Capitolo
1 12| Noi ci troviamo qui — diss’egli dopo avermi parlato
2 12| società?~— Ne sono lusingato — diss’io.~— Francamente, senza
3 13| colonnello?~— Non credo — diss’egli.~E sorrise da capo,
4 16| ho forse spaventato, — mi diss’ella con dolcezza — ne fui
5 16| Voi siete ben crudele — diss’ella.~E parve che non potesse
6 16| ne astenni.~— Sentite — diss’ella cercando la mia mano
7 19| Mi scriverete davvero? — diss’ella col volto raggiante
8 23| Quanto siete indulgente! — diss’ella con un sorriso pieno
9 23| morirne.~— Sono contenta — diss’ella.~Tacemmo per qualche
10 23| ci vedremo più.~— Sia, — diss’io esitando — sarebbe affliggente,
11 26| una cosa che vi riguarda — diss’egli entrando e sedendosi. —
12 26| una malattia?~— Ma sì, — diss’egli impazientemente — di
13 26| dei Tarquini?…~— Via, — diss’io interrompendolo — sapete
14 26| terribile.~— Lo immagino — diss’egli prendendo il suo cappello. —
15 26| condotta è irreprensibile, — diss’egli — ed è ciò che forma
16 27| stanza.~— Siamo a tempo, — diss’egli — attendiamo però qualche
17 27| aperto.~— Ecco i miei amici — diss’egli mostrandomi i teschi
18 27| follie prima di morire — diss’ella.~— Non pensate a morire.~—
19 27| vola quando si è felici — diss’ella. — Fino a quando resterai
20 27| Ritorna vicino a me — mi diss’ella. — Siediti ancora.
21 27| un affetto fraterno!… — diss’ella.~— Lo giuro.~— Non
22 27| Guarda le mie trecce — diss’ella sciogliendosi i nastri
23 27| piacciono?~— Sono meravigliose — diss’io, prendendone una tra
24 27| strappala, strappala, tira — diss’ella con calore agitandosi.~—
25 27| Via, è un capriccio, — diss’ella — accontentami.~Ne
26 27| al dito.~— Hai ragione — diss’ella. — Un capello solo
27 27| diedi.~— Va’ ora, va’ — diss’ella. — Fuggi, fuggi… Questa
28 29| proposito.~— Va bene! — diss’egli aggrottando le ciglia —
29 29| Voi sapete dunque tutto; — diss’egli — non me ne dispiace;
30 36| esagerato.~— Può essere — diss'ella.~Tacemmo tutti e due
31 36| in autunno.~— È vero, — diss'ella — l'autunno e la primavera
32 36| E queste viole bianche — diss'ella — sono viole da morto,
33 37| cosa da aspettarsi, — mi diss'egli — vi vedevo deperire
34 37| che ti vedo?~— È vero — diss'ella con tristezza.~— Ebbene,
35 37| credente?~— Ciò è vero — diss'ella. — Oh se potessi credere
36 37| tornò a sedersi.~— Ora — diss'ella — me ne andrò; mio
37 37| contenta.~— Va', va'!, — le diss'io — è tardi.~— Sì, andrò,
38 40| altra stanza che questa, — diss'ella — ma per loro, signori,
39 40| questa mia risoluzione — diss'ella con calma — voi non
40 40| Mi conoscete assai male — diss'ella. — Io non ho creduto
41 40| voi?~— Il vostro cuore! — diss'ella — non appellatevi al
42 40| piangeva.~— Tu piangi, — mi diss'ella — oh mio Dio!~Si lasciò
43 41| rimedio.~— E così, — mi diss’egli sedendosi — eccovi
44 41| Datemi il vostro polso — diss’egli; e corrugò la fronte
45 41| sarete traslocato a Milano, — diss’egli tranquillamente. —
46 43| occhi.~— Tu piangi — le diss’io con ansietà. — Che hai?
47 43| Ritorniamo nella tua stanza, — mi diss’ella — voglio passare tutto
48 44| Dall’una e dall’altra — diss’io,~— Sta bene, — disse
49 46| condizioni del duello — diss'egli — è troppo tardi perché
50 46| una domanda inopportuna — diss'egli con aria mortificata
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