25-aumen | aure-contr | contu-eloqu | emend-imite | immob-mane | manga-pasti | pastu-respo | respu-senti | sento-tramo | trang-zizan
grassetto = Testo principale
Componimento, Verso grigio = Testo di commento
3004 ecl10, 56 | per non trovar pastura, e de le pampane ~
3005 pr10 | coltello, riceverò in una patera il caldo sangue, e quello
3006 pr7 | di abandonare Napoli e le paterne case, credendo forse di
3007 pr11 | onorati seggi de' nostri patrizii, e le strade piene di donne
3008 pr2 | lupi, né per lusinghe o patti che mi offerisse, il poteo
3009 ecl2, 72 | Io canterò con patto ~
3010 pr8 | Li quali dinanzi a noi paurosi fuggendo, disavedutamente
3011 pr12 | quella solitudine tutto pauroso e tristo, e vedendomi senza
3012 ecl7, 11 | m'attristan sì, ch'io già pavento a sera, ~
3013 ecl8, 141 | da' cani, più che cervi pavide. ~
3014 pr10 | pomposa coda del superbo pavone o nel celestiale arco, quando
3015 pr4 | le cose la sua donna, e pazientissimo sostiene di farse porre
3016 sam | rendendoti umile, a sustinere con pazienzia le lor percosse ti disponghi.
3017 pr10 | con ciò sia cosa che con peccati andare in cotal luogo non
3018 ecl12, 297| onde, s'io pecco in ciò, non mi riprendere. ~ ~
3019 ecl10, 68 | non veder oppresso il lor peculio ~
3020 pr1 | coronar si solea, nel cui pedale le misere figliuole di Climene
3021 pr8 | vedea di pastori né di capre pedata alcuna, perciò che armenti
3022 ecl6, 111 | tanto peggiora più, quanto più invetera; ~
3023 pr4 | il naso, con l'altra gli pela la folta barba. E sonovi
3024 pr6 | famigliare, il quale, però che peloso molto e rusticissimo uomo
3025 pr7 | pensando che la cagione del mio penare a lei non era nota; ora
3026 ecl3, 36 | pendan l'uve mature; ~
3027 pr8 | capelli biondissimi e lunghi pendenti dietro le bianche spalle,
3028 pr12 | molti luoghi si vedevano pendere stille di congelato cristallo,
3029 pr5 | leggiero potuto credere che pendesseno per le scoverte ripe. 6
3030 pr10 | grande e bella sampogna pendeva, fatta di sette voci, egualmente
3031 pr12 | troverai ben tosto sotto le pendici del monte ove ella si posa. -
3032 ecl8, 84 | trista Filli esanimata e pendola. ~
3033 pr12 | questo altro è il vecchio Peneo; vedi Caistro; vedi Acheloo;
3034 pr10 | tirandoli una per una le penne e gittandole ne le fiamme,
3035 sam | affretta a prendere i non pennuti ucelli, per tema che da
3036 pr7 | a me et a lui cagione di penosa vita. Oltra a queste cose
3037 ecl10, 161| ne pensàr tanti guai bestemmie antiche? ~
3038 pr7 | ritrovare, quantunque a pensarlo mi paia impossibile. Niuna
3039 ecl1, 70 | tal che a pensarne è vinta ogni alta stima. ~
3040 pr3 | aratori, che per quel giorno pensasse di adoperare esercizio né
3041 pr8 | amore. Né guari in questo pensiero stato era, che io mi sentii,
3042 pr11 | quegli alberi. Di questo pensò Ergasto dover fare in quel
3043 pr5 | sonnacchiosi ucelli, andavamo pensosi imaginando ove con diletto
3044 ecl8, 48 | onde convien c'al fin si pentano. ~
3045 ecl11, 51 | tuo fallo ancor ti lagni e penti; ~
3046 ecl1, 88 | Ella pentita, poi ch'io mi riscossi, ~
3047 pr9 | sentirebbe fame, sete, né penuria alcuna. Né celò egli a me,
3048 | perch'
3049 | perciò
3050 pr11 | amenissime e soavemente percossa da le salate onde. Et appresso
3051 ecl8, 147 | pochi dì convien che 'l sol percotalo, ~
3052 sam | incominciato mèle. Ogni cosa si perde, ogni speranza è mancata,
3053 pr12 | l'inferno, e ricoprata la perdé la seconda volta lo smemorato
3054 pr5 | su le spalle da colui che perdea; a cui tutti con lieti gridi
3055 ecl2, 49 | né perden capra, perché fuor la lascino; ~
3056 pr7 | consueto cibo e 'l sonno perdendone, più ad ombra di morte che
3057 ecl12, 325| passar di Lete amor non perdesi. ~ ~ ~
3058 pr8 | E tu misera e cattivella perdice, a che schifavi gli alti
3059 pr7 | annullò, e quasi ad estrema perdizione ricondusse. Oltra di ciò
3060 pr6 | officio di uomo ingrato a chi, perdonemi egli, contra ogni dovere
3061 pr3 | quale ti chiede umilmente perdono del suo fallo, se non sapendo
3062 pr9 | confessaremo, tutte le giocondità perdute esserne per te inseme restituite.
3063 pr8 | gli avrei ancora in eterno perduti, se desperato mi fusse de
3064 ecl11, 87 | né tòrre al ciel sì peregrina stella. ~
3065 pr10 | sì come ad aguzzatore de' peregrini ingegni, donando lo onore
3066 sam | giovene, benché sconosciuto e peregrino di amore, vi si condusse.
3067 ecl12, 269| Barcinio mio, tra queste basse pergole, ~
3068 pr1 | abete, nato a sustinere i pericoli del mare; e con più aperti
3069 sam | favi lasciano imperfetto perire lo incominciato mèle. Ogni
3070 ecl1, 40 | Perisca il mondo, e non pensar ch'
3071 pr4 | altra cosa che ad orientali perle gli avrei saputo assomigliare.
3072 pr11 | vecchio era, non gli fu permesso; ma datigli alquanti gioveni
3073 pr11 | Voi dunque a cui la età il permette, vi esercitate ne le prove
3074 ecl12, 4 | pietà grande! E quali Dii permisero ~
3075 pr11 | delicatissimo bastone di pero selvatico, tutto pieno di
3076 pro | tenere Ninfe, dimenticate di perseguire i vaghi animali, lasciarono
3077 pr4 | bianchi dai sanguigni e i persi dai violati. Da la qual
3078 pr7 | alcuna, che tuttavia non mi persuada di doverlavi ritrovare,
3079 ecl12, 90 | lauri tuoi son secche e nude pertice? ~
3080 pr12 | guidandomi la Fortuna, pervenni finalmente a la falda di
3081 pr4 | quale in brevissimo spazio pervenute, e trovativi i vivi fonti
3082 pr3 | nel tempio, et a l'altare pervenuti, ove la imagine de la santa
3083 pr8 | ultime note del mio cantare pervenuto, quando con allegra voce
3084 pr9 | freddo; altra contra le perverse effascinazioni di invidiosi
3085 ecl9, 9 | che gl'involasti tu, perverso erronico. ~ ~ELENCO ~
3086 pr10 | che al fondo di quella si perviene, una grotta oscurissima
3087 pr8 | pendente sovra al mare, onde i pescatori sogliono da lungi scoprire
3088 pr7 | incitata, agli altri suoi pessimi fatti questo aggiunse, che
3089 pr7 | comete, di terremoto, di pestilenzia, di sanguinose battaglie
3090 pr11 | fallito un piede, o sterpo o petra o altro che se ne fusse
3091 pr2 | men sentire la noia de la petrosa via, ciascuno nel mezzo
3092 pr8 | mentre murmurando per le petrose valli correrete ne l'alto
3093 ecl3, 42 | lassen le lor asprezze e i petti crudi; ~
3094 pr4 | continue delicatezze nudrito, pettinandolo sovente per li puri fonti
3095 pr11 | padre con quel mio antico Petulco, il quale sovra tutti i
3096 pr11 | quel albero e levògli un pezzo de la scorza; e 'l lupo
3097 pro | vezzose et ornate gabbie non piacciono gli ammaestrati. Per la
3098 pr1 | in tutto il restante anno piacevolissima vi si ritruova. 3 In questo
3099 pr11 | lieto volto rispose: 14 - Piacevolissimi gioveni, i premii che già
3100 pr8 | blanda, amicissima e di mie piaghe pietosa, quasi per compassione
3101 ecl9, 111 | che mi diè in sòrte il mio pianeta! ~ ~OFELIA ~
3102 ecl12, 125| scriva «Filli», acciò che piangane ~
3103 ecl6, 24 | tal viva, che lui stesso piangasi! ~
3104 pr11 | già per la nova allegrezza piangea, si congratulavano, facendo
3105 pr10 | con parole raconsolando il piangente Ergasto, vi andammo. Ove
3106 pr12 | da alcune Ninfe che quivi piangevano mi era risposto, le inique
3107 ecl5, 14 | altri monti, altri piani, ~
3108 pr7 | quasi da invidia vinto ne piansi, cotali parole dicendo: «
3109 pr9 | l'arare, del metere, di piantare le viti e gli ulivi, di
3110 pr10 | dal pietoso Ergasto stati piantati. Per compassione del quale
3111 ecl8, 122 | la cara zappa, e pianterai la neputa, ~
3112 ecl12, 277| pastor di Mincio poi gli piantino ~
3113 pr12 | diffundea in aperte e larghe pianure; e dove monti, e dove valli
3114 pr5 | ciascuno trovata la sua piastrella, tirammo ad un certo segno;
3115 pr5 | e questi cerri e questi piatani che dintorno ti stanno,
3116 ecl8, 65 | per appiccarmi sovra un piatano, ~
3117 sam | préncipi, né le superbe piazze de le populose cittadi,
3118 pr11 | forma di torre, con una pica loquacissima dentro, ammaestrata
3119 pr10 | lembo de la sua gonna, e piegandola appoco appoco, e così piegata
3120 pr11 | che facendoli per forza piegare le gambe il fe' cadere sopino,
3121 pr10 | piegandola appoco appoco, e così piegata sotterrandola ne la cavata
3122 pr8 | confusamente con le mal piegate reti ne li portavamo insino
3123 pr8 | potuto movere, la misera il piegherà; e tardi divenuta pietosa,
3124 pr11 | di pero selvatico, tutto pieno di intagli e di varii colori
3125 pr3 | greggi, e purgandoli con pietosi preghi, che nessun male
3126 pr3 | solita chiarezza. Tu, Dea pietosissiana, appaga per loro le deità
3127 pr11 | appressato; e senza fargli pigliar fiato, sel gettò con le
3128 pr5 | quale ciascuno, lasciando il pigro letto, se apparecchiò con
3129 pr4 | d'una ghirlanda di verde pimpinella, ligata con un brieve che
3130 pr10 | future. Et entrati nel santo pineto, trovammo sotto una pendente
3131 pr4 | sottilissima veste in fuori pingivano; per mezzo de le quali si
3132 pr3 | accorgimento del discreto pintore, il quale avendo fatta Giunone
3133 pr2 | che parea che le selve piò che l'usato ne godessono.
3134 pr2 | tutte ornate di forbito piombo, e ne la sua cima è intagliata
3135 pr12 | da' peli de la umida barba piovendoli continuamente vi aggiungeva.
3136 ecl1, 39 | notti di verno, che tonando pioveno. ~
3137 pr10 | udite come. 16 Era la bella piramide in picciolo piano sovra
3138 pr9 | volando coverta di bianche piume, in forma di notturna strega;
3139 ecl12, 198| ver che 'l fiero ciel non plachesi. ~ ~BARCINIO ~
3140 pr11 | colui dicea; e vedere il placidissimo Sebeto, anzi il mio napolitano
3141 ecl1, 3 | pecorelle andare a lor ben placito! ~
3142 pr1 | frassino e lo amenissimo platano vi si distendono, con le
3143 sam | cittadi, per avere i sonanti plausi, gli adombrati favuri, o
3144 pr11 | gridare de' pastori e 'l plauso grandissimo aggiungevano
3145 pr9 | che il cielo si adorna, Pliadi, Iadi, e 'l veleno del fiero
3146 ecl10, 14 | fia mai poi balen né tempo pluvio, ~
3147 | poche
3148 ecl10, 184| ché se col tempo e col poder s'aggravano, ~
3149 pr4 | quali l'uno con tutto il suo podere si sforza di tòrre a Priapo
3150 pr11 | la divina altezza de la poesia; e tra le altre cose, de
3151 pr7 | giovenezza tra sonore trombe di poeti chiarissimi del tuo secolo,
3152 ecl3, 52 | nuvoli intorno ai poggi. ~
3153 ecl9, 94 | il monte, e più non vi si poggia; ~
3154 ecl12, 298| Poggiamo, orsù, vèr quella sacra
3155 pr3 | che le altre presta, era poggiata sovra un càrpino, e quindi
3156 pr3 | quale per non molti gradi poggiati, vedemmo in su la porta
3157 ecl12, 70 | Scrissi i miei versi in su le poma puniche, ~
3158 ecl9, 86 | e getta un pomo e ride, e vuol già ch'io ~
3159 ecl10, 113| Pomona ha rotte e sparse le sue
3160 sam | impongo, secretamente e senza pompe star ti vorrai. Con ciò
3161 pr12 | nei tuoi paesi, chiamata Pompei, et irrigata da le onde
3162 pr10 | colori dipinta, quanti ne la pomposa coda del superbo pavone
3163 pro | bossi de' musici per le pompose camere non fanno. E chi
3164 pr11 | bel palo grande e lungo e ponderoso per molto ferro, e disse:
3165 ecl1, 47 | a poner cura in gregge umile e povero, ~
3166 pr9 | mammella di alcuna donna ponesse un core di notturno gufo,
3167 pr4 | non volle che pegni si ponesseno, dicendo che assai sarebbe
3168 ecl11, 141| Ponete fine, o Muse, al vostro
3169 pr11 | in quelle medesme pedate poneva, e se più lungo spazio a
3170 pr7 | con prospero succedimento ponga fine. - 11 Rispose allora
3171 pr8 | stringa, et a le amare lacrime ponghi fine; però che, come è il
3172 ecl9, 90 | ch'io pongo il gregge e me stesso in
3173 ecl11, 160| tanto i versi miei prometter ponno. ~ ~ ~ ~
3174 pr11 | celebratissima Ninfa del mio gran Pontano. A questa cogitazione ancora
3175 pr11 | sotto le volte d'un picciolo ponticello, e senza strepito alcuno
3176 ecl12, 84 | son li suoi frutti amari e pontici. ~
3177 pr11 | fanciullo ne l'una mammella poppava, ne l'altra tenea distesa
3178 pr8 | vitelli sugando le secche poppe de le affamate madri, e
3179 pr11 | abondevole, e di ricco et onorato populo copiosa, oltra al grande
3180 sam | le superbe piazze de le populose cittadi, per avere i sonanti
3181 ecl9, 140 | tempo è già da por fine a vostre liti ~
3182 pro | incerate canne de' pastori porgano per le fiorite valli forse
3183 pr8 | che a la mia cruda donna porge diletto. Uscite da' vostri
3184 pr10 | nativi monti per udirlo, porgendo sovente piacevoli ombre
3185 pr10 | così col mancante spirto, porgendogliela, li disse: «Tu sarai ora
3186 pr8 | quercia che di sovra mi stava, porgendosi in breve spazio con affettuosi
3187 pr8 | misero; ché son certo vi porgerà pietà quello che a la mia
3188 pr5 | lontano a chi solo vi andasse, porgerebbe di prima intrata paura inestimabile,
3189 pr8 | videro sazie giamai. E per porgerti ne le afflizzioni migliore
3190 pr12 | mare mi attuffasse, e mi porgesse tanta fatica nel respirare,
3191 pr10 | le quali quanto diletto porgesseno a ciascuno, non è da dimandare.
3192 pr10 | 4 Dinanzi a la spelunca porgeva ombra un pino altissimo
3193 pr10 | armenti. E dintorno a quella porgevano con suoi rami ombra alberi
3194 ecl9, 78 | se porrai fine al mio amoroso affanno. ~ ~
3195 pr11 | di Fronimo e di Selvaggio porsono universalmente diletto a
3196 pr4 | e con la diversità de' portamenti oltra misura le naturali
3197 ecl6, 60 | con l'asinel portando il grano a frangere, ~
3198 ecl12, 24 | portane il cor, che qui lasciando
3199 pr8 | quale un tempo son certo mi portasti, sia ora io tutto da te
3200 pr11 | Montano avrebbe sovra al palo portata la seconda vittoria, se
3201 pr7 | affezzione grandissima da lei portatami, non essere a quel fine
3202 ecl9, 114 | portatene all'orecchie degli Dei. ~ ~
3203 pr9 | gli usati focili per caso portati non aveamo, Ergasto, il
3204 pr5 | vincitore, per alquanto spazio portato in su le spalle da colui
3205 pr8 | le mal piegate reti ne li portavamo insino agli usati alberghi.
3206 pr4 | bellezze augmentavano. Alcune portavano ghirlande di ligustri con
3207 ecl9, 102 | fate ch'io porte la sua lira al sacco. ~ ~
3208 pr10 | subitamente con le sue acque ne porterà il tuo amore ne l'alto mare,
3209 pr3 | nei tempi passati. 9 Ma porti i divoti preghi, e i solenni
3210 ecl12, 249| che ne sone ancor Resina e Portici. ~ ~BARCINIO ~
3211 pr11 | levarlo da quella fossa e porvisi lui. Il perdere, tanto de
3212 ecl12, 228| secco, ché in verde già non poserebbesi; ~
3213 ecl7, 14 | fia mai ch'io pòsi in qua' che verdi piagge, ~
3214 | possan
3215 ecl2, 52 | sian erbe o incanti che possedano; ~
3216 pr7 | meritò per sua virtù di possedere la antica Sinuessa, con
3217 pr4 | diceano: - O fortunato il posseditore di cotali bellezze! - Ma
3218 pr10 | con tutto il numero de' posseduti armenti. E dintorno a quella
3219 pr11 | per la fatica avuta non possendolo sustinere, fu bisogno, quantunque
3220 ecl6, 48 | magichi versi assai possenti e validi ~
3221 pr11 | paesano né forastiero si possette a me agguagliare. Ivi vinsi
3222 pr8 | incappavi? Chi crederebbe possibile che la sagace oca, sollicita
3223 pr8 | volentieri avrebbe voluto, se possuto avesse, svilupparsi da'
3224 pr8 | dopo il lungo parlare, postasi la sua vacca dinanzi, e
3225 ecl8, 134 | de' pastor neghittosi si postergano; ~
3226 pr11 | piedi; e passando avanti e postisi ad ordine, cominciò Elenco
3227 pr11 | minore estima. E ciascuno postosi al dovuto ordine, non fu
3228 ecl10, 200| rime, a chi 'l ciel non pòte il fin prescrivere! ~
3229 | potean
3230 | poteano
3231 | potei
3232 pr7 | ch'io ho di rivederla, non potendolami né notte né giorno quale
3233 pr9 | fonti non credeva celesti potenzie fusseno infuse, cominciarono
3234 pr4 | amante cantare si udiva, poteria senza dubitazione alcuna
3235 | potermi
3236 pr3 | commune letizia. 3 Ma per potermo divotamente offrire i voti
3237 pr12 | sì breve spazio di tempo potessemo da Arcadia insino qui essere
3238 | potesti
3239 | potete
3240 | potevano
3241 ecl8, 27 | e non potran goder de la mia cenere. ~
3242 pr6 | Melibeo lo udissero, non potrebbono sommamente non comendarlo;
3243 | potrei
3244 ecl12, 319| son queste rime, esili e povere; ~
3245 ecl1, 47 | poner cura in gregge umile e povero, ~
3246 pr3 | bella pianura coverta di pratelli delicatissimi, li quali,
3247 ecl10, 52 | Itene, vaccarelle, in quelle pratora, ~
3248 ecl6, 7 | Regnan le voglie prave e le perfidie ~
3249 pr11 | bono spazio passò i duo precedenti. Ma Montano, a cui l'ultimo
3250 ecl12, 46 | che dirai, quand'ei gittò precipite ~
3251 ecl2, 54 | greggi di costor lupi non predano: ~
3252 ecl1, 11 | fan le gran prede; e i can dormendo stannosi, ~
3253 ecl10, 169| sinestra cornice, oimè, predisselo; ~
3254 ecl12, 118| Questo dolore, oimè, pur non predissiti ~
3255 ecl12, 301| Ma prega tu che i vènti non tel guastino, ~
3256 pr10 | ciascuno tacitamente in sé pregandoli, li fusseno sempre propizii,
3257 pr8 | con instanzia grandissima pregandomi che 'l chiuso core gli palesasse,
3258 ecl11, 28 | venite tutti meco a pregar Morte, ~
3259 sam | dar mi ti possa, se non pregarti caramente, che quanto più
3260 pr12 | me umilmente adorata, e pregata volesse prosperare i miei
3261 pr3 | essere da alcuno di noi pregato, dopo alquanti sospiri ardentissimi,
3262 ecl3, 79 | Per cortesia, canzon, tu pregherai ~
3263 ecl9, 118 | Omai ti pregia, omai ti esalta e gloria; ~
3264 ecl10, 5 | de l'alme Muse, e più non pregian naccari, ~
3265 pr6 | nostro Opico voltatosi, il pregò amichevolmente che dovesse
3266 ecl9, 52 | qui non si canta, anzi si prelia. ~
3267 pr8 | quale ora sì fieramente ti preme, in più doloroso caso che
3268 pr11 | chi più di me merita esser premiato? che senza dubbio sarei
3269 pr4 | e due grandi fiscelle di premuto latte il comparai da un
3270 sam | cercando gli alti palagi de préncipi, né le superbe piazze de
3271 ecl6, 83 | per boschi, o si prendean la morte intrepidi, ~
3272 pr5 | Indi di questo lasciandone, prendemmo chi gli archi e chi le fionde,
3273 pr11 | diede; il quale lietamente prendendola ringraziò. 35 Ma forniti
3274 pr12 | l'altra col viso levato, prendendomi per mano, mi menò verso
3275 pr11 | Massilia, e per suo amore prenderai questo dono, per lo quale
3276 ecl8, 22 | e poi per mano in giro prenderannosi, ~
3277 pr12 | che forse troppo spavento prenderesti, io ti farei vedere il superbo
3278 pr11 | vittoria, et eguali doni prenderete. - 28 E così dicendo, a
3279 pr3 | lentischi pian piano, per prenderle dopo le spalle; di che elle
3280 pr10 | sacrificio. E così dicendo, prenderò un vaso di generoso vino
3281 pr11 | terra, e prima che il palo prendesse, due o tre volte dimenò
3282 pr8 | come che di ogni caccia prendessemo sommamente piacere, quella
3283 pr8 | teste da le chiare onde, e prendete le ultime strida anzi che
3284 sam | da pastori non gli siano preoccupati. Per la qual cosa io ti
3285 pr10 | goda la madre terra. 9 E preparato che ti avrò in cotal modo,
3286 ecl12, 110| e preponea il tuo fondo a tutt'i specoli: ~
3287 pr8 | lunga festa sovra di ciò presa, vi andavamo a spicciarle,
3288 pr12 | so qual cosa il core mi presagiva, che benché io non volesse,
3289 pr8 | che suole il candido cigno presago de la sua morte cantare
3290 pr10 | uomini, che siano tutte presenti al mio sacrificio. E così
3291 pr9 | riverendo tempio di Pan, presentissimo Idio del selvatico paese,
3292 pr7 | niente di meno quando in sua presenza era, impallidiva, tremava
3293 pr3 | inghirlandati buovi per li pieni presepi cantarono amorose canzoni.
3294 pr11 | per quella polvere; dopo, presolo, et aggiungendo alquanto
3295 pr11 | Per la qual cosa Montano, presosi il palo, si ritornò a sedere.
3296 pro | montani Idii da dolcezza vinti prestarono intente orecchie, e le tenere
3297 pr9 | spero che, se a mie parole presterai fede, ne sarai lieto mentre
3298 pr11 | il capo, con grandissima prestezza il puse tra le cosce di
3299 pr2 | Amico, se le benivole Ninfe prestino intente orecchie al tuo
3300 | presto
3301 ecl12, 268| Se queste rime troppo dir presumile, ~
3302 ecl12, 324| pensa, prego, al bel viver preterito, ~
3303 ecl8, 112 | io le leggi al tuo signor prevarico, ~
3304 ecl6, 93 | di mirre preziose et odorifere. ~
3305 sam | questa è la tua propria e principalissima lode, pur che da' boschi
3306 pr10 | alquanto ragionare. E tu principalmente, inamorato pastore, a chi
3307 pr9 | sua posta ritornarlo ne la pristina chiarezza; e fermando i
3308 sam | infelice e denigrata sampogna, priva di quella cosa che più cara
3309 pr7 | matutino gallo, che di suono privata l'avesse; con la quale spero
3310 pr6 | posto che i lupi di quella privato non mi avessono, il capo
3311 ecl4, 60 | che di biade più volte han privi i campi. ~ ~ ~LOGISTO ~
3312 pr11 | grazie, così rispose: 38 - I privilegii de la vecchiezza, figliuol
3313 pr8 | l'altrui salute sollicita procacciarsi il suo scampo. Per la qual
3314 pr4 | da donnesca vergogna li procedea, si bassò in terra da capo
3315 pr11 | volse che le ire più avanti procedessono, et amichevolmente chiamatili,
3316 pr4 | altere con suave passo procedevano, sì come Naiade o Napee
3317 ecl12, 225| Capre, Ateneo, Miseno e Procita». ~
3318 pr7 | tranquilli secoli, sotto infelice prodigio di comete, di terremoto,
3319 ecl6, 69 | ciel più grazie allor solea producere. ~
3320 ecl10, 198| Beata terra che 'l produsse a scrivere, ~
3321 pr11 | e lunga cogitazione vidi profondamente occupato, con gli occhi
3322 pr10 | deserti monti giace una profondissima valle, cinta d'ogn'intorno
3323 pr12 | esalte, o Ninfe, generosa progenie del vostro padre! Siate,
3324 pr3 | si veggiano di latte e di prole abondevoli e di bianche
3325 pro | Prologo~ ~Sogliono il più de le
3326 ecl11, 154| se 'l viver mio pur si prolunga ~
3327 pr7 | uscire. 10 Ma che più mi prolungo io in racontar quello che
3328 pr8 | e degli augurii e de le promesse degli Dii non si deve alcuno
3329 pr8 | si potesse lunga libertà promettere. 10 Et acciò che io ogni
3330 pr12 | con affettuosa voluntà gli prometti, con ferma e studiosa perseveranza
3331 pr10 | viventi, e li non falsi pronostici de le tempestati; e quando
3332 ecl2, 22 | strade: or via veloci e pronti ~
3333 pr3 | Montano, ma molto più il pronto e securo rispondere di Uranio,
3334 ecl10, 63 | ciascun caccia da la mandra propia. ~
3335 pr8 | giovenca, rallegrando le propinque selve col suono de la suave
3336 pr12 | figliuoli. Gli altri duo che più propinqui gli stanno, sono Liri e
3337 pr12 | vostro padre! Siate, prego, propizie al mio venire, e benigne
3338 pr10 | pregandoli, li fusseno sempre propizii, così in quel punto, come
3339 pr5 | così dubitosi andavamo, chi proponendo un luogo e chi un altro,
3340 pr7 | molte cose ne la memoria mi proponesse di dirli, niente di meno
3341 pr11 | Ergasto, fornito questo, propose i premii a coloro che correre
3342 | proprie
3343 pr10 | quando mi piace, intendo e proprietà de le cose e gli occolti
3344 | proprii
3345 pr7 | ove il turbulento Volturno prorumpe nel mare, e Linterno, benché
3346 pr12 | adorata, e pregata volesse prosperare i miei sogni, parve che
3347 pr7 | in conservare le mondane prosperità, volse che in discorso di
3348 pr9 | quando a le orecchie da le prossimane selve un dolcissimo suono
3349 pr5 | discernere quale fusse stato più prossimo a la vittoria, amboduo giudicò
3350 ecl1, 46 | Come vuoi che 'l prostrato mio cor ergasi ~
3351 ecl6, 52 | Questo è Protèo, che di cipresso in élice, ~
3352 ecl2, 103 | et a me più proterva ~
3353 ecl10, 130| dispregia, e la fontana ove il protervo ~
3354 pr5 | prendere rincominciammo; ora provandone a saltare, ora a dardeggiare
3355 pr8 | come quella che altra volta provati gli ha, mi risponde pietosa,
3356 pr11 | permette, vi esercitate ne le prove giovenili; a me e gli anni
3357 ecl10, 49 | Proveda il ciel che qui vèr noi
3358 pr12 | giuochi e di altre erbe provenute da le medesme acque. E dintorno
3359 pr8 | fine; però che, come è il proverbio, né di lacrime Amore, né
3360 pr11 | una città, ma qualsivoglia provincia, qualsivoglia opulentissimo
3361 pr9 | ingiuriose parole doverlo provocare a cantare. E così con un
3362 pro | male insuperbito Satiro provocò Apollo a li suoi danni.
3363 ecl12, 55 | mentre fra me ripenso, e provomi ~
3364 pr7 | sel può pensare, che lo ha pruovato o pruova. Elli mi viene
3365 pr1 | in diverse e non leggiere pruove esercitarse; sì come in
3366 pr4 | falce di mano, aprendoli puerilmente ad uno ad uno le rustiche
3367 pr8 | dolci giochi de la nostra puerizia, quando inseme andavamo
3368 pr8 | non gli valeva, tenendo in pugno la pietra, farsi le notturne
3369 pr4 | mescolati i gigli bianchi e i pulpurini con alquante frondi verdissime
3370 ecl12, 315| il cor mi passa una pungente aristula. ~
3371 pr10 | lo altare, altre tante li pungerai il core con punta di omicida
3372 ecl9, 30 | potrai sì ch'io non t'abbia a pungere. ~ ~OFELIA ~
3373 pr10 | dicendo queste parole: Colei pungo et astringo, Che nel mio
3374 ecl12, 70 | miei versi in su le poma puniche, ~
3375 pr10 | che con degno supplicio punisca le scelerate colpe degli
3376 pr1 | il fronzuto bosso e con puntate foglie lo eccelso pino carico
3377 pr5 | lieta compagna prender si puoteno, ne diede et amministrò
3378 pr3 | attorniando i saturi greggi, e purgandoli con pietosi preghi, che
3379 pr10 | menerò io primeramente a purgarti, se di venirvi ti darà il
3380 pr4 | ne lo uscire del sole la purpurea aurora mostrarsi a' riguardanti.
3381 ecl10, 43 | Costui non imparò putare o metere, ~
3382 ecl10, 8 | che tal più pute che ebuli et abrotano ~
3383 ecl10, 114| né vòl che le man sante puten legni. ~
3384 pr9 | se estinte fusseno, col putrefatto sangue degli affogati vitelli.
3385 pr12 | gran foco et a sentire un puzzo di solfo. Di che vedendo
3386 ecl12, 262| E leggeran nel bel sasso quadrangulo ~
3387 pr12 | qualche paura considerando la qualità del luogo ove io mi trovava.
3388 ecl11, 32 | e radoppiando le querele antiche, ~
3389 ecl12, 218| sento la lira dir con voci querule: ~
3390 ecl9, 21 | Montan potrà nostre question decidere. ~ ~ELENCO ~
3391 pr5 | dolcissime sempre ripacificavi le questioni de' litiganti pastori: come
3392 pr8 | quanto allora le mie ossa quietamente riposeranno, se la vostra
3393 pr3 | avessono violate le erbe de' quieti sepolcri, o turbati con
3394 pr8 | da' sovrastanti alberi, ma quietissimo senza mormorio o rivoluzione
3395 pr11 | fermasse, e poi sì tosto come quieto il vide, liberò la pietra;
3396 ecl12, 34 | Quinci si vede ben, senz'altro
3397 pr1 | inganno, son forse dodici o quindici alberi, di tanto strana
3398 pr9 | indiana testudine ne la quintadecima luna, e tutte le future
3399 ecl10, 46 | qual un dì, per isfogar la rabbia, ~
3400 ecl6, 79 | Non si vedean queste rabbiose insanie; ~
3401 pr8 | asinello venire un uomo sì rabbuffato e nei gesti doloroso, che
3402 pr2 | pallido e magro, con li rabuffati capelli e gli occhi lividi
3403 pr10 | veli di diversi colori, raccenderò la casta verbena e maschi
3404 pr8 | storni volando in drappello raccolte si mostrano a' riguardanti
3405 pr9 | si diede a mungere, chi a racconciare la guasta sampogna, chi
3406 pr5 | spiche, degli arbosti i racemi con tutti i pampini, e di
3407 pr4 | intervallo di tempo fattasi de' racolti fiori una semplicetta corona,
3408 pr7 | che più mi prolungo io in racontar quello che a ciascuno può
3409 pr9 | fusseno infuse, cominciarono a racontarli le virtù di tutti i fiumi,
3410 pr8 | cosa, Sincero mio, se a' racontati casi porgi credenza alcuna,
3411 pr8 | ciascuno, senza che io il raconti, sel può considerare. Io
3412 ecl12, 82 | Vegna Vesevo, e i suoi dolor racontici. ~
3413 pr9 | avversario vincitore. Poi racontò averneli veduta un'altra
3414 pr8 | andavamo a spicciarle, e racquetato alquanto il rumore, ne riponevamo
3415 ecl11, 67 | Vinse Megera, vinse Radamanto; ~
3416 ecl10, 40 | guisa d'un bel sol fra tutti radia ~
3417 ecl11, 32 | e radoppiando le querele antiche, ~
3418 pr8 | venisse con simile atto a radoppiarne lo avuto piacere. 9 Or che
3419 pr7 | mi si arricci; e per le raffreddate estremità mi si move un
3420 pr6 | avessono, il capo canuto e 'l raffreddato sangue non comanda ch'io
3421 pr10 | vincitori. - 15 A tutti parve ragionevole quello che Selvaggio disse,
3422 pr11 | di me il tempo usa le sue ragioni. Voi dunque a cui la età
3423 ecl12, 217| Talor mentre fra me piango e ragionomi, ~
3424 ecl9, 136 | qual è l'ucello il qual raguna ~
3425 pr9 | discesi da le alte montagne si ragunarono al luogo ove la sampogna
3426 ecl2, 136 | inseme ragunate, che ben sanno ~
3427 pr8 | con la ritrovata giovenca, rallegrando le propinque selve col suono
3428 pr9 | uscivano da le usate caverne, rallegrandosi di volare per la amica oscurità
3429 pr8 | Carino vèr me esclamando: 2 - Rallégrati - mi disse - napolitano
3430 pr5 | per le chiare fontane, si rallegravano di vedersi specchiate dentro
3431 pr11 | averti dato al mondo, si rallegri oggi di udirti cantare:
3432 ecl7, 27 | e rallegrò il mio cor, sì come il sole ~
3433 pr6 | la punta guarnita di nova rame, ma di che legno egli era
3434 ecl6, 104 | givan di prato in prato ramentandosi ~
3435 ecl3, 25 | ché, se ben ti ramenti, ~
3436 pr4 | puri fonti et ornandoli le ramose corna con serte di fresche
3437 pr10 | aconito, e la picciola carne rapita dal fronte del nascente
3438 ecl9, 131 | e rappella a cantar di rana in rana; ~
3439 ecl3, 55 | e le virtuti raquistaro albergo; ~
3440 sam | questi io dubito saranno rari e quasi bianche cornici;
3441 pr1 | artificioso disposti, con la loro rarità la naturale bellezza del
3442 pr9 | virile o femineo, benché di raro si trova; ma se per sòrte
3443 pro | colti versi scritti ne le rase carte degli indorati libri;
3444 pr8 | quanto puoi, da te discaccia, rasserenando omai la malinconica fronte;
3445 pr10 | quella per alquanto spazio rassicurati si sono, non si possono
3446 ecl1, 57 | e 'n dimandarti alquanto rassicuromi. ~
3447 ecl8, 127 | E poi cominciarai col rastro a frangere ~
3448 ecl8, 41 | i mal spesi anni che sì ratti volano ~
3449 pr5 | che alzatine da sedere, rattissimi verso quella parte del monte
3450 pr5 | tutti levatosi, andò col rauco corno tutta la brigata destando;
3451 pr12 | cristallo fusse; con una nova ravolgetura di capelli, sovra i quali
3452 sam | spaventevoli buccine o de le reali trombe. Assai ti fia qui
3453 ecl12, 100| Non veggio i tuoi recessi e i diverticuli ~
3454 pr7 | gli Dii ne le braccia ti rechino de la desiata donna, quali
3455 pr7 | quegli estremi anni che la recolenda memoria del vittorioso Re
3456 ecl10, 197| più ch'io col mio dir non recolo. ~
3457 pr12 | diversi casi menato; ormai, o reconciliata o sazia de le mie fatiche,
3458 ecl12, 142| Forse qualche bella orma ivi recondita ~
3459 pr2 | potesse me e loro insieme recreare, mi pusi in camino verso
3460 pr1 | quelli non prenda grandissima recreazione. E come che di ogni tempo
3461 pr10 | intorno ai fonti. Ogni cosa redoliva de la fertile estate: redolivano
3462 pr10 | redoliva de la fertile estate: redolivano i pomi per terra sparsi,
3463 ecl12, 153| e più grave lo odor redunda et olfasi, ~
3464 pr8 | poi che alquanto avemmo refrigerato il caldo, lei con novi preghi
3465 ecl12, 61 | Che farai, Meliseo? Morte refùtati, ~
3466 pr8 | e sarò mentre lo spirto regerà queste membra, insino da
3467 ecl10, 117| commette il vicio, e tu nol reggi, ~
3468 ecl6, 7 | Regnan le voglie prave e le perfidie ~
3469 ecl6, 5 | la fede è morta e regnano le 'nvidie, ~
3470 pr7 | fiero proponimento in più regulato consiglio, presi per partito
3471 pr4 | grazioso colore accompagnato, reimpieva di vaghezza gli occhi che '
3472 pr8 | latte, dolorosi appo quelle reimpivano le circonstanti selve di
3473 pr9 | Appresso a questa soggiunse la religiosa verbena, gratissimo sacrificio
3474 pr11 | sante oblazioni, basciando religiosamente la sepoltura. Intorno a
3475 pr7 | duo luoghi ancor oggi le reliquie de la mia famiglia fioriscono,
3476 ecl10, 77 | e morto - or mi ricorda, Remo - ~
3477 pr8 | ordinata, ne moveamo da remote parti del bosco, facendo
3478 pr11 | pochi sacrificii non vi renda e con la memoria e con le
3479 pr2 | bianchissime lane coverti ti rendano grazioso guadagno, fa che
3480 pr9 | altro oracolo verissimi rende ne la pura notte a' pastori
3481 pr7 | ardentissimo in risposta non gli rendea. E quantunque nel letticciuolo
3482 sam | caramente, che quanto più puoi rendendoti umile, a sustinere con pazienzia
3483 pr10 | corsi loro, poco curando di rendere al mare il solito tributo;
3484 pr5 | fiori e di pomi odoriferi a renderti i ricevuti onori. E quel
3485 pr9 | quasi a terreno Idio gli rendiamo i debiti onori ne le nostre
3486 pr5 | quali ora i tuoi bifolci ti rendono, ovunque felicemente dimori,
3487 pr10 | molte grazie con parole renduteli, ne licenziammo da lui;
3488 pr10 | ad ambiduo i suoi pegni renduti. Per la qual cosa noi, lasciando
3489 pr8 | cacciare con cruda morte reparabile amore. Né guari in questo
3490 sam | potente cagione; per la cui repentina morte la materia or in tutto
3491 pr10 | queste parole, che, senza repugnanza alcuna fare, la vedrai a
3492 ecl8, 126 | miser l'uom, quant'ei si reputa. ~
3493 pr11 | quello che i maggiori e più reputati facessono. Per la qual cosa
3494 pr6 | dovere di tanto onore mi reputò degno, io mi sforzerò in
3495 ecl8, 49 | te stesso non dai qualche requie, ~
3496 ecl12, 249| tal che ne sone ancor Resina e Portici. ~ ~BARCINIO ~
3497 ecl10, 150| Non è chi gli resista. Ahi fato acerbo! ~
3498 pr9 | chiusure toccasse, tutte senza resistenza aperire; et altra, la quale
3499 pr9 | Enareto alcuni incanti da resistere a le marine tempestati,
3500 ecl8, 62 | se respirai non so, ma il duol sì avinsemi, ~
3501 ecl10, 51 | fra questi armenti respirar mi lassino. ~
3502 pr12 | porgesse tanta fatica nel respirare, che di poco mancava che
3503 pr9 | cerchiamo noi a tal bisogno i responsi del tuo e nostro Idio, i
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