25-aumen | aure-contr | contu-eloqu | emend-imite | immob-mane | manga-pasti | pastu-respo | respu-senti | sento-tramo | trang-zizan
grassetto = Testo principale
Componimento, Verso grigio = Testo di commento
4508 ecl8, 89 | tranghiotti il tristo corpo in le tue
4509 pr9 | ciò disse averli veduto tranghiottire un caldo core e palpitante
4510 pr7 | da le cose mortali a più tranquilli secoli, sotto infelice prodigio
4511 pr8 | avesse nei tempi de la mia tranquillità, mi avrebbe per Carino riconosciuto.
4512 pr3 | irato sotto ardente sole transcorre per li lati campi. Discaccia
4513 pr5 | nel piano, e per quello transcorrendo, col suo mormorio va fatigando
4514 pr10 | quali a mia posta soglio io transformarmi in lupo, e lasciando i panni
4515 ecl10, 112| Vertunno non s'adopra in transformarse, ~
4516 pr1 | figliuole di Climene furono transformate. Et in un de' lati si scerne
4517 pr10 | tutti si vedevano quivi transformati fiorire, servando ancora
4518 pr3 | Batto, palesatore del furto, transformato in sasso, tenendo il dito
4519 ecl6, 53 | e di serpente in tigre transformavasi, ~
4520 pr10 | Ove, poi che per la sùbita transformazione di lei si vide schernito,
4521 ecl9, 48 | che transportar si fa dal cor fanatico. ~ ~
4522 pr7 | speranza di eterna fama trapasserai. - 13 E questo detto, si
4523 pr10 | questi ragionamenti non trapassi, tornando omai a quello
4524 ecl8, 130 | la rete ucello e con la trappola, ~
4525 pr11 | per vomeri colui che in trar questo sarà vincitore; ché '
4526 pr11 | tutte sue forze si mise a trarlo, né però molto da sé il
4527 pr5 | nostri cani seguendo, ne trastullammo, insino che agli usati alberghi
4528 pr11 | posta per tirare, vedendolo traversare per salvarsi in un bosco
4529 | traverso
4530 ecl2, 98 | trecciando ghirlandette; ~
4531 pr10 | coltello, chiamarò ad alta voce trecento nomi di non conosciuti Dii;
4532 pr8 | già con la solita voce, ma tremante e sommessa, rispusi che
4533 ecl12, 182| tremar non si sentisse entro le
4534 pr7 | presenza era, impallidiva, tremava e diveniva mutolo; in maniera
4535 ecl8, 91 | fólgori che fate il ciel tremiscere, ~
4536 ecl10, 79 | n un momento io sudo e tremo ~
4537 ecl2, 105 | divenne canna tremula e sottile; ~
4538 pr10 | allori sibilando con le tremule frondi, ne si moveano per
4539 pr7 | se a me non fusse altra tribulazione che la ansietà de la mente,
4540 pr10 | rendere al mare il solito tributo; aggiungendo a questo la
4541 ecl10, 155| e col tridente urtarli in su la guancia. ~
4542 pr12 | Encelado disteso sotto la gran Trinacria eruttar foco per le rotture
4543 pr7 | pruova. Elli mi viene una tristezza di mente incurabile, con
4544 pr7 | spada avrei finiti li miei tristi giorni, se la dolente anima
4545 ecl10, 163| nostri campi il desiato tritico; ~
4546 ecl12, 139| vedrò mai Lucrino, Averno o Tritula, ~
4547 pr12 | fanno tanto onore, è il triunfale Tevere, il quale non come
4548 pr3 | strada, ogni borgo, ogni trivio si vide seminato di verdi
4549 ecl10, 175| Deh, perché non troncate, o Parche rigide, ~
4550 pr12 | e dicendo sovra lo amato troncone: «Ove dunque mi riposerò
4551 pr4 | ritorna a la usata casa; ove trovando me che sollicitissimo lo
4552 sam | e quasi bianche cornici; trovandosi in assai maggior numero
4553 pr8 | le affamate madri, e non trovandovi lo usato latte, dolorosi
4554 pr5 | Ove, sì come io stimo, trovaremo molti alberi, nei quali
4555 pr12 | da' boschi e da' pastori, trovarmi in una solitudine da me
4556 sam | rispondi, niuno aratore trovarsi mai sì esperto nel far de'
4557 ecl9, 45 | mandra, che 'n tal guida trovasi! ~ ~ELENCO ~
4558 pr9 | quale chi bevesse un poco, e trovassesi in sul fare del giorno sovra
4559 pr4 | brevissimo spazio pervenute, e trovativi i vivi fonti sì chiari,
4560 pr12 | dove monti, e dove valli trovavamo, non altrimente che qui
4561 ecl8, 90 | sì che uom mai non ne trove orma, né sentami. ~
4562 pr12 | aumentato. Me, che ora ti parlo, troverai ben tosto sotto le pendici
4563 ecl10, 42 | non troverebbe il pari in tutta Arcadia. ~
4564 pr5 | stuolo, ove pari a te il troveremo? i cui ammaestramenti seguiremo
4565 pr10 | che voi ora vedete, si trovò ne le mani, quando per queste
4566 pr8 | crudelissima e fiera più che le truculente orse, più dura che le annose
4567 ecl10, 178| biade, or ch'è ben tempo, trunchesi, ~
4568 pr3 | stagione si sceme, ne si truove minore la sera al ritornare
4569 ecl6, 50 | vento, in acqua, in picciol tubo o félice; ~
4570 ecl10, 78 | in su l'edificar de' lor tugurii. ~
4571 pr12 | per la bellezza de l'alto tugurio che in esso si vede, denominato
4572 ecl12, 146| li miei sensi infiati e tumidi ~
4573 ecl8, 98 | fra' cipressi mi farete un tumolo, ~
4574 pr8 | bosco, facendo con le mani tumori spaventevoli, e con bastoni
4575 ecl12, 38 | tempio onorato, e questo è il tumulo ~
4576 ecl1, 43 | Caggian baleni e tuon quanti ne videro ~
4577 ecl10, 152| si comincia a turbare, e 'ntorno ai liti ~
4578 pr8 | ne guidano, che con più turbata tempesta mostrano di minacciarne?
4579 pr3 | avesse con la sua venuta turbate le sante Driade e i semicapri
4580 pr3 | erbe de' quieti sepolcri, o turbati con li piedi i vivi fonti,
4581 pr8 | napolitano pastore, e la turbidezza de l'animo, quanto puoi,
4582 ecl7, 21 | i dì seren mi fur turbidi e foschi, ~
4583 pr7 | sovraposta al lito ove il turbulento Volturno prorumpe nel mare,
4584 pr8 | Similmente de' fagiani, de le turture, de le colombe, de le fluviali
4585 ecl8, 59 | due turturelle vidi il nido farnosi: ~
4586 ecl6, 101 | u' son or quelle genti? Oimè,
4587 ecl6, 66 | tonsar le lane e munger gli uberi. ~
4588 ecl9, 64 | Tirrena mia col sospirar m'uccide, ~
4589 ecl6, 115 | non mel dir, deh non mi uccidere; ~
4590 pr8 | molte volte fastiditi di ucciderli, e non avendo luogo ove
4591 pr3 | che con le proprie mani uccise una bianca agna, e le interiori
4592 ecl12, 3 | vidi Filli morire, e non uccisimi. - ~ ~SUMMONZIO ~
4593 pr8 | una volta che dopo molto ucellare, essendo io e lei soletti,
4594 ecl11, 44 | voi, ucelletti inamorati e gai, ~
4595 ecl10, 105| ogni fiera selvaggia, ogni ucelletto ~
4596 pr11 | chi veduta non la avesse, udendola solamente parlare, si avrebbe
4597 ecl1, 56 | udendoti parlar sì malinconico, ~
4598 ecl8, 24 | e mille canzonette ivi uderannosi. ~
4599 pr9 | ucelli. E fra gli altri udette un luscignuolo, che cantando
4600 pr7 | allora fatti cantando, mi udia da lei sommamente comendare.
4601 ecl2, 4 | Ivi udirete l'alte mie parole ~
4602 pr11 | E sopra tutto mi piacque udirla comendare de' studii de
4603 pr3 | e ne faceano sovente per udirli lasciare interrotti i ragionamenti,
4604 pr7 | rivederla giamai, né di udirne novella che per me salutifera
4605 pr11 | mondo, si rallegri oggi di udirti cantare: e dal cielo con
4606 pr6 | se Titiro o Melibeo lo udissero, non potrebbono sommamente
4607 ecl11, 22 | E se tu, riva, udisti alcuna volta ~
4608 pr10 | selve e risonanti di non udita selvatichezza; sì bella,
4609 ecl6, 86 | eran gli giorni; e non s'udivan ulule, ~
4610 ecl4, 44 | udrebbe tante e sì suavi rime? ~
4611 pr10 | tempo molto atto non sia, udrete non di meno del luogo e
4612 ecl7, 15 | che m'addorma in quella ultima sera, ~
4613 pr12 | mancava che io non mi morisse. Ultimamente un albero bellissimo di
4614 ecl11, 6 | ululando venite a pianger nosco. ~
4615 ecl11, 23 | umani affetti, or prego che accompagni ~
4616 pr6 | E voi, Opico, per vostra umanità, lasciando la vecchiezza
4617 ecl11, 76 | Ma se schernendo nostra umanitade ~
4618 pr5 | averebbe quasi bastato ad umbrare una selva. E poi che fummo
4619 pr12 | capelli e da' peli de la umida barba piovendoli continuamente
4620 pr8 | che giovava abitare ne le umide acque per guardarsi dal
4621 ecl12, 150| miei non sian bagnati et umidi? ~
4622 pr7 | magnificati, lei esterminando et umiliando annullò, e quasi ad estrema
4623 ecl2, 99 | e cerco un tigre umiliar piangendo. ~ ~MONTANO ~
4624 pr4 | cavalcato da lei, la porta umilissimo per li lati campi senza
4625 ecl12, 190| Or dimmi, a tanto umor che gli occhi fondono, ~
4626 pr8 | scampare, sùbito con le uncinute unghie abbracciata e ristretta
4627 pr10 | ne la ampia terra e ne lo undoso mare; e 'l grandissimo Oceano
4628 pr10 | di sangue di nottola ti ungerò gli occhi con tutto il viso,
4629 pr9 | de la quale qualunque si ungesse, impetrarebbe da ciascuno
4630 pr8 | sùbito con le uncinute unghie abbracciata e ristretta
4631 ecl12, 72 | le sòrti mie mostrose et uniche. ~
4632 pr8 | pietosa madre nei casi del suo unico figliuolo, amorosamente
4633 ecl2, 34 | andate unite al vostro usato modo, ~
4634 pr10 | apparirà a' mortali sovra l'universa terra, ti menerò io primeramente
4635 ecl7, 13 | O madre universal, benigna terra, ~
4636 pr8 | spaghetto sottilissimo, unto di indissolubile visco legavamo,
4637 pr10 | cantavano le merole, le upupe e le calandre; piangeva
4638 ecl1, 6 | come in un tempo per urtar s'abassano. ~
4639 ecl10, 155| e col tridente urtarli in su la guancia. ~
4640 pr3 | tori che con le corna si urtavano, non si avvedea del sagace
4641 ecl10, 22 | E s'io passai per pruni, urtiche e dumora, ~
4642 pr11 | ora sovra di me il tempo usa le sue ragioni. Voi dunque
4643 ecl3, 32 | torni il mondo a quelle usanze prime. ~
4644 pr8 | desideroso oltra modo di morire, uscendo fuora de lo sconsolato albergo,
4645 pr9 | suo amore. A cui il dolce uscignuolo suavemente piangendo e lamentandosi
4646 pr3 | solenni sacrificii finiti, uscimmo per un'altra porta ad una
4647 pr11 | le tenebre, e gli animali usciranno a pascere per le selve,
4648 ecl5, 47 | usciro in alcun prato, ~
4649 pr8 | le mie vacche digiune non uscirono da la chiusa mandra, né
4650 pr8 | quivi, prima che 'l sole uscisse, appiè di una bella quercia,
4651 pr8 | ville, credendo me essere uscito dal senno, come già era,
4652 ecl8, 97 | Voi userete in me il pietoso officio, ~
4653 pr4 | tra' rustici pastori non usitate; e di quelli ancora vi furono,
4654 pr9 | dal cielo, et è non poco utile a li venerei lenocinii;
4655 pr7 | ho veduto la inamorata vaccarella andare sola per le alte
4656 ecl10, 52 | Itene, vaccarelle, in quelle pratora, ~
4657 pr5 | pervenimmo. Ove trovati da dieci vaccari, che intorno al venerando
4658 ecl12, 196| armenti, e per le selve vachesi ~
4659 pr12 | cielo, che non del tutto vacue abbia voluto lasciare le
4660 pr12 | andavamo per quel gran vacuo, il quale alcuna volta si
4661 pr4 | il giorno a suo diporto vagabundo errando per le selve, e
4662 ecl4, 26 | vagando errate e per acuti sassi, ~
4663 pr10 | andavano cantanti ucelli vagandosi, in similitudine di esperti
4664 pr5 | pascere che di riposarse erano vaghe, cominciarono ad andarsi
4665 ecl8, 2 | su l'asinello or vaine, e malinconico, ~
4666 pr8 | cauta grue? Certo non gli valeva, tenendo in pugno la pietra,
4667 ecl6, 48 | magichi versi assai possenti e validi ~
4668 pr9 | noi, ne riducemmo in un valloncello assai vicino; ove allora
4669 pr9 | erbe, cacciammo dal chiuso vallone li nostri greggi e gli armenti
4670 ecl6, 100 | Ov'è 'l valore, ov'è l'antica gloria? ~
4671 ecl9, 10 | Ma con Uranio a te non valser baccari, ~
4672 ecl7, 10 | vision crude et error vani e foschi ~
4673 sam | favuri, o le ventose glorie, vanissime lusinghe, falsi allettamenti,
4674 ecl1, 8 | e vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano ~
4675 pr6 | pastore più di cantare si vanta; li quali potranno appieno,
4676 pr2 | pastorella et altro rusticamente vantandosi de la sua; senza che molti
4677 ecl10, 33 | Alfesibeo e Meri si vantarono. ~
4678 ecl12, 279| ancor che del gran Titiro si vantino. ~ ~SUMMONZIO ~
4679 ecl6, 40 | Del furto si vantò, poi ch'ebbe avutolo; ~
4680 ecl1, 4 | Vedi quelle che 'l rio varcando passano; ~
4681 pr10 | denunzia pioggia, se ne vedeno variare. Quivi gigli, quivi ligustri,
4682 pr10 | bianchi o di altri colori variati; e qual rimedio sia a le
4683 pr4 | io ti dipongo un capro, vario di pelo, di corpo grande,
4684 ecl9, 25 | la lira, et io porrò duo vascoli ~
4685 pr12 | ghirlanda portava, et in mano un vasel di marmo bianchissimo. Costei
4686 ecl6, 82 | I vecchi, quando al fin più non uscivano ~
4687 pr9 | rimedio con opra di una famosa vecchia, sagacissima maestra di
4688 ecl10, 107| E 'l misero Sileno vecchiarello ~
4689 pr10 | ruinati sassi una spelunca vecchissima e grande, non so se naturalmente
4690 ecl3, 51 | e non si vedan oggi ~
4691 pr8 | per le late campagne ne li vedeamo dinanzi ai piedi cadere;
4692 pr11 | fionda in posta per tirare, vedendolo traversare per salvarsi
4693 pr10 | denunzia pioggia, se ne vedeno variare. Quivi gigli, quivi
4694 pr4 | divenuti volenterosi di vederle, senza molto indugiare,
4695 pr12 | colei cui tu poco inanzi vedesti. - Per la qual cosa girandomi
4696 ecl1, 32 | Filomena né Progne vi si vedono, ~
4697 sam | ragione. Piagni, misera vedova; piagni, infelice e denigrata
4698 pr7 | successore Lanzilao, rimanesse il vedovo regno in man di femina.
4699 pr8 | che ne la bella fontana la vedrebbe. La quale, sì come quella
4700 pr8 | addio! Ecco che più non vedrete quel vostro bifolco, che
4701 ecl9, 95 | mio sol vi appare, ancor vedrollo ~
4702 pr10 | divinamente in quel luogo da non veduti spirti, come se mille milia
4703 pr10 | essendo il caldo grande e veggendone un boschetto fresco davanti,
4704 pr12 | stesso discernere s'io pur veghiasse o veramente ancora dormisse,
4705 ecl3, 43 | vegnan li vaghi Amori ~
4706 pr7 | lungo sarebbe a racontare, 5 Vegno a me adunque, il quale in
4707 pr10 | a le quali con gonfiate vele veniva una nave, fatta solamente
4708 pr10 | la mia tasca, ne trarrò veleni potentissimi, coi quali
4709 ecl9, 47 | cotesta lingua velenosa mordila, ~
4710 pr5 | pruni con spine acutissime e velenose per le nostre campagne.
4711 pr5 | fresche ombre. E prima i velenosi tassi sudaranno mèle dolcissimo,
4712 pr12 | nel bianco piede punta dal velenoso aspide fu costretta di esalare
4713 pr10 | quello, circondato di tre veli di diversi colori, raccenderò
4714 ecl2, 22 | Qui son due strade: or via veloci e pronti ~
4715 pr10 | onde, le quali fuggendo velocissime per le verdi erbe andavano
4716 pr10 | fermare fra' pastori, e i velocissimi fiumi arrestare dai corsi
4717 ecl9, 97 | O casta Venatrice, o biondo Apollo, ~
4718 pr10 | grandissima, per paura de' vendicatori Dii, fra' paesani populi
4719 pr3 | veggiano mai per le selve le vendicatrici Ninfe, né la ignuda Diana
4720 ecl6, 132 | comprar senno, e pur ancor non vendolo. ~
4721 pr11 | correva il sudore, e le vene de le braccia e de le gambe
4722 pr11 | di guardare il luogo, e venendoli un pastore molto lungo davanti,
4723 pr10 | dagli Dii. Niuna cosa non venerabile o santa vi si può giudicare;
4724 pr3 | la lieta festa di Pales, veneranda Dea de' pastori. 2 Per reverenza
4725 ecl12, 260| verran pastori a venerar quest'angulo, ~
4726 pr12 | questo luogo», tanto di venerazione e di paura mi porse inseme,
4727 pr9 | et è non poco utile a li venerei lenocinii; altra contra
4728 | vengono
4729 | Venimmo
4730 pr8 | tutto festivo da man destra venirne con la ritrovata giovenca,
4731 pr6 | per costume gli armenti di venirsene tutti a ruminare le matutine
4732 ecl10, 147| vede incontro venirsi il fiero Marte ~
4733 pr10 | primeramente a purgarti, se di venirvi ti darà il core; e bagnato
4734 pr11 | a vedere non uomini che venisseno, ma una verde selva che
4735 pr4 | seminando la terra di forse venti varietà di colori. Di che
4736 pr2 | ove col fresco fiato de' venticelli potesse me e loro insieme
4737 sam | gli adombrati favuri, o le ventose glorie, vanissime lusinghe,
4738 pr6 | Et egli veniva tale, che veracissimamente pareva il troiano Paris,
4739 sam | e poi con esperienzia e veracissimi effetti esser così gli dimostra,
4740 pr1 | cielo un dritto cipresso, veracissimo imitatore de le alte mete,
4741 ecl11, 37 | Non verdeggi per campi erba né fiore, ~
4742 pr1 | consente, ma di minuta e verdissima erbetta sì ripieno, che
4743 pro | che le silvestre canzoni vergate ne li ruvidi cortecci de'
4744 pr10 | tutto, soffumigandoti con vergine solfo, con issopo e con
4745 pr3 | passo con le semplicette verginelle si videro per le contrade
4746 pr10 | universale di tutte le cose, e le vergini Ninfe generate da lui: cento
4747 ecl3, 59 | per questo io scrivo e vergo ~
4748 ecl12, 271| per li tronchi scrivo e vergole, ~
4749 ecl10, 30 | ch'io gli vidi nel mio ben veridici. ~
4750 pr9 | egli più che altro oracolo verissimi rende ne la pura notte a'
4751 sam | mortali si può con più verità chiamar beato, che senza
4752 ecl12, 260| verran pastori a venerar quest'
4753 | verranno
4754 ecl10, 192| verrebbe a noi, lassando l'idolatria ~
4755 | verrete
4756 pr10 | gli estremi labri gustato, versarò tutto in una fossa fatta
4757 pr10 | vaso di generoso vino e versarollo ne la fronte de la dannata
4758 pr12 | sovra un vaso di pietra che versava acqua; la quale egli in
4759 pr7 | che gli occhi miei non versino amare lacrime; tornandomi
4760 ecl12, 86 | sue, con l'uno e l'altro vertice; ~
4761 ecl10, 195| Et è sol di vertù sì chiaro specolo, ~
4762 ecl10, 112| Vertunno non s'adopra in transformarse, ~
4763 | veruna
4764 pr9 | suo albergo, fòra che i vespertelli, i quali allora destati
4765 pr9 | di inestare gli alberi, vestendoli di adottive frondi; similmente
4766 ecl5, 9 | e coi vestigii santi ~
4767 pr12 | continuamente vi aggiungeva. I suoi vestimenti a vedere parevano di un
4768 pr11 | tutti in schiera venendo vestiti e coverti di frondi, con
4769 pr3 | sacerdote di bianca veste vestito e coronato di verdi fronde,
4770 ecl6, 109 | pura fede, oh dolce usanza vetera! ~
4771 ecl10, 45 | passion sanar maligne e vetere. ~
4772 pr7 | Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope
4773 pro | piene cittadi, dentro le vezzose et ornate gabbie non piacciono
4774 ecl3, 20 | tien più alto il viaggio, ~
4775 ecl10, 137| Minerva il fiero scudo irata vibra; ~
4776 pr11 | ventura in toccarla, ma vicinissimo andandoli, diede in quel
4777 ecl10, 117| Ma s'un commette il vicio, e tu nol reggi, ~
4778 pr12 | restringea in angustissime vie, alcuna altra si diffundea
4779 pr1 | del tutto con le lor ombre vieteno i raggi del sole entrare
4780 pr4 | quali si discerneva una vietta bellissima et oltra modo
4781 ecl6, 121 | Quel che la notte viglia, e 'l gallicinio ~
4782 pr9 | il quale dente è di tanto vigore, che qualunque cacciatore
4783 ecl10, 62 | alcun suo bene in questa vil miseria, ~
4784 ecl11, 115| per me più suono oscuro e vile, ~
4785 pr7 | dolente anima da non so che viltà sovrapresa, non fusse divenuta
4786 pr10 | nave, fatta solamente di vimini e di fronde di viva edera,
4787 ecl10, 167| benché con cibi alpestri e vin sorbitico. ~
4788 ecl4, 63 | Ergasto vincerà Titiro in rime, ~
4789 pr4 | quattro corna, et usato di vincere spessissime volte ne l'urtare;
4790 ecl9, 16 | Cantando tu 'l vincesti? Or con Galicio ~
4791 pr8 | l'infiato mare! Ecco che vinci già, ecco che io moio; contèntati,
4792 ecl1, 7 | Vedi c'al vincitor tutte soccorreno ~
4793 pr6 | concedeva; non però senza vini generosissimi e per molta
4794 pr3 | quelle per ignoranza avessono violate le erbe de' quieti sepolcri,
4795 pr12 | le inique Parche con le violente secure averlo tagliato.
4796 pr9 | cavalle, il sangue de la vipera, il cerebro dei rabbiosi
4797 pr9 | volte similitudine del sesso virile o femineo, benché di raro
4798 pr11 | de le merite lode del mio virtuosissimo Caracciolo, non picciola
4799 ecl3, 55 | e le virtuti raquistaro albergo; ~
4800 pr8 | sottilissimo, unto di indissolubile visco legavamo, lungo tanto quanto
4801 pr9 | stava, con proponimento di visitare il riverendo tempio di Pan,
4802 pr8 | avessemo con debiti onori visitati et accumulati di larghi
4803 pr10 | Ergasto, la quale fu, mentre visse, da' pastori quasi divina
4804 ecl4, 17 | sempre in fiamme son visso, e col mio pianto ~
4805 pr3 | torti mirava una bianca vitella che vicina gli stava, e
4806 pr6 | picciolo cuoio di abortivo vitello; e sopra le lunghe chiome,
4807 pr3 | di quella divotamente per vittima offerse nei sacrati fochi,
4808 pr11 | quelli ciascun matino cento vittime offrirvi, non mi potrà ella
4809 ecl1, 8 | vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano ~
4810 pr12 | verdissimi lauri, per le continue vittorie de' suoi figliuoli. Gli
4811 pr7 | la recolenda memoria del vittorioso Re Alfonso di Aragona passò
4812 ecl12, 137| vacca che piange la sua vitula ~
4813 pr8 | ora le arboree corna del vivace cervo sovra gli alti pini
4814 pr4 | fanciulli ignudi e pieni di vivacità mirabile, de' quali l'uno
4815 pr3 | capanne; ove con rustiche vivande avendo prima cacciata la
4816 pr8 | che dai nostri assalti non vivea ancora di mezzo giorno secura.
4817 pr5 | sotto quale disciplina viveremo ormai securi? Certo io non
4818 pr8 | piagge verdissime e fiumi! Vivete senza me lungo tempo; e
4819 ecl12, 76 | rose non han più quel color vivido, ~
4820 ecl3, 73 | vivran gli amanti in terra; ~
4821 pr10 | mondo non era sì colmo di vizii, tutti i pini che vi erano,
4822 ecl12, 221| roscignuol che stride e vocita: ~
4823 ecl6, 7 | Regnan le voglie prave e le perfidie ~
4824 | vogliono
4825 ecl8, 41 | spesi anni che sì ratti volano ~
4826 pr8 | portare; e quindi, come la volante schiera verso noi si approssimava,
4827 pr10 | sollecite api con suave susurro volavano intorno ai fonti. Ogni cosa
4828 ecl9, 82 | Amaranta mia mi stringe, e vòle ~
4829 | volea
4830 pr10 | compitamente; posto che molti, da volenteroso ardire spronati, tentato
4831 pr11 | premii a coloro che correre volesseno; e facendosi venire un bello
4832 | voleva
4833 pr11 | non picciola gloria de le volgari Muse; la canzone del quale,
4834 pr11 | quali l'uno fuggendo si volgea indietro e per paura gridava,
4835 pr9 | qualunque pastorella gli occhi volgesse, si farebbe sùbito a mal
4836 sam | aperte adulazioni de l'infido volgo. Il tuo umile suono mal
4837 ecl12, 314| tegno, e spesso, quand'io volgoli, ~
4838 ecl8, 76 | tornare adietro, e non si volgono; ~
4839 ecl8, 73 | Talor per ira o sdegno volno incidere ~
4840 pr8 | colombi venire, e con lieto volo appoggiarsi a la fronzuta
4841 ecl8, 132 | a la mal nata volpe, e spesso incappola. ~
4842 pr5 | addiviene, movendosi d'una parte volpi, d'altra cavriuoli saltando,
4843 ecl6, 37 | direi; ma chi mel disse, volsemi ~
4844 pr7 | come la mia stella e i fati volsono, appena avea otto anni forniti,
4845 ecl1, 100 | rimbomba, e spesso indietro voltami ~
4846 pr11 | ultimo gioco; et a Clonico voltandosi, il quale per niuna cosa
4847 pr10 | nel corrente lume, senza voltare più gli occhi indietro.
4848 ecl4, 57 | s'apparecchia a voltarti in riso il pianto; ~
4849 ecl12, 157| Oh lasso, oh dì miei vòlti in pianto e gemito! ~
4850 pr11 | vedendo Carino, ad Ergasto voltosi, disse: 16 - Se tanta pietà
4851 pr7 | al lito ove il turbulento Volturno prorumpe nel mare, e Linterno,
4852 pr8 | fui in simile e forse, dal voluntario esilio in fuori, il quale
4853 ecl8, 103 | Allor vi degnarete i passi volvere, ~
4854 | vorrete
4855 ecl12, 304| Voto fo io, se tu, Fortuna, agiutici, ~
4856 ecl12, 149| monti, dove Vulcan bollendo insolfasi, ~
4857 pr12 | similmente la ardente fucina di Vulcano, ove li ignudi Ciclopi sovra
4858 ecl8, 122 | la cara zappa, e pianterai la neputa, ~
4859 pr10 | sogliano i genitabili frati di zefiro aspettare. E questo ti affermo
4860 pr8 | ciò nulla sapendo, di bon zelo affettuosissimamente mi
4861 ecl9, 6 | ponendo fra' pastor tanta zizania? ~ ~OFELIA ~
4862 ecl6, 77 | l'umana vita; e non eran zizanie, ~
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