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Giovanni Targioni Tozzetti Nerone IntraText CT - Lettura del testo |
(Egloge si presenta timidamente)
NERONE
Entra, fanciulla... Ieri
ti vidi alla taverna e mi piacesti.
Il nome tuo?
EGLOGE (avanzando sorridente)
Mi chiamano
Egloge.
NERONE
Schiava?
EGLOGE
Sì.
NERONE (facendola sedere accanto a sé e carezzandola)
La patria tua?
EGLOGE
Io nacqui in Grecia.
NERONE
Almo paese, dove tutto è bello,
dai poemi d’Omero al Partenone.
Fin Leonida re coi suoi trecento,
morendo alle Termopili,
creava la più bella
delle battaglie!
Sai chi sono?
EGLOGE (sorridendo)
Sei
l’imperatore... Nerone...
NERONE (maravagliato)
E sorridi?
EGLOGE
Sorrido sempre!
NERONE (minaccioso)
Sei dinnanzi a Nerone,
e non tremi?
EGLOGE (sempre sorridendo)
Perché dovrei tremare?
Un tuo cenno può togliermi la vita...
Ma che cos’è la vita, imperatore?
Io voglio sempre ridere e danzare...
(voluttuosa nella voce e nel gesto)
Danzo notte e dì...
Rapido è il mio piè...
Arde il fuoco in me...
Sempre lieta son...
Io non so il dolor...
O mio sogno d’or...
Come una rondine son...
Niun può arrestare il mio vol...
Non ha confini il mio ciel...
Danzo baciata dal sol...
Son come l’alba d’april...
Amo il profumo dei fior...
Cerco la luce e il calor...
Ridon le Càriti a me!
Danzo... danzo... danzo...
Ma a poco a poco il ritmo
si fa più lento...
e beata m’addormento! (con abbandono)
NERONE (affascinato)
Non sei più schiava.
EGLOGE
Libera?... Son libera!
NERONE
Più che libera... sei imperatrice...
imperatrice del mio cor!
EGLOGE
Son libera!
NERONE (commosso, attira a sé Egloge e teneramente l’accarezza)
Egloge, o tutta bella, o fior purissimo,
t’amo! Le care braccia mi recingano
fervidamente, e dien le labbra rosee,
col bacio, l’estasi!
Io, nel fulgore dei tuoi occhi ceruli,
dove tutto risplende il ciel dell’Ellade,
mi specchierò... Non sai qual nuovo fremito
mi strugge l’anima?
È una festa di voli: già le garrule
rondini han fatto il nido: all’aria tepida,
tra i fiori, al sole, la tua grazia effondesi,
pallida Venere!
EGLOGE (con estasi)
Com’è bello l’amor! Che nuove e tenere
cose sai dire... Ancora, ancora, ancora parlami...
la tua voce m’esalta... Ancor ripetimi
che m’ami... baciami!...
...Or s’acqueta il mio volo! La tua piccola
rondine cerca un nido... O divo, prendimi...
son tua per sempre... tua col cuore e l’anima,
pallida Venere!
NERONE (con entusiasmo)
Ah, tutta la mia gloria,
tutte le mie corone,
se potessi eternare
quest’ora
sublime
d’amore!
EGLOGE
Amore!
EGLOGE e NERONE
Amor!