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Iacobus Sannazarius
Arcadia

IntraText - Concordanze

era

   Componimento,  Verso
1 pr2 | cominciati piaceri; anzi ognuno eravinto da compassione, 2 pr2 | Indi veggendo che 'l sole era per dechinarse verso l'occidente, 3 pr2 | si imboscavano. Né guari era ancora dal primo luogo dilungato, 4 pr3 | occupasseno, il lume de la luna erachiaro, che non altrimente 5 pr3 | più che le altre presta, era poggiata sovra un càrpino, 6 pr3 | 4 Et in un de' lati vi era Apollo biondissimo, il quale 7 pr3 | fusse. Appresso di costui era Paris, che con la falce 8 pr3 | che dilettevole a vedere, era lo accorgimento del discreto 9 pr4 | ascoltare l'amorosa canzone era vago, le orecchie alle parole 10 pr4 | Selvaggio, che in ciò giudice era stato eletto, non volle 11 pr5 | Prosa quinta~ ~Era già per lo tramontare del 12 pr5 | quale chi più si avvicinava, era, sì come vincitore, per 13 pr5 | disegnata meta toccava, era di frondi di pallidi ulivi 14 pr5 | un altro, Opico, il quale era più che gli altri vecchio 15 pr5 | tempo, quando il sangue mi era più caldo, con la mia falce 16 pr6 | accidenti, ogni allegrezza era cagione di infinito dolore) 17 pr6 | cagione di infinito dolore) mi era gittato appiè d'un albero, 18 pr6 | rame, ma di che legno egli era comprendere non potei; con 19 pr6 | quale altre volte fuggendo era avezzata di mescolarsi fra 20 pr6 | molto e rusticissimo uomo era, Ursacchio per tutta Arcadia 21 pr6 | Ursacchio per tutta Arcadia era chiamato; che costui la 22 ecl6, 43 | Ché se 'l vedea, di certo era impossibile ~ 23 ecl6, 76 | Non era ferro, il qual par c'oggi 24 ecl6, 91 | era allor piena d'erbe salutifere, ~ 25 ecl6, 106| Non era gelosia, ma sollacciandosi ~ 26 pr7 | mi domandò chi e donde io era, e per qual cagione in Arcadia 27 pr7 | generosa prosapia disceso, era tra gli altri miei coetanei 28 pr7 | domesticamente ristringendosi, mi era di maggiore noia cagione. 29 pr7 | meno quando in sua presenza era, impallidiva, tremava e 30 pr7 | del mio penare a lei non era nota; ora mi posso giustamente 31 pr8 | Prosa ottava~ ~Appena era io a le ultime note del 32 pr8 | Dii, come tu facesti. 5 Era io adunque, benché sia ancora, 33 pr8 | nei boschi nato e nudrito era, volentieri con meco et 34 pr8 | piedi cadere; onde rara era quella volta che con li 35 pr8 | cosa che non sì tosto vi era giunta, che da quella che ' 36 pr8 | da' suoi artigli. Ma ciò era niente; però che quella 37 pr8 | discoprirmegli in cosa alcuna, era divenuto in vista tale, 38 pr8 | nome di colei che di ciò mi era cagione gli facesse chiaro, 39 pr8 | le Ninfe accostare. Né vi era quel giorno ramofronda 40 pr8 | uscito dal senno, come già era, e tutti con pietà grandissima 41 pr8 | queste parole dicendo, mi era alzato già per gittarmi 42 pr8 | in questo pensiero stato era, che io mi sentii, e non 43 pr8 | quella che di tutto ciò mi era cagione; la quale, sì come 44 pr8 | Eugenio, che suo amicissimo era, sì come colui che tutte 45 pr9 | campagne; e già ogni ucello si era per le sovravegnenti tenebre 46 pr9 | da la via ove cantato si era, e menando Clonico con esso 47 pr9 | vicino; ove allora che estate era, le vacche de' paesani bifolci 48 pr9 | di selvatichi arboscelli, era sì da ogni parte richiuso, 49 pr9 | non che allora che notte era, ma appena quando il sole 50 pr9 | aveamo, Ergasto, il quale era più che gli altri esperto, 51 pr9 | parte de la notte passata era, si andò a dormire. 2 Ma 52 pr9 | che la precedente sera gli era stato da noi impedito, andar 53 pr9 | colui che piacevolissimo era e grazioso a' preghi de' 54 pr10 | pastori, mentre quello durato era, aveano dolcissimamente 55 pr10 | tempo, quando il mondo non eracolmo di vizii, tutti 56 pr10 | andare in cotal luogo non era da religione concesso. Indi 57 pr10 | conosciuti Dii, se alcuno ve ne era, che per non mostrarsi agli 58 pr10 | de le capre. Il suo manto era di una pelle grandissima, 59 pr10 | ascoltanti pecorelle; né era Ninfa alcuna né Fauno in 60 pr10 | cosa che in nostra età ne era concesso vedere et udire 61 pr10 | giamai; et udite come. 16 Era la bella piramide in picciolo 62 pr11 | rimanere, perché vecchio era, non gli fu permesso; ma 63 pr11 | maravigliosa leggerezza era già avanti a tutti. Appresso 64 pr11 | Ofelia; a le cui spalle era sì vicino Galicio, che quasi 65 pr11 | che gli altri appreso gli era, ebbe il secondo pregio, 66 pr11 | nominato. - 19 Acquetato era il rumore e 'l dire de' 67 pr11 | quanto due volte quello era lungo. A cui tutti i pastori 68 pr11 | parte quanto de l'altra, era toccare con quel piè che 69 pr11 | attaccarsi con lui gli si era appressato; e senza fargli 70 pr11 | spalle, e sì lungo come era, il distese in quella polvere. 71 pr11 | espettazione de' circonstanti era grande, vedendo duo tali 72 pr11 | niuna cosa ancora levato si era da sedere, gli disse: 30 - 73 pr11 | a dirittura ove mandata era; e forse a Montano avrebbe 74 pr11 | quella età e forza che io era, quando nel sepolcro di 75 pr11 | e così mi vinse. Allora era io fra' pastori, allora 76 pr11 | io fra' pastori, allora era io fra' gioveni conosciuto; 77 ecl11, 63| lui ritorna pur come prima era. ~ 78 pr12 | che quivi piangevano mi era risposto, le inique Parche 79 pr12 | canterò i miei versi?», mi era da l'un de' canti mostrato 80 pr12 | veramente divina; la cui veste era di un drappo sottilissimo 81 pr12 | andargli appresso, e già mi era per paura fermato in su 82 pr12 | il firmamento ove fundata era. Strana per certo et orrenda 83 pr12 | che da Arcadia partito mi era, e qualche volta intrai 84 pr12 | ch'io sotterra dimorato era. Così tra pensieri, dolore 85 pr12 | che da essi conosciuto non era; tanto il cangiato abito


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