Pierotto
(dopo averla osservata)
Linda! andiamo... A che pensate?
Questa casa abbandonate.
Linda, che sarà rimasta nella stessa immobilità, va serenandosi, pensando
fra sé, e lascia scorgere sui di lei tratti un'alterazione mentale.
Linda
Carlo! Carlo!
A consolarmi affrettati,
bel giorno desiato.
Innanzi al ciel, agli uomini
tua sposa diverrò.
Mio! sì, mio!
Pierotto
(sorpreso fissandola)
Che far? che dire?
Linda (come parlando a Carlo)
< Nel silenzio della sera
tornerem, felici, sposi,
ai diletti pini ombrosi,
dove nacque il nostro amore.
Là tu a me donasti il core,
mi giurasti eterna fé.
È mia cara e sola speme
sempre vivere con te. >
Pierotto
Triste vittima d'amore,
la ragione, oh Dio! perdé.
Linda
(la cui agitazione mentale va crescendo)
Ecco alfin, ecco il bel giorno
(lietissima)
di mie nozze, o cara madre;
col mio sposo a te ritorno.
M'accompagna al tempio, e il padre...
(è colpita da un'idea terribile che non sa ricordare)
Ah! che fu?
(resta confusa, incerta)
Pierotto
(commiserandola e scuotendola)
Linda!
Linda (cangiando d 'immagini)
E colei?
(con impeto crescente)
La rival? Indietro... Carlo...
Carlo è mio... Chi a me involarlo,
con quai dritti, chi potrà?
Pierotto
Pianger, misera, mi fa.
Linda (rasserenata ed amorosa)
No, non è ver... Mentirono:
tradir tu non mi puoi:
e solo per me palpita
fedele il tuo bel cor.
Linda, tradita, esanime
cadrebbe ai piedi tuoi,
ah, non potrei nascondermi
al mondo, al genitor.
Musica vivace che passa sotto la finestra. La strada si vede illuminata
da molte torcie.
Pierotto
Ma i suon... Ie faci... ah! l'empio...
< Tolgasi... Andiam...
Linda (alla finestra)
Là, mira.
Qual pompa! Nobil vergine
con roseo serto... Appresso
le sta nel cocchio. .. ei gira
ver me lo sguardo... ah! è desso!
Carlo... fia ver? >
(resta immobile)
Pierotto
Che orror!
Il nodo maledica
il ciel nel suo furor.
Linda
Ecco alfine, ecco il bel giorno...
Madre mia, madre!
(con spavento)
Ah, mio padre!
La rivale! La rival!
Carlo!
Pierotto
Linda!
Linda (sorridendo)
Vieni, vieni!
|