Componimento, Verso
1 pr1 | chiaro fonte sorge verso il cielo un dritto cipresso, veracissimo
2 ecl1, 73 | al rio si stava al caldo cielo; ~
3 pr4 | sogliono nel sereno e limpido cielo fiammeggiare. E 'l viso
4 ecl5, 16 | vedi nel cielo, e più novelli fiori; ~
5 ecl5, 24 | e di rara dolcezza il cielo ingombra, ~
6 pr7 | et io per tanto spazio di cielo, per tanta longinquità di
7 pr8 | accompagnarsi meco! O Idii del cielo e de la terra, e qualunque
8 pr9 | Per che con le stelle in cielo tutti inseme partendone
9 pr9 | sarebbe potuto vedere il cielo. Ove alquanto discosto da
10 pr9 | incantamenti inviluppare il cielo di oscuri nuvoli, et a sua
11 pr9 | ogni altra di attraere dal cielo le offuscate stelle tutte
12 pr9 | manifesta, la terra, il cielo, il mare, lo infatigabile
13 pr9 | tutte le stelle di che il cielo si adorna, Pliadi, Iadi,
14 pr9 | sorgente sole ringraziano il cielo de le infuse grazie che
15 pr9 | la mancante luna cade dal cielo, et è non poco utile a li
16 pr10 | drittissime et elevate verso il cielo; con la faccia rubiconda
17 pr10 | moltiforme Luna potente nel cielo e negli oscuri abissi, e
18 pr10 | quanti Dii abitano ne l'alto cielo, ne la ampia terra e ne
19 pr10 | Massilia ne avrà grazia nel cielo del nostro cantare; la quale
20 pr10 | la punta elevata verso il cielo in forma d'un dritto e folto
21 ecl10, 156| e la bilancia è gita al cielo. ~
22 pr11 | cominciavano ad apparere nel cielo, Ergasto, quasi da lungo
23 pr11 | rischiarandosi tuttavia il cielo, gli cominciammo a scoprire
24 pr11 | di udirti cantare: e dal cielo con lieta fronte mire et
25 pr12 | vento alcuno; solamente nel cielo in quel silenzio si potea
26 pr12 | incominciava a rosseggiare nel cielo, risvegliando universalmente
27 pr12 | ché non senza voluntà del cielo fai ora questo camino. I
28 pr12 | che volsero assalire il cielo son di questo cagione; i
29 pr12 | ma per allegrarmi del mio cielo, che non del tutto vacue
30 ecl12, 8 | incontra 'l cielo, anzi mi indrago e invipero, ~
31 ecl12, 253| Il cielo, o diva mia, non vuol ch'
32 ecl12, 320| ma se 'l pianger in cielo ha qualche merito, ~
33 sam | quella cosa che più cara dal cielo tenevi. Né restar mai di
34 sam | la avara morte, del sordo cielo, de le crude stelle, e de'
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