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Ho voluto accennare brevemente a
questa passione d’amore che fu la più vera e la più grande della mia vita, per
mettere in maggior luce il contrasto di idee e di sentimenti che quell’affetto
doveva produrre nella mia anima, in seguito ai fatti che imprendo a raccontare.
Durante lo svolgimento di questi fatti l’amore di Clara perdurò vivo e
ardentissimo; e non fu che alla vigilia della loro catastrofe terribile che ne
fui abbandonato.
È nelle leggi della Provvidenza
che l’unione dell’uomo e della donna debba essere passeggiera, e la nostra
separazione non fu che una conseguenza di questo decreto inesorabile della
natura; ché se le leggi umane hanno potuto imporre a questa associazione una
durabilità a vita, l’esperienza ci mostra che le leggi del cuore e le leggi
provvidenziali ne trionfano sempre segretamente.
Il matrimonio è l’unione di due
creature che si tollerano, e si amano qualche volta di amicizia, mai l’unione
di due anime che si amano perennemente di amore.
Questa eternità dell’amore è
un’aspirazione degli uomini che si sono quasi illusi di conseguirla
imponendosene le apparenze. Se l’amore fosse durevole, la felicità sarebbe
ricondotta in un mondo da cui fu forse bandita per sempre.
Da cinque mila anni l’umanità
piange sulla caducità dell’amore.
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