Linda
Come calma e conforta
un atto di pietà! Quel buon Pierotto
or è contento... ed io con esso... Un cenno
del Marchese mi fe'... S'egli tentasse...
Ordinerò...
(mentre s'avvia alla porta a sinistra si presenta il Marchese)
Che vedo!...
Marchese (con galanteria)
Ecco un fedele
vostro svisceratissimo, o crudele
mia bella fuggitiva. Permettete.
(volendo baciarle la mano)
Linda
Signor, che mai credete?
(grave)
Vi prego...
Marchese(imitandola)
Vi scongiuro; finalmente
siam chi siamo. Il marchese Ettore Achille
eccetera... Un'antica conoscenza,
mia cara figlioccetta...
Linda
Ite, non posso
e non debbo ascoltarvi...
Marchese
Sì geloso
è dunque il fortunato possessore
di tal fior di beltà?
Linda
Basta, o signore,
andate.
Marchese
Eh, via. Fra noi. Son vari mesi
che abitate a Parigi. Ora dovete
ben conoscere il mondo. Io lo conosco
ben più d'altri, io che fui,
in quei dì felici della reggenza,
la vera quintessenza
della galanteria.
(accostandosele e con vezzo caricato)
Linda
Lasciatemi. Partite.
(Cielo! Se arriva Carlo!)
(fa cenno che parta)
Marchese
Ohibò! sentite.
Linda
Io vi dico che partiate.
Marchese
Io rispondo che ascoltiate.
Linda
Non lo debbo, non lo voglio.
Marchese
Tutto bello, sin l'orgoglio.
Linda
Chiamo gente!
Marchese
(osservando intorno)
Un sol momento.
Questo vostro appartamento...
Non c'è male, egli è grazioso.
Ma d'offrirvi io mi fo vanto
un palazzo sontuoso,
i più splendidi equipaggi,
servitù, cavalli e paggi,
ai vostri ordini un banchiere,
quanto mai vi fa piacere...
Senza offender la morale...
(con ipocrisia)
senza un'ombra pur di male,
tutto pongo ai vostri piè.
(con grazia)
Via, carina, sii buonina;
non mi far la ritrosetta.
Questa vecchia malizietta
alla moda più non è.
Linda
Sto sorpresa come mai
tanto reggere potei,
come intrepida ascoltai
vostre offerte, detti rei;
(con voce fosca)
vergognatevi, o signore;
le rifiuto con orrore.
E sappiate ch'io qui sono
qual regina sovra il trono;
che qui trovo quanto un core
può sperare e può bramar.
Qui sacrati a un caro oggetto
tutti son gli affetti miei,
io tradirlo non potrei,
morrei pria che un altro amar.
Marchese
Ah! ah! ah! La mia severa
già lo prova... il cor ritroso
sente amor.
Linda (con dignità)
Per uno sposo.
Marchese
Sposo! Eh, via!
Linda
N'ebbi la fede.
Marchese
Romanzetti!... chi vi crede?
Sarà qualche provinciale,
sbarbatello... Chi sa?
Linda
(con impeto e minaccia)
E un tale
che se mai giunge a scoprire
vostre infami, indegne mire,
ne dovrete ben tremar.
Guai se v'ode, o trova qui!
Marchese
(scosso)
Che? Può udir?... Trovarmi!
Linda (minacciosa)
Sì!
Marchese
(A dir il ver, per un capriccio,
che mi trovassi in brutto impiccio!
Se mai qui a cogliermi giunge quel tale,
forse un intrepido, franco uffiziale...
Quei non ischerzano, sfidano, e addio!
Guardati, pensaci, marchese mio.
Amo le belle, sì, questo è vero;
ma la mia pelle voglio salvar.)
Linda
(guardando verso la porta segrela)
(Ciel, non permettere che di là Carlo
lo possa intendere, qui ritrovarlo.
Delle sue visite questa è già l'ora.
Se qui s'incontrano... deh! che mai fora?
Quanto è crudele questo cimento!
Solo al pensarvi gelar mi sento.
Il ciel l'incauta vuol castigar.)
(con forza)
Andate!
Marchese
Andate! Ih! ih! che altura!
Andrò... regina... non per paura...
ma almen, per merito dell'obbedienza,
un sorrisetto; non costa niente...
(volendo prenderle la mano)
Questa manina...
Linda
(ritirandola con dispetto)
Vecchio insolente!
Marchese
Eh! eh! che furie! Perché son vecchio!
Ma...
Linda
(con grand'ira)
Basta. Uscite.
Marchese (ridendo)
Uscite! Ah! Ah!
Linda
Troppo omai mi cimentaste,
ed a tutto voi mancaste;
l'alto rango che vantate,
uom perverso, deturpate.
Sì, partite, non ardite
più a me innanzi ritornar.
Sì, marchese, ho un difensore
che mi puote vendicar.
Marchese
(con derisione)
Oh! guardate... Ia regina
da ricotte, da cascina!...
Ah! sentite come impera
minacciosa e parla altera.
(con caricatura)
V'obbedisco, o gran sultana,
e vi prego a perdonar.
(Me la batto con onore,
e l'ho fatta un po' arrabbiar.)
Esce.
Una scena per Linda venne soppressa da Donizetti durante le prove
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