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Gaspara Stampa
Rime

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-229-

 

Qual fosse il mio martìre

nel vostro dipartire,

voi 'l potete di qui, signor, stimare,

che mi fu tolto infin il lagrimare.

E l'umor, che, per gli occhi uscendo fore,

suol sfogarmi 'l dolore,

in quell'amara e cruda dipartita

mi negò la sua aita.

mio misero stato,

d'altra donna non mai visto o provato,

poi che quello, ond'Amor è sì cortese,

nel maggior uopo a me sola contese!

 

 

 




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