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Gaspara Stampa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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Cantate meco, Progne e Filomena, anzi piangete il mio grave martìre, or che la primavera e 'l suo fiorire i miei lamenti e voi, tornando, mena. A voi rinova la memoria e pena de l'onta di Tereo e le giust'ire; a me l'acerbo e crudo dipartire del mio signore morte empia rimena. Dunque, essendo più fresco il mio dolore, aitatemi amiche a disfogarlo, ch'io per me non ho tanto entro vigore. E, se piace ad Amor mai di scemarlo, io piangerò poi 'l vostro a tutte l'ore con quanto stile ed arte potrò farlo.
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