,

io posso ben i vostri onor mirare,

ma la più parte d'essi ascondo e celo,

perché la lingua a l'opra non è pare.

 

 




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