25-aumen | aure-contr | contu-eloqu | emend-imite | immob-mane | manga-pasti | pastu-respo | respu-senti | sento-tramo | trang-zizan
grassetto = Testo principale
Componimento, Verso grigio = Testo di commento
3504 pr10 | savio sacerdote così ne respuse: 5 - Questa canna fu quella
3505 pr1 | primavera più che in tutto il restante anno piacevolissima vi si
3506 sam | cara dal cielo tenevi. Né restar mai di piagnere e di lagnarti
3507 ecl11, 101| ma che sul reste qui tra questi faggi, ~
3508 pr9 | perdute esserne per te inseme restituite. Et acciò che chi egli è
3509 pr11 | terra, o io alzarò te; e del resto lassiamo la cura agli Dii -;
3510 pr11 | parte di noi quella notte si restò con Ergasto a veghiare.
3511 pr4 | idio poco curandosi, più si restringe seco la bella Ninfa, disposto
3512 pr12 | il quale alcuna volta si restringea in angustissime vie, alcuna
3513 pr9 | nostre pecore e le capre restringemmo come sapemmo divisare il
3514 pr12 | da l'un lato e da l'altro restringersi e dargli luogo per mezzo;
3515 ecl10, 157| cose in picciol velo oggi restringo. ~
3516 pr8 | punte de le ali la legavamo resupina in terra, né più né meno
3517 pr8 | confusamente con le mal piegate reti ne li portavamo insino agli
3518 pr10 | qual cosa quelli solamente retinendo meco che mistiero mi faranno,
3519 pr4 | maestrevole arte rilucenti; e retiratesi le schiette maniche insino
3520 pr12 | che vento facea, si erano retirati, e, per quanto dai gesti
3521 pr12 | quel gran bifolco Africano, rettore di tanti armenti, il quale
3522 pr11 | ceneri, e voi castissime e reverende ossa, se la inimica Fortuna
3523 pr10 | appoco da lunge a scoprire il reverendo e sacro bosco, nel quale
3524 pr4 | stato fusse più ad amore ribello; molti comendarono le rime
3525 pr6 | biondissime dopo le spalle gli ricadevano, aveva uno irsuto cappello,
3526 pr12 | per sòrte che tra li molti ricami tenevano allora in mano
3527 ecl9, 107 | e ciascun pelo molle e ricca seta, ~
3528 pr2 | pastore oltra gli altri ricchissimo, mi volse per quello dare
3529 pr11 | tesori abondevole, e di ricco et onorato populo copiosa,
3530 ecl2, 117 | s'alcun di voi ricerca foco o esca ~
3531 pr3 | copiose, onde i pastori ricevano con gran letizia dilettevole
3532 pr8 | agiutarla, e spesso per ben fare ricevea mal guiderdone. Con ciò
3533 pr1 | parti sì graziosamente gli riceveno, che rara è quella erbetta
3534 pr7 | petto che amore non potesse ricevere, o forse, quel che più credibile
3535 pr10 | col destinato coltello, riceverò in una patera il caldo sangue,
3536 pr12 | umane tra le vostre selve mi ricevete. Baste fin qui a la mia
3537 pr9 | rompendo la dura terra, richiamare le anime degli antichi avoli
3538 ecl6, 45 | ove non val che l'uom richiami o sibile. ~
3539 pr5 | sì come a tal gioco si richiedea. Indi di questo lasciandone,
3540 pr12 | pensava che fusse soda, richiude nel suo ventre tante concavità!
3541 pr10 | Tutte mie pene e doglie Richiudo in queste spoglie. Da poi
3542 ecl4, 70 | richiusa intorno d'alti e vivi sassi, ~
3543 ecl10, 162| ucelli e le formiche si ricolgono ~
3544 pr5 | in vece di quello avemo ricolto lo infelice loglio con le
3545 pr8 | lei con novi preghi mi ricominciò da capo a stringere e scongiurare
3546 pr10 | quale potrai a tua posta riconciliare li discordevoli tauri, rendendo
3547 pr3 | cotali piaceri adunque ne riconducemmo a le nostre capanne; ove
3548 pr8 | menavano, a gran fatica mi ricondussi in una ripa altissima pendente
3549 pr8 | accoglienze onestissime riconfortandomi, seppe sì ben fare, che
3550 pr8 | credo, ti devresti omai riconfortare come gli altri fanno, e
3551 pr8 | né da cibo né da sonno fu riconfortato; e le mie vacche digiune
3552 pr12 | da la destra mano, vidi e riconobbi il già detto colle, famoso
3553 pr12 | caligine oppresso pare che non riconoschi, è la bella Ninfa che bagna
3554 pr8 | tranquillità, mi avrebbe per Carino riconosciuto. Venivano i bifolci, venivano
3555 ecl9, 145 | Ecco, al mover de' rami il riconosco, ~
3556 ecl4, 38 | riconsolar potrai la doglia e 'l pianto! ~
3557 ecl10, 111| genebro né salce è che 'l ricopra. ~
3558 pr12 | bella anima, e come poi per ricoprarla discese a l'inferno, e ricoprata
3559 pr12 | ricoprarla discese a l'inferno, e ricoprata la perdé la seconda volta
3560 pr11 | ne l'altra mi basta avere ricoprato lo onore. - 24 A cui Ergasto
3561 ecl11, 150| possan qui ricoprirne ambo sepolti. ~
3562 pr8 | quercia, ove altra volta mi ricordai essermi nel seno di lei
3563 pr8 | tornassemo a le nostre case. 8 Ricordami avere ancora non poche volte
3564 pr5 | attento occhio miravamo, non ricordandone di cantare né di altra cosa,
3565 ecl12, 56 | quell'altre sue rime or mi ricordano, ~
3566 ecl11, 35 | ricordate a Narcisso il suo dolore, ~
3567 pr3 | occhi gli pendea, non si ricordava di pascere le erbe che dintorno
3568 pr5 | che per noi oggi in sua ricordazione si fa sovra la nova sepultura.
3569 pr11 | dicendogli: 36 - E tu ancora ti ricorderai di Massilia, e per suo amore
3570 pr10 | credo ancora si ricordino e ricorderanno mentre nel mondo saranno
3571 pr7 | uscite di mente, del modo mi ricorderei. Et io in guidardone ti
3572 pr10 | le selve credo ancora si ricordino e ricorderanno mentre nel
3573 ecl6, 31 | qui fusse alcuno, a cui ricorrere ~
3574 pr9 | esperto, ebbe subitamente ricorso a quello che la commodità
3575 ecl1, 49 | truovo tra gli affanni altro ricovero ~
3576 ecl12, 232| fia che, udendo ciò, mai rida o giubili? ~
3577 ecl3, 50 | ridan li prati e le correnti linfe, ~
3578 pr11 | videro di molti belli e ridiculi tratti, ora essendone cacciato
3579 pr8 | quando a me piacesse, nol ridirebbe. A la quale io da abondantissime
3580 pr9 | Clonico con esso noi, ne riducemmo in un valloncello assai
3581 pr12 | arene. Altre filando il riducevano in mollissimo stame, e quello
3582 ecl1, 34 | Primavera e suoi dì per me non riedono, ~
3583 pr7 | giorno quale stia fatta riformare ne la memoria, si sarebbe
3584 pr7 | piaga, che naturalmente rifugge di farsi spesso toccare;
3585 pr12 | scaturigini, molte spelunche, che rifundevano acque, da le quali i fiumi
3586 ecl10, 175| perché non troncate, o Parche rigide, ~
3587 pr7 | benché, se a' principii si riguarda, da la estrema Ispagna prendendo
3588 pr4 | sguardo or questa or quella riguardando, ne vidi una che tra le
3589 pr11 | poi che per bono spazio riguardati si ebbero dal capo insino
3590 pr9 | sacerdote, parlando Opico, riguardava il barbuto pastore, e mosso
3591 pr11 | bellissime e di leggiadri e riguardevoli gioveni. Che dirò io de'
3592 ecl6, 25 | Nessun vi riguardò, perché cantàvamo; ~
3593 sam | propria mano, senza danno si rileva. Onde per cosa vera et indubitata
3594 pr4 | delicatissima e di gentile e rilevata statura, andava per li belli
3595 pr12 | drappo sottilissimo e sì rilucente che, se non che morbido
3596 pr10 | mistiero mi faranno, gli altri rimanderò via ne le loro magioni.
3597 sam | consolazione è morta. 5 Non ti rimane altro omai, sampogna mia,
3598 pr8 | spelunche vi nascondete, rimanetevi; addio! Ecco che più non
3599 pr12 | passi, ma debole e vinto mi rimaneva in mezzo di quelle. Poi
3600 sam | disventure, mentre di te rimanga calamo in queste selve;
3601 ecl12, 129| dolente e stupefatto al fin rimangane. ~
3602 sam | tra queste solitudini ti rimanghi. 2 A te non si appertiene
3603 ecl12, 172| Ond'io rimango in sul sinestro cubito ~
3604 pr10 | farai così l'ultimo incanto: Rimanti, iniqua e cruda, D'ogni
3605 pr11 | sordido Bacco; e 'l terzo rimarrà contento di questo dardo
3606 pr12 | mostrò agli occhi miei. 18 Rimasi io in quella solitudine
3607 pr10 | aveano dolcissimamente rimbombato, si tacevano già, quasi
3608 ecl4, 10 | che non rimbombe al mio continuo pianto; ~
3609 ecl10, 39 | c'altri, ma Fauno a udir rimboscasi. ~
3610 pr2 | errore, insegnandoli di molti rimedii, assai più leggieri a dirli
3611 ecl10, 168| Già mi rimembra che da cima un'élice ~
3612 pr10 | sospirando egli sovente per rimembranza de le antiche fiamme, i
3613 pr6 | Carino smarrita mi fa ora rimembrare di cosa che poco mi aggrada,
3614 pr7 | prima non mi sia cagione di rimembrarmi con più fervore e sollicitudine
3615 ecl10, 191| che a morte desiar spesso rimenalo, ~
3616 pr8 | soletti, e dagli altri pastori rimoti, in una valle ombrosa, tra
3617 pr4 | e di giunchi, forse per rinchiudervi i cantanti grilli, non si
3618 ecl4, 14 | che fui rinchiuso in questa alpestra valle, ~
3619 pr5 | novelli piaceri a prendere rincominciammo; ora provandone a saltare,
3620 ecl11, 30 | e gli rincresca il mio gridar sì forte. ~
3621 pr11 | quali intorno stavano, non rincrescesse lo aspettare, disse: - Fortissimo
3622 ecl9, 42 | cantate fin che i campi si rinfoscano. ~ ~OFELIA ~
3623 ecl10, 37 | la sera, poi che 'l ciel rinfoscasi, ~
3624 pr4 | cominciarono con le gelide acque a rinfrescarsi i belli volti da non maestrevole
3625 ecl10, 179| che per anni il sangue si rinfrigide. ~
3626 pr9 | raggi del sorgente sole ringraziano il cielo de le infuse grazie
3627 pr3 | potuto avea. Per che ciascuno ringraziava li benigni Dii, che a tanto
3628 ecl10, 61 | Ringrazie dunque il ciel qualunque
3629 pr11 | quale lietamente prendendola ringraziò. 35 Ma forniti i doni, rimase
3630 ecl11, 90 | e rinova il tuo antico almo costume. ~
3631 ecl6, 6 | mal costumi ognor più si rinovano. ~
3632 ecl9, 41 | il secol perduto in voi rinovasi; ~
3633 ecl11, 47 | rinovi ogni anno, e con soavi accenti ~
3634 ecl10, 186| Così cantava, e i boschi rintonavano ~
3635 ecl12, 323| mondo del mio mal tutto rinverdesi. ~
3636 ecl8, 39 | pien di scorno all'occaso rinvermigliasi. ~
3637 pr5 | parole dolcissime sempre ripacificavi le questioni de' litiganti
3638 ecl1, 87 | e fen riparo a la dubbiosa vita. ~
3639 pr5 | tali sì rilucenti per la ripercussione de' raggi, che di forbito
3640 ecl1, 19 | L'arco ripiglia il fanciullin di Venere, ~
3641 pr8 | racquetato alquanto il rumore, ne riponevamo a l'usato luogo, da capo
3642 pr3 | pastori si veggia piangendo riportarne a l'albergo la sanguinosa
3643 pr10 | riverende ossa di Massilia si riposano con eterna quiete; Massilia,
3644 pr5 | che più di pascere che di riposarse erano vaghe, cominciarono
3645 pr8 | essermi nel seno di lei riposato, mi pusi a sedere, né più
3646 pr9 | che appiè di uno albero si riposava. Il quale come da presso
3647 pr8 | le mie ossa quietamente riposeranno, se la vostra sampogna a
3648 pr12 | troncone: «Ove dunque mi riposerò io? sotto qual ombra omai
3649 ecl10, 126| se stesso riprendendo, Amor losinga, ~
3650 pr9 | frisone et un lucarino; e riprendendolo de la sua sciocchezza, che
3651 pr2 | confortarlo, ammonirlo e riprenderlo del suo errore, insegnandoli
3652 pr4 | colori. Di che poi quasi ripresa accorgendosi, divenne non
3653 pr9 | liti; la radice de la quale ripresenta a le volte similitudine
3654 pr12 | verso la sua capanna, beata riputando Massilia sovra ogni altra,
3655 pr10 | pastori quasi divina Sibilla riputata. Onde drizzatosi in piedi
3656 pr7 | gioveni forse non il minimo riputato. E lo avolo del mio padre,
3657 pr7 | colei che io tanto amo, mi riputava infelice, sol pensando che
3658 ecl10, 3 | quasi all'antiche egual riputole. ~ ~FRONIMO ~
3659 ecl6, 42 | occhi nostri; ond'io saggio riputolo. ~
3660 pr11 | polvere. La maraviglia, le risa e i gridi de' pastori furono
3661 ecl2, 118 | per riscaldar la mandra, ~
3662 pr11 | quasi col fiato il collo gli riscaldava e i piedi in quelle medesme
3663 pr11 | e dopo alquanto spazio, rischiarandosi tuttavia il cielo, gli cominciammo
3664 ecl12, 210| non vo' che 'l raggio tuo rischiare o suggami. ~
3665 ecl1, 88 | Ella pentita, poi ch'io mi riscossi, ~
3666 ecl10, 10 | Ond'io temo gli Dii non si riscotano ~
3667 pr9 | gotte de la fresca brina riseccate ne le tenere erbe, cacciammo
3668 ecl8, 46 | è ben tempo omai che si risentano ~
3669 pr4 | sempre per la mia Tirrena riserbato, e per amor di lei con sollicitudine
3670 ecl9, 68 | annidar poc'anzi; il qual riserbo ~
3671 ecl1, 102 | nell'orecchie il bel nome risoltami. ~
3672 ecl10, 2 | uom crede, le selve; anzi risonano, ~
3673 pr8 | mi ascolta, altro che la risonante Eco? La quale credente a'
3674 pr7 | chiamino, e gli alti arbusti risoneno sempre il nome di lei. Tra
3675 ecl9, 5 | ti risospinse a spezzar l'arco a Clonico, ~
3676 pro | fatte di bianchissimi marmi, risplendenti per molto oro? Certo che
3677 ecl3, 11 | con voce rispondean dolce e gentile; ~
3678 pr10 | movendo le loro sommità li rispondeano; e le forestiere querce,
3679 pr5 | ad un punto al suo volere rispondemmo essere apparecchiati. Né
3680 pr10 | parlavano, con argute note rispondendo a le amorose canzoni de'
3681 ecl2, 73 | di risponder a quel che dir ti sento. ~ ~
3682 ecl11, 140| risponderanno al vento sibilando. ~
3683 pr6 | soverchie che necessarie, mi risponderete. - 8 E cominciò: ~ ~ ~
3684 pr9 | piangendo e lamentandosi rispondeva ne le acque non essere virtù
3685 ecl12, 188| i sassi, i pin «Filli» rispondono, ~
3686 ecl10, 25 | Al fin le dubbie sòrti mi rispusero: ~
3687 ecl11, 85 | Ma ristorar non può né darmi quella ~
3688 pr9 | governare le mellifere api, e ristorarle nel mondo, se estinte fusseno,
3689 pr7 | ognor più domesticamente ristringendosi, mi era di maggiore noia
3690 pr11 | un impeto furiosamente si ristrinsero con le forti braccia; e
3691 ecl7, 18 | e mi risvegii da sì lungo sonno? ~
3692 pr12 | a rosseggiare nel cielo, risvegliando universalmente i mortali
3693 sam | questo secolo stata prima a risvegliare le adormentate selve, et
3694 pr5 | campane per le tacite selve risvegliavano i sonnacchiosi ucelli, andavamo
3695 ecl11, 12 | fermate il corso e ritenete i passi. ~
3696 pr8 | quella la si stringeva e riteneva sì forte, che non la lasciava
3697 ecl1, 85 | e per pietade ritentàr mill'arti. ~
3698 pr7 | edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la
3699 ecl12, 65 | sol di dolor, lamenti e ritimi; ~
3700 ecl12, 162| che sovente in fin qua giù ritirola. ~
3701 pr10 | come la candida luna con ritonda faccia apparirà a' mortali
3702 pr9 | oscuri nuvoli, et a sua posta ritornarlo ne la pristina chiarezza;
3703 ecl1, 86 | spirti sparti al fin mi ritornaro ~
3704 pr8 | desideri, in brevissimo tempo ritornerai, se 'l manifesto e lieto
3705 pr11 | Montano, presosi il palo, si ritornò a sedere. 22 Et Ergasto
3706 pr9 | a pastore, con la punta ritorta un poco, da la quale usciva
3707 ecl2, 70 | il sonno, ond'or tu m'hai ritratto. ~ ~MONTANO ~
3708 ecl8, 85 | spirto al mondo di pietà ritrovasi, ~
3709 pr8 | man destra venirne con la ritrovata giovenca, rallegrando le
3710 ecl11, 94 | Fa che costei ritrove un'altra tromba ~
3711 ecl12, 57 | le quali il principio sol ritrovomi. ~ ~SUMMONZIO ~
3712 pr1 | anno piacevolissima vi si ritruova. 3 In questo così fatto
3713 pr8 | tanto il vivere che io la riveggia? - 4 - Certo sì - disse
3714 pr10 | vide l'alto sepolcro ove le riverende ossa di Massilia si riposano
3715 pr5 | per adietro tanto amate e riverite, vengono ora tutte con canistri
3716 ecl9, 96 | d'erbette rivestirsi in lieta pioggia. ~ ~ELENCO ~
3717 ecl2, 126 | alcun rivo corrente, ~
3718 pr12 | tempo transfigurato. Ma rivolgendomi ora per la memoria il lor
3719 pr10 | costui già per cominciare rivolse, non so come, gli occhi
3720 pr9 | chiarezza; e fermando i fiumi, rivoltare le correnti acque ai fonti
3721 ecl12, 130| convien che a voi spesso rivoltemi, ~
3722 pr9 | ne pervenne; et a quella rivolti da traverso, vedemmo in
3723 pr8 | quietissimo senza mormorio o rivoluzione di bruttezza alcuna discorrendo
3724 ecl6, 8 | per la robba mal nata che gli stimula, ~
3725 pr1 | e con più aperti rami la robusta quercia e l'alto frassino
3726 pr10 | poi nel giogo usare a le robuste opre de la agricultura.
3727 pr10 | ancora il mormorare de le roche onde, le quali fuggendo
3728 ecl11, 53 | che io nel mio dir diventi roco, ~
3729 ecl12, 186| e che pietà ti roda, amor ti sviscere. ~
3730 pr5 | ramo di salce, altra andava rodendo le tenere cime di querciole
3731 pr3 | montone, che per intendere a rodere una ghirlanda di quercia
3732 pr9 | nature, quando tutte piene di rogiada aprendosi ai primi raggi
3733 pr2 | le mie pecorelle per le rogiadose erbette, e parendomi omai
3734 pr10 | degli altissimi consuli di Roma. «Il quale poi che abandonate
3735 sam | insino a le orecchie de' romani consuli han sospinto il
3736 ecl1, 99 | selva pasca o in mandra romini. ~
3737 ecl2, 36 | ch'esto matino udi' romori strani. ~
3738 pr9 | confusione; e con lungo mormorio rompendo la dura terra, richiamare
3739 pr12 | soffrirla, fu forza che si rompesse. Onde, come che molto mi
3740 ecl12, 115| Dunque, miser, perché non rompi e scapoli ~
3741 ecl12, 221| ad un mio roscignuol che stride e vocita: ~
3742 pr11 | memoria degli odoriferi roseti de la bella Antiniana, celebratissima
3743 pr10 | passo alquante torri di rosmarino e di mirti, intessute con
3744 pr4 | nascondere la sopravenuta rossezza che da donnesca vergogna
3745 pr11 | fronda, e con tutta sua forza rotandolasi intorno al capo, la lasciò
3746 pr8 | a' riguardanti quasi una rotonda palla nell'aria, ne ingegnavamo
3747 pr4 | mammelle, che a guisa di duo rotondi pomi la sottilissima veste
3748 ecl10, 113| Pomona ha rotte e sparse le sue piante, ~
3749 pr5 | piè di un monte per una rottura di pietra viva con un rumore
3750 pr12 | Trinacria eruttar foco per le rotture di Mongibello; e similmente
3751 sam | bassezza o ti chiamasse rozza; ché veramente, se ben pensi,
3752 pro | vi saranno, racontare le rozze ecloghe, da naturale vena
3753 ecl11, 99 | il rozzo stil, sì che pietade il
3754 pr10 | sepi, non di pruni o di rubi, ma di genebri, di rose
3755 pr10 | il cielo; con la faccia rubiconda come matura fragola, le
3756 pr12 | monti il sole bassando i rubicondi raggi verso lo occidente,
3757 pr5 | monte, quale pascendo un rubo, quale un arboscello che
3758 ecl8, 109 | in mezzo l'alma, un leon ruggemi, ~
3759 pr12 | gran fiume si movea, con un ruggito e mormorio mirabile, massimamente
3760 pr9 | di molta riverenza ne la rugosa fronte, con la barba e i
3761 ecl1, 41 | ma attendo sua ruina, e già considero ~
3762 pr10 | sotto una pendente ripa, fra ruinati sassi una spelunca vecchissima
3763 sam | secchi sono i nostri lauri; ruinato è il nostro Parnaso; le
3764 ecl12, 214| all'ombra che si posa e rumina, ~
3765 ecl9, 38 | ruminan l'erbe, e i cacciator s'
3766 pr11 | Partenopeo. 11 Qui con gridi e rumori cominciò Logisto a lamentarsi
3767 pr11 | maggiore sforzo, quella rumpesse. E i pastori tutti gridarono,
3768 ecl12, 223| Talor d'un'alta rupe il corbo crocita: ~
3769 pr10 | Fronimo che gli rispondesse, ruppe finalmente il silenzio in
3770 ecl12, 92 | Perché ruschi pungenti in te diventano ~
3771 sam | compieno le tue fatiche, o rustica e boscareccia sampogna,
3772 pr2 | sua pastorella et altro rusticamente vantandosi de la sua; senza
3773 pr10 | si diede ad ammaestrare i rustichi coltivatori de la terra,
3774 pr6 | però che peloso molto e rusticissimo uomo era, Ursacchio per
3775 pr6 | armenti, in quella prima rusticità, dimorava con la sua Ninfa,
3776 pr10 | con issopo e con la casta ruta. Da poi ti spargerò sovra
3777 ecl12, 173| parmi un sol che splenda e rutile; ~
3778 ecl12, 152| ove più rutta al ciel la gran voragine ~
3779 pro | silvestre canzoni vergate ne li ruvidi cortecci de' faggi dilettino
3780 ecl11, 113| lassando il pastoral ruvido stile, ~
3781 pr10 | nel mare, né di lui più si sa novella alcuna sovra de
3782 pr3 | crepitanti lauri inseme con erba sabina; e poi spargendo un vaso
3783 pr9 | a sedere. Ove aperto un sacchetto che egli di pelle di cavriuolo
3784 pr8 | quella volta che con li sacchi colmi di caccia non ne tornassemo
3785 ecl9, 102 | ch'io porte la sua lira al sacco. ~ ~ELENCO ~
3786 pr8 | inviluppati, quasi in più sacculi diversamente pendevano.
3787 ecl6, 139 | le man piene all'altrui sacculo. ~ ~ ~ ~
3788 pr7 | famoso per la memoria de le sacrate ceneri del divino Africano;
3789 pr3 | per vittima offerse nei sacrati fochi, con odoriferi incensi
3790 pr6 | a mangiare le carni de' sacrificati vitelli, e latte in più
3791 ecl12, 35 | Filli, quest'alto pino io ti sacrifico; ~
3792 pr11 | altri pastori. Solamente nel saettare fui superato da un pastore
3793 pr9 | opra di una famosa vecchia, sagacissima maestra di magichi artificii.
3794 pr4 | estolsero la acutissima sagacità del suo avvedimento, il
3795 ecl2, 119 | vegna a me salamandra, ~
3796 pr11 | soavemente percossa da le salate onde. Et appresso a questo,
3797 pr12 | gli altri è coronato di salci o di canne, ma di verdissimi
3798 pr9 | la guasta sampogna, chi a saldare la non stagna fiasca, e
3799 pr7 | inacerbire di dolore a la mal saldata piaga, che naturalmente
3800 ecl11, 129| e di salde speranze il cor s'ingombre. ~
3801 pr8 | bene, cominciai con più saldo consiglio a colpare me stesso
3802 pr9 | cerretti, suberi, lentischi, saligastri, e di altre maniere di selvatichi
3803 ecl12, 303| pur che a salir fin su l'ore ne bastino. ~ ~
3804 ecl12, 31 | Ma per miglior salirvi, prima scàlzati, ~
3805 ecl5, 3 | nuda salisti nei superni chiostri, ~
3806 pr12 | sòrte appiè de la non alta salita Barcinio e Summonzio, pastori
3807 ecl1, 97 | Sallo, quante fiate il dì la nomini, ~
3808 ecl1, 67 | che d'altra salma non mi aggrava il peso. ~
3809 ecl9, 60 | e corre e salta e fugge e poi ritorna. ~ ~
3810 ecl8, 144 | ai fonti i pastor lieti saltano. ~
3811 pr9 | che chi da quella nel mare saltasse, sarebbe senza lesione fuor
3812 ecl3, 49 | salten Fauni e Silvani; ~
3813 pr1 | in addestrarse nei lievi salti e ne le forti lotte, piene
3814 ecl12, 33 | e con un salto poi ti apprendi e sbàlzati. ~ ~
3815 pr11 | di chiamare per nome e di salutare i pastori; per modo che
3816 pr9 | subitamente levatosi per salutarne, all'incontro ne venne;
3817 ecl12, 63 | né più, come solea, lieta salùtati. ~
3818 pr7 | udirne novella che per me salutifera sia. Massimamente ricordandomi
3819 ecl6, 91 | era allor piena d'erbe salutifere, ~
3820 pr5 | cristato gallo col suo canto salutò il vicino giorno, significando
3821 ecl12, 231| ombre o qua' difese omai vi salvano?». ~
3822 pr11 | vedendolo traversare per salvarsi in un bosco che da la man
3823 pr3 | non ostante che i fronzuti sambuchi coverti di fiori odoriferi
3824 pr7 | donerò questa sampogna di sambuco, la quale io con le mie
3825 ecl10, 45 | e passion sanar maligne e vetere. ~
3826 pr3 | riportarne a l'albergo la sanguinosa pelle appena tolta al rapace
3827 pr7 | terremoto, di pestilenzia, di sanguinose battaglie nato et in povertà,
3828 ecl10, 124| E già Pan furioso con la sanna ~
3829 pr7 | da alcun di voi nominare «Sannazaro», quantunque cognome a'
3830 ecl1, 95 | sannolo fiumi, monti, fiere et omini, ~
3831 pr9 | capre restringemmo come sapemmo divisare il meglio. E perché
3832 pr10 | siete, dico, l'opra e 'l saper mio così a tutt'i vostri
3833 pr7 | savia che migliore di me sel sapesse nascondere, in atti et in
3834 pr9 | beati i pastori che quelle sapessono. E se la memoria non mi
3835 ecl4, 68 | quel un fui io, e voi 'l sapete, o campi; ~
3836 pr8 | fragole, e dagli alti faggi le saporose ghiande, e le tenere castagne
3837 sam | prima che con esperte dite sappia misuratamente la tua armonia
3838 ecl9, 28 | Scuse non mi saprai cotante aggiungere, ~
3839 pr6 | meno qui sono molti, che saprebbono rispondere a qualunque pastore
3840 pr4 | orientali perle gli avrei saputo assomigliare. Quindi a la
3841 | saran
3842 pr9 | egli dimora ne è vicino; e saràvi concesso udirlo da lui appieno
3843 pr10 | armenti, che dopo mille anni sarebbono desiati fra le selve. E
3844 | sarete
3845 pr12 | le onde del freddissimo Sarno, fu per sùbito terremoto
3846 | sarò
3847 pr10 | tranquillo mare»; per le sarte de la quale, ora nel temone
3848 pr5 | Ma discesi nel piano e i sassosi monti dopo le spalle lasciati,
3849 pr11 | sedendo, lattava un picciolo Satirello, e con tanta tenerezza il
3850 pro | quale il male insuperbito Satiro provocò Apollo a li suoi
3851 pr6 | ciò che a me domandate, satisfarve. Ma come che dagli altri
3852 ecl10, 54 | ciascuna a casa ne ritorne satora. ~
3853 pr3 | divotamente attorniando i saturi greggi, e purgandoli con
3854 ecl9, 141 | ché 'l saver pastoral più non si stende. ~
3855 pr7 | credibile è, che fusse sì savia che migliore di me sel sapesse
3856 pr7 | povertà, o vero, secondo i savii, in modesta fortuna nudrito;
3857 pr10 | incerata la giudicavamo, il savio sacerdote così ne respuse:
3858 pr10 | si sono, non si possono saziare di contemplarla. Ove per
3859 pr8 | novelli fiori si videro sazie giamai. E per porgerti ne
3860 ecl12, 33 | salto poi ti apprendi e sbàlzati. ~ ~SUMMONZIO ~
3861 ecl7, 19 | Dal dì che gli occhi miei sbandiro il sonno ~
3862 ecl10, 153| stan tutti sbigottiti i Dii dell'acque, ~
3863 ecl10, 44 | curar greggi da la infetta scabbia ~
3864 pr12 | comprendere, eran tutte fatte di scabrose pomici; tra le quali in
3865 ecl8, 133 | Così si scaccia amor; così le invidie ~
3866 ecl1, 8 | vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano ~
3867 pr12 | animo. Però che mi pareva, scacciato da' boschi e da' pastori,
3868 ecl12, 31 | per miglior salirvi, prima scàlzati, ~
3869 ecl8, 23 | discinti e scalzi, sovra l'erbe tenere; ~
3870 pr10 | farotti poi, discinto e scalzo d'un piede, sette volte
3871 pr8 | sì come da desiderosa di scampare, sùbito con le uncinute
3872 ecl5, 32 | morte, e chi fia che ne scampi, ~
3873 pr8 | sollicita procacciarsi il suo scampo. Per la qual cosa noi che
3874 ecl12, 115| miser, perché non rompi e scapoli ~
3875 ecl2, 33 | più di me scarco? O pecorelle ardite, ~
3876 pr12 | laghi si vedevano, molte scaturigini, molte spelunche, che rifundevano
3877 pr4 | di altro non gli calesse, scegliendo i fiori bianchi dai sanguigni
3878 pr10 | degno supplicio punisca le scelerate colpe degli uomini, che
3879 pr3 | per nessuna stagione si sceme, ne si truove minore la
3880 pr10 | sia cosa che ora per lo scemo de la cornuta luna il tempo
3881 ecl11, 38 | né si scerna più in rosa o in amaranto ~
3882 pr1 | transformate. Et in un de' lati si scerne il noderoso castagno, il
3883 pr8 | che appena tra le frondi scernere si potea, «Aragne» per nome
3884 ecl9, 62 | mungo le capre mie, mi scherne e ride ~
3885 pr9 | cantare. E così con un riso schernevole beffandolo, con questi versi
3886 sam | suoni, con ischifo gusto schernisse la tua bassezza o ti chiamasse
3887 pr10 | transformazione di lei si vide schernito, sospirando egli sovente
3888 pr4 | rilucenti; e retiratesi le schiette maniche insino al cubito,
3889 ecl11, 77 | lei schifasse il venir, sarei ben lieto ~
3890 pr8 | cattivella perdice, a che schifavi gli alti tetti pensando
3891 pr5 | certi bollori di bianche schiume si caccia fòre nel piano,
3892 pr3 | per lo folto bosco, non schivando né pruni né cosa che li
3893 ecl1, 9 | e con sembianti schivi ognor l'aborreno. ~
3894 pr11 | con Fronimo cominciarono a scingersi le fionde et a scoppiare
3895 ecl1, 78 | si scinse i panni e tutta si coverse; ~
3896 pr12 | potea vedere alcuna stella o scintillare o cadere. Quando io, non
3897 pr4 | occhi vaghi e lucidissimi scintillavano, non altrimente che le chiare
3898 pr9 | riprendendolo de la sua sciocchezza, che nei sacri fonti non
3899 ecl8, 69 | tanto a ciascun le sue sciocchezze aggratano. ~
3900 pr10 | animale involutrato si sia; e sciogliendoti un per uno tutti i nodi
3901 ecl8, 13 | Eugenio, s'io potrò mai l'alma sciogliere ~
3902 ecl5, 2 | che da' legami sciolta ~
3903 pr11 | fratelli e di velocità e scioltezza di piedi avanzavano tutti
3904 ecl1, 27 | che par che stiamo in Scitia o in Etiopia. ~
3905 ecl10, 165| che assai meglio nel paese scitico ~
3906 pr12 | Sirena, la quale sovra uno scoglio amaramente piangeva, una
3907 pr8 | ella si smarrì sùbito, e scolorisse nel viso per maniera, che
3908 pr8 | degli Dii non si deve alcuno sconfortare giamai, però che certissime
3909 pr8 | ricominciò da capo a stringere e scongiurare per lo amore che io gli
3910 sam | coltissimo giovene, benché sconosciuto e peregrino di amore, vi
3911 pr5 | le sterili avene per li sconsolati solchi; et in luogo di viole
3912 pr8 | morire, uscendo fuora de lo sconsolato albergo, non andai a la
3913 pr5 | partendoti, lasciati dubbiosi e scontenti oltra modo? O nobile padre
3914 pr6 | d'un albero, doloroso e scontentissimo oltra modo; quando vidi
3915 pr5 | quelle di passo in passo scoppiando e traendo pietre, ne diportammo;
3916 pr11 | scingersi le fionde et a scoppiare fortissimamente con quelle;
3917 ecl9, 29 | ch'io non ti scopra. Or ecco il nostro Eugenio: ~
3918 ecl12, 101| cangiati, e freddi quelli scopuli ~
3919 ecl12, 310| che i fati a bon camin ne scorgano! ~
3920 ecl8, 34 | è cieco, non può il vero scorgere: ~
3921 ecl7, 3 | mentre scorgo il dì chiaro in su la terra; ~
3922 pr11 | davanti, sentendosi lui ancora scornato del ridere de' pastori,
3923 ecl8, 39 | pien di scorno all'occaso rinvermigliasi. ~
3924 pr8 | Il quale poi che da noi scostandosi, per un sentiero che a la
3925 pr5 | credere che pendesseno per le scoverte ripe. 6 La quali cose mentre
3926 ecl12, 244| ti cal di me, Barcinio, scribili, ~
3927 ecl10, 173| la Sibilla ne le foglie scrisselo. ~
3928 ecl12, 120| lode, cantando, in carta scrissiti. ~
3929 ecl1, 104 | e ne le scorze scritta la dimostrano, ~
3930 ecl12, 125| ch'io non vi scriva «Filli», acciò che piangane ~
3931 pr12 | deità che in fin qui di scriver questo mi ha prestato grazia,
3932 ecl11, 15 | quant'io parlo per li tronchi scrivi. ~
3933 ecl10, 137| Minerva il fiero scudo irata vibra; ~
3934 pr10 | mai né con ferro né con scure alcuna si osava entrare;
3935 sam | Benché a te non picciola scusa fia, lo essere in questo
3936 pr3 | dipinse volta di spalle, scusando il difetto con la astuzia.
3937 pr1 | conviensi, esso Apollo non si sdegnarebbe essere transfigurato. Né
3938 ecl6, 70 | Allora i sommi Dii non si sdegnavano ~
3939 ecl8, 121 | E non ti sdegnerai portar su l'umero ~
3940 ecl10, 115| E tu, Pale, ti sdegni per l'oltraggio, ~
3941 ecl8, 73 | Talor per ira o sdegno volno incidere ~
3942 pr10 | divelte da le radici, ma secate con acuta falce al lume
3943 pr7 | deboli ossa sostinere la secca pelle, il quale veramente
3944 ecl11, 55 | Ahi, ahi, seccan le spine; e poi che un poco ~
3945 pr9 | il farebbe subitamente seccare, e quante chiusure toccasse,
3946 ecl9, 41 | quanto il secol perduto in voi rinovasi; ~
3947 sam | sì come io ti impongo, secretamente e senza pompe star ti vorrai.
3948 pr4 | la quale, però che ne le secrete parti si terminava, di a
3949 pr5 | disciplina viveremo ormai securi? Certo io non so chi ne
3950 pr3 | turba degli animosi cani, securissimo sussidio et aita de le timide
3951 pr11 | di capra, possea con più securtà tirarlo che non facea io,
3952 pr6 | diversità de' cibi avemmo sedata la fame, chi si diede a
3953 ecl1, 50 | che di sedermi solo appiè d'un acero, ~
3954 ecl12, 155| sedersi, e con diletto in quel gran
3955 pr3 | fallo, se non sapendo avesse seduto o pasciuto sotto alcuno
3956 ecl1, 26 | pastor che cantando all'ombra seggiano, ~
3957 pr10 | formatovi con le zappe un seggio pastorale, e di passo in
3958 ecl8, 145 | Vedi il monton di Frisso, e segna e notalo, ~
3959 ecl9, 122 | leggendo i tronchi ove segnata stai, ~
3960 pr11 | Il qual colpo fu sùbito segnato da Ursacchio; ma credendosi
3961 pr10 | loro anni si possano ai segni de le noderose corna chiaramente
3962 pr5 | tempo il riverendo Termino segnò più egualmente gli ambigui
3963 pr12 | Ove senza bagnarmi piede seguendola, mi vedeva tutto circondato
3964 pr8 | del folle proponimento che seguire voluto avea, cioè di cacciare
3965 pr5 | troveremo? i cui ammaestramenti seguiremo noi? sotto quale disciplina
3966 pr12 | venendo vèr me e dicendomi: «Séguita i passi miei, ch'io son
3967 pr3 | camino. E così passo passo seguitandole, andavamo per lo silenzio
3968 pr12 | ancora dormisse, mi pusi a seguitarla. E giunto con lei sopra
3969 pr10 | gittandole ne le fiamme, seguiterai: Di chi il mio bene ha in
3970 pr11 | al quale ma di bona pezza seguiva Logisto, e dopo Ofelia;
3971 pr8 | castagne da le pungenti scorze? Sèiti dimenticata tu de' primi
3972 pr11 | adunque lieto ponendo una viva selce ne la rete de la sua fronda,
3973 ecl10, 105| ogni fiera selvaggia, ogni ucelletto ~
3974 pr3 | appoggiato ad un bastone di selvatica oliva guardava gli armenti
3975 pr7 | si lascia credere che le selvatiche bestie vi possano con diletto
3976 ecl1, 9 | e con sembianti schivi ognor l'aborreno. ~
3977 pr3 | turbate le sante Driade e i semicapri Dii dai sollacci loro; e
3978 ecl9, 58 | E 'l semicapro Pan alza le corna ~
3979 ecl10, 102| Naiadi et Amadriadi, o semidee, ~
3980 pr10 | la frondosa schiera de' semidei, e 'l sommo Aere, e 'l durissimo
3981 ecl8, 10 | Nell'onde solca e nell'arene semina, ~
3982 pr4 | ella, tutti gli caddero, seminando la terra di forse venti
3983 pr5 | dopo avemo fatto pruova di seminare il candido frumento, tante
3984 pr3 | borgo, ogni trivio si vide seminato di verdi mirti. Tutti gli
3985 ecl12, 252| mentre io semino qui menta e cucumeri. ~
3986 pr8 | trovati piangere, quali semivivi giacere, in tanta copia
3987 pr11 | non facea io, il quale di semplice tasso avendolo, dubitava
3988 pr8 | desiderava molto di vederla, semplicemente senza più avante pensare,
3989 pr4 | fattasi de' racolti fiori una semplicetta corona, si mescolò tra le
3990 pr7 | et in parole sovra di ciò semplicissima mi si mostrava. Per la qual
3991 ecl2, 138 | Andiamo appresso noi, ché lor sen vanno, ~
3992 pr7 | longinquità di terra, per tanti seni di mare dal mio desio dilungato,
3993 pr12 | interpretava in sinestro senso. 8 Ma la Ninfa che mi guidava,
3994 ecl8, 90 | mai non ne trove orma, né sentami. ~
3995 ecl12, 94 | Dimmi, Nisida mia (così non sentano ~
3996 ecl8, 110 | Clonico mio, sentendo il tuo ramarico, ~
3997 pr10 | contente, acquetandosi a la sentenzia di Montano; il quale ad
3998 ecl12, 311| Non senti or tu sonar la dolce fistula? ~
3999 pr12 | La quale sì tosto come mi sentì venire, cominciò forte a
4000 pr11 | lontano a suon di sampogna sentimmo la brigata venire, e dopo
4001 ecl12, 240| ti parve di sentir suffioni o mantici. ~
4002 pr12 | benché questi credo gli sentirai, quando ne avvicinaremo
4003 ecl4, 47 | allor si sentirebbon per li campi ~
4004 pr12 | danno tutti i finitimi li sentirono, quando con tempestose fiamme
4005 ecl12, 182| tremar non si sentisse entro le viscere ~
4006 pr4 | cosa appena il suono fu sentito, che Logisto con cotali
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