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Iacobus Sannazarius
Arcadia

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


25-aumen | aure-contr | contu-eloqu | emend-imite | immob-mane | manga-pasti | pastu-respo | respu-senti | sento-tramo | trang-zizan

                                                        grassetto = Testo principale
     Componimento,  Verso                               grigio = Testo di commento
4508 ecl8, 89 | tranghiotti il tristo corpo in le tue 4509 pr9 | ciò disse averli veduto tranghiottire un caldo core e palpitante 4510 pr7 | da le cose mortali a più tranquilli secoli, sotto infelice prodigio 4511 pr8 | avesse nei tempi de la mia tranquillità, mi avrebbe per Carino riconosciuto. 4512 pr3 | irato sotto ardente sole transcorre per li lati campi. Discaccia 4513 pr5 | nel piano, e per quello transcorrendo, col suo mormorio va fatigando 4514 pr10 | quali a mia posta soglio io transformarmi in lupo, e lasciando i panni 4515 ecl10, 112| Vertunno non s'adopra in transformarse, ~ 4516 pr1 | figliuole di Climene furono transformate. Et in un de' lati si scerne 4517 pr10 | tutti si vedevano quivi transformati fiorire, servando ancora 4518 pr3 | Batto, palesatore del furto, transformato in sasso, tenendo il dito 4519 ecl6, 53 | e di serpente in tigre transformavasi, ~ 4520 pr10 | Ove, poi che per la sùbita transformazione di lei si vide schernito, 4521 ecl9, 48 | che transportar si fa dal cor fanatico. ~ ~ 4522 pr7 | speranza di eterna fama trapasserai. - 13 E questo detto, si 4523 pr10 | questi ragionamenti non trapassi, tornando omai a quello 4524 ecl8, 130 | la rete ucello e con la trappola, ~ 4525 pr11 | per vomeri colui che in trar questo sarà vincitore; ché ' 4526 pr11 | tutte sue forze si mise a trarlo, né però molto da sé il 4527 pr5 | nostri cani seguendo, ne trastullammo, insino che agli usati alberghi 4528 pr11 | posta per tirare, vedendolo traversare per salvarsi in un bosco 4529 | traverso 4530 ecl2, 98 | trecciando ghirlandette; ~ 4531 pr10 | coltello, chiamarò ad alta voce trecento nomi di non conosciuti Dii; 4532 pr8 | già con la solita voce, ma tremante e sommessa, rispusi che 4533 ecl12, 182| tremar non si sentisse entro le 4534 pr7 | presenza era, impallidiva, tremava e diveniva mutolo; in maniera 4535 ecl8, 91 | fólgori che fate il ciel tremiscere, ~ 4536 ecl10, 79 | n un momento io sudo e tremo ~ 4537 ecl2, 105 | divenne canna tremula e sottile; ~ 4538 pr10 | allori sibilando con le tremule frondi, ne si moveano per 4539 pr7 | se a me non fusse altra tribulazione che la ansietà de la mente, 4540 pr10 | rendere al mare il solito tributo; aggiungendo a questo la 4541 ecl10, 155| e col tridente urtarli in su la guancia. ~ 4542 pr12 | Encelado disteso sotto la gran Trinacria eruttar foco per le rotture 4543 pr7 | pruova. Elli mi viene una tristezza di mente incurabile, con 4544 pr7 | spada avrei finiti li miei tristi giorni, se la dolente anima 4545 ecl10, 163| nostri campi il desiato tritico; ~ 4546 ecl12, 139| vedrò mai Lucrino, Averno o Tritula, ~ 4547 pr12 | fanno tanto onore, è il triunfale Tevere, il quale non come 4548 pr3 | strada, ogni borgo, ogni trivio si vide seminato di verdi 4549 ecl10, 175| Deh, perché non troncate, o Parche rigide, ~ 4550 pr12 | e dicendo sovra lo amato troncone: «Ove dunque mi riposerò 4551 pr4 | ritorna a la usata casa; ove trovando me che sollicitissimo lo 4552 sam | e quasi bianche cornici; trovandosi in assai maggior numero 4553 pr8 | le affamate madri, e non trovandovi lo usato latte, dolorosi 4554 pr5 | Ove, sì come io stimo, trovaremo molti alberi, nei quali 4555 pr12 | da' boschi e da' pastori, trovarmi in una solitudine da me 4556 sam | rispondi, niuno aratore trovarsi mai sì esperto nel far de' 4557 ecl9, 45 | mandra, che 'n tal guida trovasi! ~ ~ELENCO ~ 4558 pr9 | quale chi bevesse un poco, e trovassesi in sul fare del giorno sovra 4559 pr4 | brevissimo spazio pervenute, e trovativi i vivi fontichiari, 4560 pr12 | dove monti, e dove valli trovavamo, non altrimente che qui 4561 ecl8, 90 | sì che uom mai non ne trove orma, né sentami. ~ 4562 pr12 | aumentato. Me, che ora ti parlo, troverai ben tosto sotto le pendici 4563 ecl10, 42 | non troverebbe il pari in tutta Arcadia. ~ 4564 pr5 | stuolo, ove pari a te il troveremo? i cui ammaestramenti seguiremo 4565 pr10 | che voi ora vedete, si trovò ne le mani, quando per queste 4566 pr8 | crudelissima e fiera più che le truculente orse, più dura che le annose 4567 ecl10, 178| biade, or ch'è ben tempo, trunchesi, ~ 4568 pr3 | stagione si sceme, ne si truove minore la sera al ritornare 4569 ecl6, 50 | vento, in acqua, in picciol tubo o félice; ~ 4570 ecl10, 78 | in su l'edificar de' lor tugurii. ~ 4571 pr12 | per la bellezza de l'alto tugurio che in esso si vede, denominato 4572 ecl12, 146| li miei sensi infiati e tumidi ~ 4573 ecl8, 98 | fra' cipressi mi farete un tumolo, ~ 4574 pr8 | bosco, facendo con le mani tumori spaventevoli, e con bastoni 4575 ecl12, 38 | tempio onorato, e questo è il tumulo ~ 4576 ecl1, 43 | Caggian baleni e tuon quanti ne videro ~ 4577 ecl10, 152| si comincia a turbare, e 'ntorno ai liti ~ 4578 pr8 | ne guidano, che con più turbata tempesta mostrano di minacciarne? 4579 pr3 | avesse con la sua venuta turbate le sante Driade e i semicapri 4580 pr3 | erbe de' quieti sepolcri, o turbati con li piedi i vivi fonti, 4581 pr8 | napolitano pastore, e la turbidezza de l'animo, quanto puoi, 4582 ecl7, 21 | i seren mi fur turbidi e foschi, ~ 4583 pr7 | sovraposta al lito ove il turbulento Volturno prorumpe nel mare, 4584 pr8 | Similmente de' fagiani, de le turture, de le colombe, de le fluviali 4585 ecl8, 59 | due turturelle vidi il nido farnosi: ~ 4586 ecl6, 101 | u' son or quelle genti? Oimè, 4587 ecl6, 66 | tonsar le lane e munger gli uberi. ~ 4588 ecl9, 64 | Tirrena mia col sospirar m'uccide, ~ 4589 ecl6, 115 | non mel dir, deh non mi uccidere; ~ 4590 pr8 | molte volte fastiditi di ucciderli, e non avendo luogo ove 4591 pr3 | che con le proprie mani uccise una bianca agna, e le interiori 4592 ecl12, 3 | vidi Filli morire, e non uccisimi. - ~ ~SUMMONZIO ~ 4593 pr8 | una volta che dopo molto ucellare, essendo io e lei soletti, 4594 ecl11, 44 | voi, ucelletti inamorati e gai, ~ 4595 ecl10, 105| ogni fiera selvaggia, ogni ucelletto ~ 4596 pr11 | chi veduta non la avesse, udendola solamente parlare, si avrebbe 4597 ecl1, 56 | udendoti parlarmalinconico, ~ 4598 ecl8, 24 | e mille canzonette ivi uderannosi. ~ 4599 pr9 | ucelli. E fra gli altri udette un luscignuolo, che cantando 4600 pr7 | allora fatti cantando, mi udia da lei sommamente comendare. 4601 ecl2, 4 | Ivi udirete l'alte mie parole ~ 4602 pr11 | E sopra tutto mi piacque udirla comendare de' studii de 4603 pr3 | e ne faceano sovente per udirli lasciare interrotti i ragionamenti, 4604 pr7 | rivederla giamai, né di udirne novella che per me salutifera 4605 pr11 | mondo, si rallegri oggi di udirti cantare: e dal cielo con 4606 pr6 | se Titiro o Melibeo lo udissero, non potrebbono sommamente 4607 ecl11, 22 | E se tu, riva, udisti alcuna volta ~ 4608 pr10 | selve e risonanti di non udita selvatichezza; sì bella, 4609 ecl6, 86 | eran gli giorni; e non s'udivan ulule, ~ 4610 ecl4, 44 | udrebbe tante e sì suavi rime? ~ 4611 pr10 | tempo molto atto non sia, udrete non di meno del luogo e 4612 ecl7, 15 | che m'addorma in quella ultima sera, ~ 4613 pr12 | mancava che io non mi morisse. Ultimamente un albero bellissimo di 4614 ecl11, 6 | ululando venite a pianger nosco. ~ 4615 ecl11, 23 | umani affetti, or prego che accompagni ~ 4616 pr6 | E voi, Opico, per vostra umanità, lasciando la vecchiezza 4617 ecl11, 76 | Ma se schernendo nostra umanitade ~ 4618 pr5 | averebbe quasi bastato ad umbrare una selva. E poi che fummo 4619 pr12 | capelli e da' peli de la umida barba piovendoli continuamente 4620 pr8 | che giovava abitare ne le umide acque per guardarsi dal 4621 ecl12, 150| miei non sian bagnati et umidi? ~ 4622 pr7 | magnificati, lei esterminando et umiliando annullò, e quasi ad estrema 4623 ecl2, 99 | e cerco un tigre umiliar piangendo. ~ ~MONTANO ~ 4624 pr4 | cavalcato da lei, la porta umilissimo per li lati campi senza 4625 ecl12, 190| Or dimmi, a tanto umor che gli occhi fondono, ~ 4626 pr8 | scampare, sùbito con le uncinute unghie abbracciata e ristretta 4627 pr10 | ne la ampia terra e ne lo undoso mare; e 'l grandissimo Oceano 4628 pr10 | di sangue di nottola ti ungerò gli occhi con tutto il viso, 4629 pr9 | de la quale qualunque si ungesse, impetrarebbe da ciascuno 4630 pr8 | sùbito con le uncinute unghie abbracciata e ristretta 4631 ecl12, 72 | le sòrti mie mostrose et uniche. ~ 4632 pr8 | pietosa madre nei casi del suo unico figliuolo, amorosamente 4633 ecl2, 34 | andate unite al vostro usato modo, ~ 4634 pr10 | apparirà a' mortali sovra l'universa terra, ti menerò io primeramente 4635 ecl7, 13 | O madre universal, benigna terra, ~ 4636 pr8 | spaghetto sottilissimo, unto di indissolubile visco legavamo, 4637 pr10 | cantavano le merole, le upupe e le calandre; piangeva 4638 ecl1, 6 | come in un tempo per urtar s'abassano. ~ 4639 ecl10, 155| e col tridente urtarli in su la guancia. ~ 4640 pr3 | tori che con le corna si urtavano, non si avvedea del sagace 4641 ecl10, 22 | E s'io passai per pruni, urtiche e dumora, ~ 4642 pr11 | ora sovra di me il tempo usa le sue ragioni. Voi dunque 4643 ecl3, 32 | torni il mondo a quelle usanze prime. ~ 4644 pr8 | desideroso oltra modo di morire, uscendo fuora de lo sconsolato albergo, 4645 pr9 | suo amore. A cui il dolce uscignuolo suavemente piangendo e lamentandosi 4646 pr3 | solenni sacrificii finiti, uscimmo per un'altra porta ad una 4647 pr11 | le tenebre, e gli animali usciranno a pascere per le selve, 4648 ecl5, 47 | usciro in alcun prato, ~ 4649 pr8 | le mie vacche digiune non uscirono da la chiusa mandra, né 4650 pr8 | quivi, prima che 'l sole uscisse, appiè di una bella quercia, 4651 pr8 | ville, credendo me essere uscito dal senno, come già era, 4652 ecl8, 97 | Voi userete in me il pietoso officio, ~ 4653 pr4 | tra' rustici pastori non usitate; e di quelli ancora vi furono, 4654 pr9 | dal cielo, et è non poco utile a li venerei lenocinii; 4655 pr7 | ho veduto la inamorata vaccarella andare sola per le alte 4656 ecl10, 52 | Itene, vaccarelle, in quelle pratora, ~ 4657 pr5 | pervenimmo. Ove trovati da dieci vaccari, che intorno al venerando 4658 ecl12, 196| armenti, e per le selve vachesi ~ 4659 pr12 | cielo, che non del tutto vacue abbia voluto lasciare le 4660 pr12 | andavamo per quel gran vacuo, il quale alcuna volta si 4661 pr4 | il giorno a suo diporto vagabundo errando per le selve, e 4662 ecl4, 26 | vagando errate e per acuti sassi, ~ 4663 pr10 | andavano cantanti ucelli vagandosi, in similitudine di esperti 4664 pr5 | pascere che di riposarse erano vaghe, cominciarono ad andarsi 4665 ecl8, 2 | su l'asinello or vaine, e malinconico, ~ 4666 pr8 | cauta grue? Certo non gli valeva, tenendo in pugno la pietra, 4667 ecl6, 48 | magichi versi assai possenti e validi ~ 4668 pr9 | noi, ne riducemmo in un valloncello assai vicino; ove allora 4669 pr9 | erbe, cacciammo dal chiuso vallone li nostri greggi e gli armenti 4670 ecl6, 100 | Ov'è 'l valore, ov'è l'antica gloria? ~ 4671 ecl9, 10 | Ma con Uranio a te non valser baccari, ~ 4672 ecl7, 10 | vision crude et error vani e foschi ~ 4673 sam | favuri, o le ventose glorie, vanissime lusinghe, falsi allettamenti, 4674 ecl1, 8 | e vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano ~ 4675 pr6 | pastore più di cantare si vanta; li quali potranno appieno, 4676 pr2 | pastorella et altro rusticamente vantandosi de la sua; senza che molti 4677 ecl10, 33 | Alfesibeo e Meri si vantarono. ~ 4678 ecl12, 279| ancor che del gran Titiro si vantino. ~ ~SUMMONZIO ~ 4679 ecl6, 40 | Del furto si vantò, poi ch'ebbe avutolo; ~ 4680 ecl1, 4 | Vedi quelle che 'l rio varcando passano; ~ 4681 pr10 | denunzia pioggia, se ne vedeno variare. Quivi gigli, quivi ligustri, 4682 pr10 | bianchi o di altri colori variati; e qual rimedio sia a le 4683 pr4 | io ti dipongo un capro, vario di pelo, di corpo grande, 4684 ecl9, 25 | la lira, et io porrò duo vascoli ~ 4685 pr12 | ghirlanda portava, et in mano un vasel di marmo bianchissimo. Costei 4686 ecl6, 82 | I vecchi, quando al fin più non uscivano ~ 4687 pr9 | rimedio con opra di una famosa vecchia, sagacissima maestra di 4688 ecl10, 107| E 'l misero Sileno vecchiarello ~ 4689 pr10 | ruinati sassi una spelunca vecchissima e grande, non so se naturalmente 4690 ecl3, 51 | e non si vedan oggi ~ 4691 pr8 | per le late campagne ne li vedeamo dinanzi ai piedi cadere; 4692 pr11 | fionda in posta per tirare, vedendolo traversare per salvarsi 4693 pr10 | denunzia pioggia, se ne vedeno variare. Quivi gigli, quivi 4694 pr4 | divenuti volenterosi di vederle, senza molto indugiare, 4695 pr12 | colei cui tu poco inanzi vedesti. - Per la qual cosa girandomi 4696 ecl1, 32 | FilomenaProgne vi si vedono, ~ 4697 sam | ragione. Piagni, misera vedova; piagni, infelice e denigrata 4698 pr7 | successore Lanzilao, rimanesse il vedovo regno in man di femina. 4699 pr8 | che ne la bella fontana la vedrebbe. La quale, sì come quella 4700 pr8 | addio! Ecco che più non vedrete quel vostro bifolco, che 4701 ecl9, 95 | mio sol vi appare, ancor vedrollo ~ 4702 pr10 | divinamente in quel luogo da non veduti spirti, come se mille milia 4703 pr10 | essendo il caldo grande e veggendone un boschetto fresco davanti, 4704 pr12 | stesso discernere s'io pur veghiasse o veramente ancora dormisse, 4705 ecl3, 43 | vegnan li vaghi Amori ~ 4706 pr7 | lungo sarebbe a racontare, 5 Vegno a me adunque, il quale in 4707 pr10 | a le quali con gonfiate vele veniva una nave, fatta solamente 4708 pr10 | la mia tasca, ne trarrò veleni potentissimi, coi quali 4709 ecl9, 47 | cotesta lingua velenosa mordila, ~ 4710 pr5 | pruni con spine acutissime e velenose per le nostre campagne. 4711 pr5 | fresche ombre. E prima i velenosi tassi sudaranno mèle dolcissimo, 4712 pr12 | nel bianco piede punta dal velenoso aspide fu costretta di esalare 4713 pr10 | quello, circondato di tre veli di diversi colori, raccenderò 4714 ecl2, 22 | Qui son due strade: or via veloci e pronti ~ 4715 pr10 | onde, le quali fuggendo velocissime per le verdi erbe andavano 4716 pr10 | fermare fra' pastori, e i velocissimi fiumi arrestare dai corsi 4717 ecl9, 97 | O casta Venatrice, o biondo Apollo, ~ 4718 pr10 | grandissima, per paura de' vendicatori Dii, fra' paesani populi 4719 pr3 | veggiano mai per le selve le vendicatrici Ninfe, né la ignuda Diana 4720 ecl6, 132 | comprar senno, e pur ancor non vendolo. ~ 4721 pr11 | correva il sudore, e le vene de le braccia e de le gambe 4722 pr11 | di guardare il luogo, e venendoli un pastore molto lungo davanti, 4723 pr10 | dagli Dii. Niuna cosa non venerabile o santa vi si può giudicare; 4724 pr3 | la lieta festa di Pales, veneranda Dea de' pastori. 2 Per reverenza 4725 ecl12, 260| verran pastori a venerar quest'angulo, ~ 4726 pr12 | questo luogo», tanto di venerazione e di paura mi porse inseme, 4727 pr9 | et è non poco utile a li venerei lenocinii; altra contra 4728 | vengono 4729 | Venimmo 4730 pr8 | tutto festivo da man destra venirne con la ritrovata giovenca, 4731 pr6 | per costume gli armenti di venirsene tutti a ruminare le matutine 4732 ecl10, 147| vede incontro venirsi il fiero Marte ~ 4733 pr10 | primeramente a purgarti, se di venirvi ti darà il core; e bagnato 4734 pr11 | a vedere non uomini che venisseno, ma una verde selva che 4735 pr4 | seminando la terra di forse venti varietà di colori. Di che 4736 pr2 | ove col fresco fiato de' venticelli potesse me e loro insieme 4737 sam | gli adombrati favuri, o le ventose glorie, vanissime lusinghe, 4738 pr6 | Et egli veniva tale, che veracissimamente pareva il troiano Paris, 4739 sam | e poi con esperienzia e veracissimi effetti esser così gli dimostra, 4740 pr1 | cielo un dritto cipresso, veracissimo imitatore de le alte mete, 4741 ecl11, 37 | Non verdeggi per campi erba né fiore, ~ 4742 pr1 | consente, ma di minuta e verdissima erbettaripieno, che 4743 pro | che le silvestre canzoni vergate ne li ruvidi cortecci de' 4744 pr10 | tutto, soffumigandoti con vergine solfo, con issopo e con 4745 pr3 | passo con le semplicette verginelle si videro per le contrade 4746 pr10 | universale di tutte le cose, e le vergini Ninfe generate da lui: cento 4747 ecl3, 59 | per questo io scrivo e vergo ~ 4748 ecl12, 271| per li tronchi scrivo e vergole, ~ 4749 ecl10, 30 | ch'io gli vidi nel mio ben veridici. ~ 4750 pr9 | egli più che altro oracolo verissimi rende ne la pura notte a' 4751 sam | mortali si può con più verità chiamar beato, che senza 4752 ecl12, 260| verran pastori a venerar quest' 4753 | verranno 4754 ecl10, 192| verrebbe a noi, lassando l'idolatria ~ 4755 | verrete 4756 pr10 | gli estremi labri gustato, versarò tutto in una fossa fatta 4757 pr10 | vaso di generoso vino e versarollo ne la fronte de la dannata 4758 pr12 | sovra un vaso di pietra che versava acqua; la quale egli in 4759 pr7 | che gli occhi miei non versino amare lacrime; tornandomi 4760 ecl12, 86 | sue, con l'uno e l'altro vertice; ~ 4761 ecl10, 195| Et è sol di vertùchiaro specolo, ~ 4762 ecl10, 112| Vertunno non s'adopra in transformarse, ~ 4763 | veruna 4764 pr9 | suo albergo, fòra che i vespertelli, i quali allora destati 4765 pr9 | di inestare gli alberi, vestendoli di adottive frondi; similmente 4766 ecl5, 9 | e coi vestigii santi ~ 4767 pr12 | continuamente vi aggiungeva. I suoi vestimenti a vedere parevano di un 4768 pr11 | tutti in schiera venendo vestiti e coverti di frondi, con 4769 pr3 | sacerdote di bianca veste vestito e coronato di verdi fronde, 4770 ecl6, 109 | pura fede, oh dolce usanza vetera! ~ 4771 ecl10, 45 | passion sanar maligne e vetere. ~ 4772 pr7 | Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope 4773 pro | piene cittadi, dentro le vezzose et ornate gabbie non piacciono 4774 ecl3, 20 | tien più alto il viaggio, ~ 4775 ecl10, 137| Minerva il fiero scudo irata vibra; ~ 4776 pr11 | ventura in toccarla, ma vicinissimo andandoli, diede in quel 4777 ecl10, 117| Ma s'un commette il vicio, e tu nol reggi, ~ 4778 pr12 | restringea in angustissime vie, alcuna altra si diffundea 4779 pr1 | del tutto con le lor ombre vieteno i raggi del sole entrare 4780 pr4 | quali si discerneva una vietta bellissima et oltra modo 4781 ecl6, 121 | Quel che la notte viglia, e 'l gallicinio ~ 4782 pr9 | il quale dente è di tanto vigore, che qualunque cacciatore 4783 ecl10, 62 | alcun suo bene in questa vil miseria, ~ 4784 ecl11, 115| per me più suono oscuro e vile, ~ 4785 pr7 | dolente anima da non so che viltà sovrapresa, non fusse divenuta 4786 pr10 | nave, fatta solamente di vimini e di fronde di viva edera, 4787 ecl10, 167| benché con cibi alpestri e vin sorbitico. ~ 4788 ecl4, 63 | Ergasto vincerà Titiro in rime, ~ 4789 pr4 | quattro corna, et usato di vincere spessissime volte ne l'urtare; 4790 ecl9, 16 | Cantando tu 'l vincesti? Or con Galicio ~ 4791 pr8 | l'infiato mare! Ecco che vinci già, ecco che io moio; contèntati, 4792 ecl1, 7 | Vedi c'al vincitor tutte soccorreno ~ 4793 pr6 | concedeva; non però senza vini generosissimi e per molta 4794 pr3 | quelle per ignoranza avessono violate le erbe de' quieti sepolcri, 4795 pr12 | le inique Parche con le violente secure averlo tagliato. 4796 pr9 | cavalle, il sangue de la vipera, il cerebro dei rabbiosi 4797 pr9 | volte similitudine del sesso virile o femineo, benché di raro 4798 pr11 | de le merite lode del mio virtuosissimo Caracciolo, non picciola 4799 ecl3, 55 | e le virtuti raquistaro albergo; ~ 4800 pr8 | sottilissimo, unto di indissolubile visco legavamo, lungo tanto quanto 4801 pr9 | stava, con proponimento di visitare il riverendo tempio di Pan, 4802 pr8 | avessemo con debiti onori visitati et accumulati di larghi 4803 pr10 | Ergasto, la quale fu, mentre visse, da' pastori quasi divina 4804 ecl4, 17 | sempre in fiamme son visso, e col mio pianto ~ 4805 pr3 | torti mirava una bianca vitella che vicina gli stava, e 4806 pr6 | picciolo cuoio di abortivo vitello; e sopra le lunghe chiome, 4807 pr3 | di quella divotamente per vittima offerse nei sacrati fochi, 4808 pr11 | quelli ciascun matino cento vittime offrirvi, non mi potrà ella 4809 ecl1, 8 | vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano ~ 4810 pr12 | verdissimi lauri, per le continue vittorie de' suoi figliuoli. Gli 4811 pr7 | la recolenda memoria del vittorioso Re Alfonso di Aragona passò 4812 ecl12, 137| vacca che piange la sua vitula ~ 4813 pr8 | ora le arboree corna del vivace cervo sovra gli alti pini 4814 pr4 | fanciulli ignudi e pieni di vivacità mirabile, de' quali l'uno 4815 pr3 | capanne; ove con rustiche vivande avendo prima cacciata la 4816 pr8 | che dai nostri assalti non vivea ancora di mezzo giorno secura. 4817 pr5 | sotto quale disciplina viveremo ormai securi? Certo io non 4818 pr8 | piagge verdissime e fiumi! Vivete senza me lungo tempo; e 4819 ecl12, 76 | rose non han più quel color vivido, ~ 4820 ecl3, 73 | vivran gli amanti in terra; ~ 4821 pr10 | mondo non eracolmo di vizii, tutti i pini che vi erano, 4822 ecl12, 221| roscignuol che stride e vocita: ~ 4823 ecl6, 7 | Regnan le voglie prave e le perfidie ~ 4824 | vogliono 4825 ecl8, 41 | spesi anni che sì ratti volano ~ 4826 pr8 | portare; e quindi, come la volante schiera verso noi si approssimava, 4827 pr10 | sollecite api con suave susurro volavano intorno ai fonti. Ogni cosa 4828 ecl9, 82 | Amaranta mia mi stringe, e vòle ~ 4829 | volea 4830 pr10 | compitamente; posto che molti, da volenteroso ardire spronati, tentato 4831 pr11 | premii a coloro che correre volesseno; e facendosi venire un bello 4832 | voleva 4833 pr11 | non picciola gloria de le volgari Muse; la canzone del quale, 4834 pr11 | quali l'uno fuggendo si volgea indietro e per paura gridava, 4835 pr9 | qualunque pastorella gli occhi volgesse, si farebbe sùbito a mal 4836 sam | aperte adulazioni de l'infido volgo. Il tuo umile suono mal 4837 ecl12, 314| tegno, e spesso, quand'io volgoli, ~ 4838 ecl8, 76 | tornare adietro, e non si volgono; ~ 4839 ecl8, 73 | Talor per ira o sdegno volno incidere ~ 4840 pr8 | colombi venire, e con lieto volo appoggiarsi a la fronzuta 4841 ecl8, 132 | a la mal nata volpe, e spesso incappola. ~ 4842 pr5 | addiviene, movendosi d'una parte volpi, d'altra cavriuoli saltando, 4843 ecl6, 37 | direi; ma chi mel disse, volsemi ~ 4844 pr7 | come la mia stella e i fati volsono, appena avea otto anni forniti, 4845 ecl1, 100 | rimbomba, e spesso indietro voltami ~ 4846 pr11 | ultimo gioco; et a Clonico voltandosi, il quale per niuna cosa 4847 pr10 | nel corrente lume, senza voltare più gli occhi indietro. 4848 ecl4, 57 | s'apparecchia a voltarti in riso il pianto; ~ 4849 ecl12, 157| Oh lasso, oh miei vòlti in pianto e gemito! ~ 4850 pr11 | vedendo Carino, ad Ergasto voltosi, disse: 16 - Se tanta pietà 4851 pr7 | al lito ove il turbulento Volturno prorumpe nel mare, e Linterno, 4852 pr8 | fui in simile e forse, dal voluntario esilio in fuori, il quale 4853 ecl8, 103 | Allor vi degnarete i passi volvere, ~ 4854 | vorrete 4855 ecl12, 304| Voto fo io, se tu, Fortuna, agiutici, ~ 4856 ecl12, 149| monti, dove Vulcan bollendo insolfasi, ~ 4857 pr12 | similmente la ardente fucina di Vulcano, ove li ignudi Ciclopi sovra 4858 ecl8, 122 | la cara zappa, e pianterai la neputa, ~ 4859 pr10 | sogliano i genitabili frati di zefiro aspettare. E questo ti affermo 4860 pr8 | ciò nulla sapendo, di bon zelo affettuosissimamente mi 4861 ecl9, 6 | ponendo fra' pastor tanta zizania? ~ ~OFELIA ~ 4862 ecl6, 77 | l'umana vita; e non eran zizanie, ~


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