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Gaspara Stampa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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-304-
Di queste tenebrose e fiere voglie, ch'io drizzai ad amar cosa mortale, seguendo il van disio fallace e frale, che sì rio frutto di sue opre coglie, s'avien che la tua grazia non mi spoglie, poi che per me la mia forza non vale, temo che l'aversario empio infernale non riporti di me l'amate spoglie. Dolce Signor, che sei venuto in terra, ed hai presa per me terrena vesta per combatter e vincer questa guerra, dammi lo scudo di tua grazia, e desta in me virtù, sì ch'io getti per terra ogni affetto terren, che mi molesta.
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