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Gaspara Stampa
Rime

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Io non mi voglio più doler d'Amore,

poi che, quant'ei mi dà doglia e tormento,

tanto il signor, ch'io amo e ch'io pavento,

cerca scrivendo procacciarmi onore.

O di tutte bellezze e grazie il fiore,

nido di cortesia e d'ardimento,

come posso bramar che resti spento

così famoso e così chiaro ardore?

Anzi prego che 'l ciel mi doni vita,

sì che dovunque il sol nasca e tramonte,

sia la mia fiamma entro tai versi udita:

e dica alcuna, ove d'amor si conte:

- Ben fu la sorte di costei gradita,

scritta e cantata da sì alto conte.

 

 




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