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justizia 13
justiziere 1
justiziò 1
l 457
l' 1048
la 1977
172
Frequenza    [«  »]
485 messer
472 avea
469 del
457 l
452 o
415 li
396 detto
Franco Sacchetti
Trecentonovelle

IntraText - Concordanze

l

                                              grassetto = Testo principale
    Novella                                   grigio = Testo di commento
1 3 | Benedetto sia l'ora e 'l punto che qui m'ha condotto, 2 3 | vedere il più nobile e 'l più prudente e 'l più valoroso 3 3 | nobile e 'l più prudente e 'l più valoroso re che sia 4 3 | Maladetto sia l'ora e 'l che in questo luogo mi 5 3 | serpe o badalischio che 'l mordesse, a tentone la ricevette. 6 4 | domandare misericordia. E 'l detto signore, veggendolo 7 4 | rispondere a sì alte cose. E 'l signore gli diede termine 8 4 | Io ho ben di che, ché 'l signore è per darmi la mala 9 4 | mugnaio:~- Io credo che 'l vorrà Dio e' santi.~L'abate, 10 4 | dove si fosse, disse:~- Se 'l tu fai, togli da me ciò 11 4 | Disse il signore:~- Come 'l sai?~Rispose:~- Io l'ho 12 4 | ragione. Voi sapete che 'l nostro Signore Jesù Cristo 13 4 | se' l'abate.~La paura che 'l mugnaio ebbe ciascuno il 14 4 | che l'abate fu mugnaio, e 'l mugnaio fu abate.~Molto 15 5 | quello con una lancia che 'l passò dall'una parte all' 16 6 | grandezza.~Compreso che 'l maestro ebbe tutto, fu in 17 6 | disse al portatore che 'l portasse al marchese. Al 18 6 | quasi non volea; se non che 'l Basso tanto disse che pur 19 6 | appressatosi la gabbia e 'l Basso ed essendo su portato 20 6 | marchese:~- Mettetelo su, ché 'l davanzale è largo.~E così 21 6 | nientedimeno la sostenesse.~E 'l Basso dice:~- Marchese, 22 10 | serebbe portato da' nibbi, e 'l luogo rimarrebbe senza segno; 23 11 | messer Guccio, però che 'l cavaliere ne pigliava gran 24 12 | risponde a certi, che 'l domandano nuovamente, come 25 13 | assembrati per combattere, e 'l detto Alberto essendo a 26 13 | voglio stare così, ché, se 'l cavallo mio fosse morto, 27 13 | che fossono nimici che 'l pigliassono: e così con 28 13 | forte, l'uomo povero che 'l ricco; se lo ricco è preso, 29 13 | è preso, è menato lui e 'l cavallo per li denari suoi; 30 13 | cavallo, è lasciato l'uomo, e 'l cavallo n'è menato. E questo 31 14 | meriggio a giacere, che 'l padre ch'era andato in villa, 32 14 | panca lungo il muro; e 'l padre piglia la mazza del 33 14 | occulti e sì cheti che 'l padre mentre che visse non 34 15 | questo matrimonio fu che 'l detto judice era vecchio 35 15 | alcuni, e io sono colui che 'l credo, che questa fosse 36 16 | maritata per pulzella, e 'l marito vidde la prova del 37 16 | con questi ammonimenti, e 'l padre si morío.~Era usato 38 16 | tavola, e lasciò che se 'l cotal giovene venisse per 39 16 | altro non v'era, e che 'l Forteguerra non vi desinava.~ 40 16 | e con sospiri fece che 'l giovene quasi e di lei e 41 16 | bisognava; e disselo sì che 'l valletto l'udisse.~Erano 42 16 | tempi con più mariti, e 'l marito con altre mogli.~ 43 17 | quella essere la piazza; e 'l vero era che quella era 44 17 | sentendo, grida:~- Chi è ?~E 'l garzone dice:~- Apritemi, 45 17 | volgendosi se vedesse via che 'l potesse conducere a migliore 46 17 | botte addosso al lupo, che 'l lupo si morì. E non fu però 47 17 | morì. E non fu però che 'l giovane non rimanesse mezzo 48 17 | viddono il lupo morto e 'l garzone nella botte.~Chi 49 18 | con certi loro giuochi; e 'l Basso, avendo compresa la 50 18 | parea loro mill'anni che 'l Basso cominciasse. Il Basso, 51 18 | quando volea vincere elli, e 'l bolognino gli era posto 52 18 | poterono tanto fare che 'l Basso non vincesse loro 53 19 | cominciava a ridere dicendo che 'l Basso avea ragione, e che 54 20 | vino.~Di che dicono che 'l dicano al Basso, e così 55 20 | con gran risa dissono che 'l Basso dicea il vero, mandando 56 21 | s'accostava al marito, e 'l figliuolo fuggía dal padre, 57 21 | figliuolo fuggía dal padre, e 'l fratello dal fratello, però 58 23 | avaro. E per tanto, poiché 'l nome dell'avarizia non si 59 25 | non trovandosi alcuno che 'l sapesse fare, il detto messer 60 25 | serebbe contento; però che 'l prete capponato sanza essi 61 25 | mercanzia avea venduta; e 'l sollazzo e la festa che ' 62 25 | sollazzo e la festa che 'l capitano ne fece non si 63 25 | così rimase la cosa che 'l prete se n'andò senza granelli 64 26 | di medicarti in dono.~E 'l maestro Dino disse che gli 65 27 | disse a' famigli suoi che 'l pigliassono a furore.~Disse 66 27 | la carretta a Bologna, e 'l marchese l'ebbe per da più 67 27 | non seppe contraddire, e 'l Gonnella ne guadagnò una 68 28 | credendo sia femina, e 'l bel trastullo che n'avviene. ~ ~ 69 28 | l'accidente il perché. E 'l prete la cominciò a confessare. 70 28 | l'appetito a quello che 'l prete dicea, disse:~- Padre 71 28 | sanza gran pericolo, e 'l tempo è cattivo e la notte 72 28 | una cosa vi prego, che se 'l mio marito dicesse nulla, 73 28 | quasi sul primo sonno che 'l giovane donna cominciò a 74 28 | avea dormito un pezzo; e 'l prete s'udía russare forte; 75 28 | e ancora parendoli che 'l prete la confortasse ad 76 28 | si trovorono insieme; e 'l prete ebbe di quelle derrate 77 28 | si udisse.~E credo che 'l giovene facesse piccolo 78 29 | aggiugnendosi con la seconda, e 'l volere fare presto e non 79 30 | non si potrebbe dire. E 'l dicitore mostrò che, chi 80 30 | E così è veramente, che 'l dicitore, quando parla, 81 30 | e coraggioso, però che 'l dire sempre manca per lo 82 31 | commesso, e quello che 'l vescovo dice loro, e come 83 31 | so io; a me ricorda che 'l vino dell'oste è il migliore 84 31 | adoperandosi più il vetro che 'l legname, cenato che ebbono, 85 31 | hanno a fare quello che 'l Soldano in Francia; e scrivono 86 32 | egli hanno predicato che 'l prestare sia usura e grandissimo 87 32 | trovato, ho veduto che 'l prestare non è peccato. 88 32 | sovvenire al prossimo, e 'l prestare è sovvenimento; 89 32 | sovvenimento; adunque, dico che 'l prestare si può fare, e 90 32 | E ancora dico più che 'l riscuotere si può fare con 91 32 | la vera sorta, però che 'l peccato nel tenimento non 92 32 | io vi dico e affermo che 'l prestare non è peccato, 93 33 | elli disse di farlo.~E 'l signore, che avea ordinato 94 33 | che avea ordinato che 'l vescovo gli desse che gli 95 33 | l'amico andasse a lui, e 'l signore disse a messer Dolcibene:~- 96 33 | ponendosi inginocchione; e 'l vescovo, che avea un buono 97 33 | più volte, come si fa; e 'l vescovo menando la bacchetta 98 33 | messer Dolcibene preso, e 'l signore si accostò al vescovo, 99 33 | Come sta questa cosa?~E 'l vescovo rispose:~- Per Corpus 100 33 | allenzare il braccio; e 'l vescovo per questo parea 101 33 | risa, che fu presso che 'l calice non gli cadde di 102 33 | sapea vivere sanza lui. E 'l signore vidde andare questo 103 34 | Disse Ferrantino:~- Io 'l farò, chi è questo messer 104 34 | assai male apparecchiato; e 'l calonaco, che s'era ito 105 34 | albergo: e non valse che 'l cardinale mandasse alcuno 106 34 | pacificò, e non sì che 'l calonaco non guardasse a 107 35 | raccomandandolo alla sua santità; e 'l chericone, gittandosi ginocchione, 108 35 | ginocchione, glie la porse; e 'l cardinale si mise ritto 109 35 | ncenso col terribile. E 'l cherico, pensando a quello 110 36 | in questo capitolo, che 'l cherico passato. Nel tempo 111 36 | di tre cose sì fatte che 'l Dabuda n'averebbe scapitato. 112 37 | sul ponte a Sorgano.~E 'l Croce rispose:~- Io ne sono 113 37 | parole nel paradiso; e 'l Croce disse dopo molte parole:~- 114 37 | pezze da quel mestiero.~E 'l Croce disse presto:~- E 115 39 | Ridolfo, guardando il cane e 'l famiglio, domandò da quello 116 39 | quelli che l'ha mandato. E 'l dire suo fu sì piacevole 117 41 | Chiesa, gli fu detto che 'l papa avea venduto o impegnato 118 41 | una notte pensarono che 'l campo non stava bene in 119 41 | dissono che parea loro che 'l campo stesse molto meglio 120 42 | qualche cosa; e come che 'l fatto s'andasse, il primo 121 42 | questo fare, convenne che 'l cavaliere adoperasse tutta 122 42 | altro seguente, o che 'l consiglio si facesse come 123 42 | quella sala si facea, o che 'l podestà mandasse per molti 124 42 | savi, considerando che 'l rettor della terra conviene 125 42 | e molte altre cose.~E 'l podestà disse loro:~- Voi 126 43 | le sante die Vangele?~E 'l capitano guardando dattorno 127 44 | parole e negli atti che 'l marito li lasciasse acciò 128 44 | pensò d'averne un altro; e 'l marito andò forse a torre 129 48 | luogo, te ne priego.~E 'l buon uomo cheto.~Lapaccio, 130 48 | colselo sì di netto che 'l corpo morto cadde in terra 131 48 | che parea più morto che 'l morto, si comincia a levare 132 48 | insieme col detto Lapaccio. E 'l detto Lapaccio si partì, 133 49 | cavaliere d'uno podestà che 'l prese, e ancora col podestà, 134 49 | Dissono:~- Vedetelo.~E fra 'l noverare, e dire: «Tanti 135 49 | però che era di state, e 'l caldo grande, veggendo costoro, 136 49 | mai non ce la direi.~E 'l podestà dice:~- Che ha detto 137 49 | loro, farò a te ipso.~E 'l cavaliere, alla maggior 138 49 | se disse con l'aste.~E 'l podestà disse:~- E così 139 49 | con tutta la brigata; e 'l podestà ne rimase in gran 140 49 | sollazzo con li judici suoi; e 'l cavaliero dicea che di ciò 141 51 | contendea. Egli risposono che 'l domandavono chi l'avea invitato, 142 51 | mondo è delli impronti, e 'l vizio della gola fa gli 143 52 | pagata al suo padre, e 'l giovane non lo sapea, e ' 144 52 | giovane non lo sapea, e 'l detto Sandro avea la fine; 145 52 | Fratel mio, io so che 'l tale vuole che tu mi pigli 146 52 | con lui avea ordinato; e 'l messo s'accostava e domandava 147 52 | orecchi a ogni cosa; e 'l giovane dava parole al messo:~- 148 52 | per andare per debito.~E 'l messo, come cruccioso e 149 52 | facendo tanto così che 'l messo ebbe fiorini sedici. 150 52 | Sandro seppe da Totto che 'l pagamento era fatto, fece 151 53 | tornando verso Firenze, che 'l priore Oca, priore del detto 152 53 | seguente si tornò a Firenze; e 'l priore, dopo la messa, pensò 153 53 | stato Berto e la forese.~E 'l priore, veggendo che non 154 53 | fine il suo lavorío; e 'l priore Oca, per dare una 155 54 | siete tutti più tristi che 'l tre asso.~Disse Ghirello:~- 156 59 | non lo farà altramente; e 'l cherico dice peggio di lui, 157 59 | dicono?~Dice il prete e 'l cherico a un tratto:~- Signore, 158 59 | mettetel nella fossa: pigliate 'l prete; cacciatel giù: dov' 159 59 | fece sotterrare il prete e 'l cherico sul morto pellegrino, 160 61 | comandò a' suoi sergenti che 'l detto Bonifazio fusse preso; 161 61 | Dice il signore:~- Tu 'l saprai bene: dunque mangi 162 63 | considerando e l'uomo e 'l modo, non disse altro, se 163 63 | dipignere: e costui che 'l reca è uno omicciatto semplice, 164 64 | si rassegnò in terra, e 'l cavallo, scagliandosi e 165 64 | di cui era e la casa e 'l cavallo, quando tutto seppe, 166 64 | giostrare anch'io; e se 'l cavallo ch'era restío, e 167 66 | intervenisse; e percuote e 'l libro e le mani in su la 168 67 | dicea il balascio, chi 'l rubino, e chi l'elitropia 169 67 | ragione, e dire il vero; e 'l fanciullo guarda messer 170 68 | ben si conficcasse e che 'l detto Guido si levasse; 171 68 | il fanciullo pensò; ché 'l detto Guido essendo noiato 172 68 | subito con furia si lieva, e 'l fanciullo si fugge, e Guido 173 69 | quello «che l'è di fuori”, e 'l Passera dicea: «E che l' 174 69 | reggiaria e l'altro un'altra: e 'l Passera si volge al consigliero 175 69 | avessino veduto, credendo che 'l Passera fusse morto, e ciascuno 176 70 | addosso e senza brache, e 'l figliuolo essendo andato 177 70 | nella carne un'oncia, che 'l porco cominciò a gridare; 178 70 | scala. Torello levatosi, e 'l figliuolo, dicono:~- Ohimè! 179 70 | pensasse di legarli; ed egli e 'l figliuolo tirerebbon su 180 70 | Come fu giunto giuso, e 'l porco ferito gli di ciuffo 181 70 | essa per uscire di qui.~E 'l porco in quell'ora anco 182 72 | Riconobbono il loro errore, che 'l faceano predicare, e la 183 73 | dove abbiano possuto, che 'l Volto santo si dipinga in 184 73 | chiesa; vidi certi che 'l pregavano se volea acconciare 185 74 | per salire a cavallo, e 'l cavallo era ivi, e' famigli 186 74 | signore avea detto. Come 'l signore vide il cavallo, 187 74 | puote. Questo cavallo, che 'l signore avea fatto venire, 188 74 | cattivelluccio che mai; e 'l signore, sceso che fu, disse 189 74 | fu, per una volta che 'l cavallo diede, presso che 190 76 | piazza di Mercato Nuovo; e 'l detto Matteo essendo nel 191 76 | veduto, com'io scrittore che 'l vidi. Brievemente e' si 192 78 | domanda; la famiglia dice che 'l trovorono fuori con la spada 193 78 | egli era de' grandi, e 'l detto esecutore è sopra 194 78 | fatica; e a quelli che 'l feciono, fu il contrario; 195 79 | Firenze; ed è vero che 'l detto messer Pino sempre 196 80 | seguisse il suo dire; e 'l comandatore subito va appiè 197 80 | disse: «Chi è quello?”, e 'l Sanese rispose: «E’ tel 198 81 | comincia a biastemare, e 'l Sanese dice che non gli 199 81 | ponte, ché m'è detto che 'l tale giuoca, e ha vinto; 200 81 | colui pur rimettesi. E 'l Sanese mai non disse altro, 201 82 | bevitore suo famiglio; e 'l Genovese il vince. ~ ~Quando 202 82 | E quelli così fanno. E 'l signore gli chiama, e dice:~- 203 82 | corpo di quello obbriaco; e 'l signore disse che lo meritava 204 82 | Più sicuro saria, a chi 'l può fare, di non s'impacciare, 205 83 | dirizzarle.~E tra egli e 'l Toso ebbono che fare, anzi 206 83 | fuore del letto, però che 'l vetro scoppia molte volte, 207 83 | Dice Tommaso:~- Oimè! che 'l Toso arà detto il vero, 208 83 | il cappone.~Dice Marco e 'l compagno:~- Onde v'entrò 209 83 | la cassa gattaiuola?~E 'l Baroncio trae fuora le masserizie, 210 83 | famiglio col tagliere, che 'l mettesse nella cassa, una 211 83 | paternostri, acciò che 'l nimico non entrasse più 212 83 | esser de' Priori, però che 'l demonio era in quelle camere, 213 84 | Siena per isportello; e 'l parente disse:~- Vattene 214 84 | e picchia. La donna e 'l giovane, che non dormiano, 215 84 | Tu ti mostri nuova; tu 'l saprai bene.~Dice quella:~- 216 84 | venne nella bottega: e 'l suo garzone aperse la porta 217 84 | glielo diate a lui, che 'l troverrete a casa; e ditegli 218 84 | colui gli dié duo pani, e 'l frate partissi. E l'amante 219 85 | persona; e credo che, se 'l marito che avesti t'avessi 220 85 | ti dico: tu se' savia e 'l mondo e grande.~Brievemente, 221 86 | quello gastigamento che 'l tuo Castrone non ti dava, 222 86 | si vede che quello che 'l Castrone non avea saputo 223 87 | justizia, fa tanto che 'l detto Dino non cena, volendo 224 87 | Dino era vie più nuovo che 'l detto Dino. Essendosi adunche 225 87 | gonfaloniere in capo di tavola, e 'l maestro Dino allatogli, 226 87 | e fategli reverenza.~E 'l maestro Dino piglia per 227 87 | quel li porge la mano; e 'l maestro Dino, pigliandola, 228 87 | gli scappuccia il culo e 'l capo.~Or non più; Dino si 229 87 | bullettino allo esecutore, e che 'l maestro Dino abbia i confini. 230 87 | ancora per provvedere che 'l maestro Dino fosse punito 231 87 | dire a molti cittadini che 'l vostro viso è proprio quello 232 87 | favella parecchi anni; e 'l maestro Dino di ciò ne godea, 233 87 | tempo, infino a tanto che 'l maestro Tommaso del Garbo, 234 88 | detto a me -; e quelli 'l disse a littera.~Costoro 235 88 | tempo in qua, mi pare che 'l mondo sia corso per andazzi, 236 89 | coperto, per tal segnale, che 'l della sua festa, piovendo 237 89 | che parve una bombarda; e 'l prete se n'andò al suo viaggio 238 89 | viaggio tutto gonfiato; e 'l nostro Signore tra 'l prete 239 89 | e 'l nostro Signore tra 'l prete discreto, e 'l ghiottoncello 240 89 | tra 'l prete discreto, e 'l ghiottoncello che era sul 241 90 | ciabatte e fare calzari.~E 'l calzolaio disse:~- O se 242 90 | forme e le risposte che 'l signor facea. Stati per 243 90 | esaltazione del suo signore. E 'l detto messer Ridolfo per 244 91 | truovono ciò che dice; e 'l Minonna con tutto ciò fu 245 91 | in fine egli empierono 'l sacco; e 'l Minonna volea 246 91 | egli empierono 'l sacco; e 'l Minonna volea che gliel 247 91 | davvi si fatta entro che 'l bariglione e 'l desco, con 248 91 | entro che 'l bariglione e 'l desco, con ciò che v'era, 249 91 | mettevano ne' sacchi, e 'l gambo rificcavono nella 250 91 | comprende troppo bene che 'l Minonna abbia fatto qualche 251 92 | ingannato nella misura, e 'l ritagliatore ha ingannato 252 92 | egli stette la notte che 'l mettesti in molle, che chi 253 98 | Dice Benci:~- O chi?~E 'l beccaio dice:~- Giovanni 254 98 | che gran merzè; ma che 'l tavernaio l'ingannò, ché 255 98 | l'ebbono, e quelli che 'l doveano mangiare, furono 256 99 | non lasciando stare né 'l viso, né alcuno membro come 257 100| debito che la lepre.~E 'l frate da quindi innanzi 258 101| quanto potesse essere. E 'l detto Giovanni era spesse 259 101| a Todi, e l'ora tarda e 'l tempo reo m'hanno condotto 260 101| necessità; e voi sapete che 'l nostro Signore ci comanda 261 101| vuole provare ogni cosa, e 'l buono ritenere, io non ho 262 102| appicchi alla caviglia.~E 'l romore si leva tra quelli 263 102| appiccaronlo alla caviglia.~E 'l tavernaio disse loro pianamente:~- 264 103| trova il corpo di Cristo e 'l cherico con la campanuzza, 265 103| passare di , ser Diedato e 'l cherico si mettono a passare. 266 103| gridavano:~- Passate tosto, ché 'l fiume cresce.~Quelli s'affrettano; 267 103| ampliata, li più diceano che 'l prete avea condotto ogni 268 103| innanzi avere addosso, o 'l vangelo di Santo Giovanni, 269 104| scrittore, in quelli tempi che 'l cardinale di Genèva passò 270 106| danno della casa, e tu 'l sai che hai messo in culo 271 107| testicciuole di cavretto, e 'l compagno, mentre che taglia, 272 107| testicciuole di cavretto; e 'l Volpe, essendo a tagliere 273 107| piglia e manucaselo. E 'l Volpe pone in sul tagliere 274 107| sgombrare, tale che se 'l Volpe avesse posto più occhi 275 107| ridendosi del suo costume. E 'l Volpe poi sel menò una volta 276 108| mattine una mattina, perché 'l vino non gli facesse noia, 277 108| per vergogna ammutolò. E 'l cavaliere detta la sua faccenda 278 108| altri della sua Corte che 'l seppono, più tempo, dicendo 279 109| un suo divoto frate, e 'l marito, tornato d'officio, 280 109| tornata trovasse e la botte e 'l vino nella forma che lasciava. 281 109| che un mese innanzi che 'l detto tornasse dell'officio, 282 109| vino ebbe del basso, e 'l frate era guarito e gagliardo.~ 283 109| Oimè trista, come farò che 'l marito mio è per tornare, 284 109| Se la mi fa grazia che 'l mio marito non mi tormenti 285 110| ché la scure schianci; e 'l porco fedito, gittando molto 286 110| ammaccavano il gottoso; e 'l gottoso gridava; e' porci, 287 110| viso tutto sanguinoso.~E 'l fante come fu sul letto, 288 110| caddono tra la lettiera e 'l muro, ed eranvi sì stivati 289 110| si grande le strida, e 'l gottoso i mugli, e 'l fante 290 110| e 'l gottoso i mugli, e 'l fante i dolori, e la famiglia 291 110| luogo che convenne che 'l gottoso fosse portato altrove, 292 110| terminò questa caccia che 'l gottoso ne venne presso 293 112| ella puote la notte perché 'l suo marito ingrassi. ~ ~ 294 112| gavocciolo tra la coscia e 'l corpo; gli trasse il granello, 295 113| e lasciavi li denari; e 'l cherico da parte; pensando 296 113| ma niente gli valse, e 'l proposto stette di ciò gonfiato 297 114| raccomandato. Dante disse che 'l farebbe volentieri. Quando 298 114| esecutore, e considerando che 'l cavaliere degli Adimari 299 114| essendogli letta la prima, e 'l giudice gli fa leggere la 300 115| averebbono gittate le pietre; e 'l savio poeta confuse l'asinaio, 301 117| ti tengo; e acciò che tu 'l creda bene, tu vedrai testeso 302 117| portinari hanno detto. E 'l signore mostra di adirarsi, 303 117| elli, ma tutta Padova. E 'l tedesco Casalino era guardato 304 118| tale pergola, e guarda che 'l fante non ti veggia, e vedi 305 118| de' fichi di quel fico.~E 'l cherico va sotto la pergola 306 118| trovando da ivi a pochi che 'l fante detto allegando un 307 119| diserrare del balestro.~E 'l compagno scende del ciriegio, 308 120| comincia a gridare, e 'l banditore si fugge, credendo 309 120| un'anima. ~ ~Al tempo che 'l Duca d'Atene signoreggiava 310 120| nella fine dissono che 'l banditore ave' aùto le traveggole 311 120| questo campò la vita; che 'l Duca il fece cassare, e 312 121| Polenta, avvenne per caso che 'l detto maestro Antonio, essendo 313 123| padre e l'altra famiglia. E 'l padre, veggendolo, ed essendo 314 124| con arista al forno, e 'l detto Noddo avendone mandato 315 124| busecchio, e mandòglilo. E 'l fante mio va poi per lo 316 124| maccheroni boglientissimi; e 'l detto Giovanni, avendo più 317 126| sposta la sua ambasciata, e 'l papa avendo ben considerato 318 128| convenne che facessono. E 'l vescovo si portò poi sì, 319 128| convenne esser contenti: e 'l morto fu sotterrato.~Bella 320 130| innanzi perder la cena che 'l marito, Berto Folchi era 321 131| Tu sai bene quello che 'l medico disse -; e accostandosi 322 131| donna da altre donne che 'l bagno si volea continuare, 323 132| romore. ~ ~Nel tempo che 'l comune di Firenze e gli 324 132| per aiutare la moglie, e 'l lume si spense, si trovò 325 132| gridava:~- Chi vive?~E 'l frate che giacea in terra, 326 134| due; e avvisandosi che 'l Nostro Signore si movesse 327 134| dargli cento per uno, e 'l pagamento non venía; né 328 134| pagato dal debitore che 'l prete più volte m'ha assegnato; 329 134| da questo debitore che 'l prete m'ha dato tante volte.~ 330 134| dov'erano i denari, che 'l ceppo si spezzò, e con tutti 331 134| e rubati li danari, e 'l Crocifisso per terra, come 332 135| assai possibile; però che 'l saccardo era guerito, e 333 135| cominciò quasi a conoscerlo. E 'l saccardo disse:~- Raccordati 334 135| e menò alla taverna chi 'l tenea preso; e quando fu 335 136| diventar più bianche che 'l cecero. E qual artista, 336 137| argomento che ciascuna facea, e 'l notaio ne parea quasi che 337 137| risponde: «È una bestia”. E 'l notaio mio come bestia... 338 138| dicendo: «Andiamo a bere”; e 'l compagno gli dicea:~- Io 339 139| Massaleo veggendo che 'l giudice ancora non era fornito 340 139| invitò a dormire con lui; e 'l giudice ancora, veggendo 341 139| credea che fosse il mio.~E 'l giudice disse:~- In di 342 139| non credea che altro che 'l mio ci fosse in questo letto - : 343 139| scoppiavono delle risa.~E 'l giudice poi per maraviglia 344 141| quale in tutto era sordo; e 'l Podestà presente lo sapea, 345 141| la donna del richiamo, e 'l fratello, e lo richiesto, 346 141| cenni; considerando che 'l nuovo Podestà ci sia di 347 141| ragione della sua ficaia. E 'l Podestà dice:~- Donna, com' 348 141| compresono bene ciò che 'l Podestà volle dire.~Che 349 142| mani il ricco fiorentino e 'l fiorentino lui, forse per 350 142| Serebbe stato il meglio, che 'l fiorentino gli avesse fatto 351 143| diletto altrui. Al tempo che 'l Comune di Firenze ave' guerra 352 143| quello che non m'adiro io.~E 'l Piovano dice:~- Dunque vuo' 353 143| per maggiore fratello.~E 'l minacciare e 'l rimbrottare 354 143| fratello.~E 'l minacciare e 'l rimbrottare del Piovano 355 144| per le risa piangeano. E 'l signore fece mandare a quelli 356 144| Come Martellino sente che 'l signore ha dato due robe 357 144| rimarranno contenti, e 'l signore forse mi donerà 358 144| grida che può:~- Oimè! che 'l ventre se ne va.~La maggior 359 144| ventre a Stecchi.~Quelli che 'l credeano, stavano trasognati; 360 145| dice:~- Tirate su -; e 'l tirare e 'l gridare su la 361 145| Tirate su -; e 'l tirare e 'l gridare su la colla fu tutt' 362 145| la colla fu tutt'uno.~E 'l Podestà, udendo il lamento, 363 145| erano bene stati puniti. E 'l giudice gli lasciò, dicendo 364 145| non ci torneremo più.~E 'l giudice, minacciando per 365 146| serebbe passato su un bue; e 'l capomaestro gli il canestruzzo 366 146| investigare, e trovò che 'l porco suo era il maggiore 367 147| sostenghino un poco la porta.~E 'l fante così fece; ma non 368 147| che voi udisse mai, ché 'l tale passerà testè qui, 369 147| staranno cheti gli altri che 'l sanno. Io ti dico, marito 370 148| Io scrittore credo che 'l detto Bartolo serebbe forte 371 148| discrezione di quelli, che 'l savio Bartolo Sonaglini 372 149| le cose di vantaggio; e 'l fante così facea. Tanto 373 149| Francia.~Avvenne per caso che 'l vescovo di Parigi morío; 374 149| gli animi di quelli che 'l voleano, convenne che consentisse 375 149| che solevate volere.~E 'l vescovo sorridendo, dice:~- 376 149| conosco se non ti maneo”. E 'l vescovo ne dicea un altro: « 377 150| barbute e sopraveste, e 'l suo gran cimiero dell'orso, 378 150| combattere con colui che 'l porta e intende di appellarlo 379 150| portorono fiorini cinque, e 'l cavaliere per lo migliore 380 150| aver vinto una città. E 'l Podestà che andava a Padova, 381 150| egli avanzò fiorini tre, e 'l tedesco rimase con l'orso, 382 151| Mangiastù mai delle nespole?~E 'l Pisano dice:~- Sì mille 383 152| che in fine, veggendo che 'l signore ne avea diletto, 384 152| Felice e molti altri. E 'l famiglio rispondea.~- O 385 152| che la cosa andrà bene, e 'l signore sa bene che gli 386 152| diceano li Reggiani; e 'l miracolo che questo parve 387 152| alla corte del signore, e 'l famiglio degli asini dice 388 152| e spuose l'ambasciata e 'l dono che per parte di Michelozzo 389 152| Michelozzo gli appresentava. E 'l signore udito che l'ebbe, 390 152| coverte mise in una sala; e 'l medesimo mandò per uno 391 152| tornando carichi con biada, e 'l Bergamino e gli altri drieto, 392 153| cavalieri, e più su; e 'l pennaiuolo si converte in 393 153| venuto a voi, però che 'l Comune ha posto una gabella 394 153| il corpo come poteo.~E 'l cavaliero, o che si pentisse 395 154| venuta questa giovene, e 'l marito, avendo vaghezza 396 154| e seguendo il lunedì, e 'l giovane più infiammava, 397 154| loro usanza si rompesse. E 'l martedì ancora il simile 398 154| trovando né quelli, né 'l famiglio, dicono per certo 399 154| sallo Dio l'allegrezza e 'l correre ad abbracciarlo, 400 154| quantità da un altro, e 'l debitore gliene vuole dare 401 154| gli fa un'altra figa.~E 'l terzo è che, quando a uno 402 155| uno orinale a cavallo, e 'l cavallo aombrando, corre 403 155| scorgono bene, che tutto 'l gli menano in qua e ' 404 155| sicuri che si scorgano.~E 'l medico, senza udire più, 405 155| La donna volontorosa che 'l marito uscisse di mendicume, 406 155| che n'era ben fornito. E 'l medico scappucciato col 407 156| imperatore di Buem, sentendo che 'l detto imperadore la seconda 408 156| miglia; onde convenne che 'l detto messer Dolcibene, 409 156| quella rispose:~- Perché 'l disé voi? io ho nome donna 410 156| sconcia e travolta una mano e 'l braccio, essendo caduta 411 156| apparecchiò ogni cosa, sì che 'l detto stette forse così 412 156| lenze, impiastrò la mano e 'l braccio della fanciulla 413 156| appresso un'ora si racchetò, e 'l braccio e la mano stavano 414 157| voglio fare sanza lui.~E 'l signore rispose:~- Pietro, 415 158| onore. ~ ~Al tempo che 'l Comune di Santo Miniato 416 158| a lui, protestando che 'l detto non morisse; e per 417 158| e argomento voleano che 'l preso non campasse. E questa 418 158| quelli che voleano che 'l preso campasse, dissono 419 158| Quelli che aspettavono che 'l detto Soldo fosse condennato, 420 159| una cavalla in Firenze, e 'l detto Rinuccio, seguendolo, 421 159| però da maravigliare se 'l detto cavallo era incordato, 422 159| ciascuno per quello che 'l cavallo fosse sì poderoso 423 159| botteghe, credendo che 'l romore sia levato. Le bestie 424 159| gettò sul detto desco, e 'l cavallo drietole per forma 425 159| fosse, ma avvisandosi che 'l furore del populo gli venisse 426 159| ad acchetare la zuffa e 'l romore, e con bandi e con 427 159| così fece. Il Podestà e 'l capitano, essendosi armati, 428 159| avea aùto l'onore, perché 'l campo era rimaso a lui. 429 160| Menatelo al Podestà che 'l punirà e faravvi restituire 430 160| avea a emendare la carne e 'l danno loro, la quale era 431 160| Di che si partirono, e 'l cattivello rimase preso.~ 432 160| fa ragione, e vedremo se 'l Podestà farà quello che 433 160| questione, e ho veduto che 'l nimico dell'umana jenerazione 434 160| con la sua carne. E che 'l nimico di Dio ci abbia fatto 435 160| non truova la radice e 'l fondamento d'ogni delitto 436 160| questa questione essere tra 'l corbo e la pecora. E se 437 160| che erano contenti che 'l Podestà non procedesse, 438 160| poteo.~Luisi barattiere e 'l corbo furono richiesti, 439 160| corbo furono richiesti, ma 'l corbo fece come quello dell' 440 160| accompagnossi con Giovanni Piglia 'l fascio e col suo corbo e 441 160| dimorò con lui più mesi. E 'l Podestà, volendo pur procedere, 442 160| corbacchione, non però sì che 'l detto Luisi tutto il tempo 443 161| bertuccia la notte quello che 'l dipignea, le nuove cose 444 161| E dato ordine il come e 'l quando, il detto Bonamico 445 161| vescovo dipigne a un modo e 'l vescovo vuole che si dipinga 446 161| alcuna cosa, vi prego me 'l diate, e anderommi verso 447 161| fia dipinta di più e 'l ponte levato.~Buonamico 448 161| imbrattatura; e veggendo che 'l ponte e 'l salitoio più 449 161| veggendo che 'l ponte e 'l salitoio più non v'era, 450 161| attendesse ad altro. E 'l vescovo con Buonamico goderono 451 161| a dipignere quello che 'l vescovo gli avea imposto, 452 161| vennesene a Firenze; e 'l vescovo, aspettando l'un 453 161| dipintura sta per forma che 'l dipintore v'ha ben servito 454 161| Buonamico rispose a quelli che 'l minacciava per sua parte:~- 455 162| prospero stato, allora che 'l cardinale Egidio dominava 456 162| dominava per lei la Marca e 'l Ducato e molte provincie 457 163| recassono il calamaio e 'l foglio.~Avvenne per caso


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