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Franco Sacchetti
Trecentonovelle

IntraText - Concordanze


                                            grassetto = Testo principale
    Novella                                 grigio = Testo di commento
1 pro| che comportino la miseria, dove sentono la lor vita 2 4 | quando aombra; e giunto , scontrò un suo mugnaio, 3 4 | cammino; e giunto alla porta, dove entro il signore dimorava, 4 5 | quella del Comune di Firenze; dove, appressandosi li due 5 6 | mandò per uno portatore, e venuto entrando nella gabbia, 6 8 | tutto si dispose d'andar per vederlo e per pigliare 7 8 | mosse, e pervenne a Ravenna, dove tanto fece che fu a 8 10 | Santo Sepolcro, giugnendo costoro e passando dalla 9 11 | andonne al vescovo.~Il quale giunto, come il vescovo 10 11 | balbettando a uno scuro passo, dove dice: da nobis hodie ; 11 11 | Disse messer Guccio:~- Io vo , e ingegnerommi fare ciò 12 12 | insino alla porta, come giunse, il ronzino si cominciò 13 12 | chi gli l'avea prestato: dove il ronzino non ch'egli 14 15 | in parte:~Quando serai di dalle larghe onde~Di' a 15 15 | Giovanna mia, che per me chiami~ dove agli innocenti si risponde, 16 16 | mangiare, il giovene andò dove era stato invitato, 17 16 | alla fine pervenne a Pisa, dove si scontrò in un notaio, 18 16 | ad andare verso Siena, e si mandò innanzi a fare 19 17 | andò nel detto luogo, e con le carte si mise ad 20 17 | su, domanda qua, domanda , elle furono parole, ché 21 17 | e giunse ad uno albergo, dove dopo il tramontare 22 17 | fece alla finestra:~- Chi è ?~- Àprici, ché vogliamo 23 17 | chiami ser Cione, che è prete, e da mia parte dica 24 17 | andandosi avviluppando or qua or , sanza trovare questa chiesa 25 17 | fosse la chiesa; e giunto su una grande aia, s'avvisò 26 17 | di lavoratore: andossene , e cominciò a bussare l' 27 17 | sentendo, grida:~- Chi è ?~E 'l garzone dice:~- Apritemi, 28 17 | si segnò di qua e chi di , domandando il giovene:~- 29 20 | della Penna fa un convito, dove, non mescendosi vino, 30 20 | aombrati, guardano qua e , e rispondono:~- E’ non 31 23 | costui a Pistoia, e facendo sua dimora, fu stimolato 32 24 | messo in un loro tempio, dove nella feccia sua fa 33 25 | in su la piazza facendo menare il prete, ed elli 34 25 | nel detto luogo.~Giunti e l'uno e l'altro, e gran 35 25 | capponato a una stia, e alquanti si fece curare. 36 27 | se ne andò a Bologna, e accattoe una carretta, e 37 28 | pisciando li figliuoli qua e . Se io la potrò riconoscere, 38 31 | desinare all'albergo, e ci ristrigneremo insieme, 39 32 | qua, e chi borboglia di . Finita la predica, escono 40 32 | chiesa; la boce va qua e ; ciascuno pensa: «Che vuol 41 32 | stiamazza di qua e chi di , più giorni per la terra 42 33 | che gli dolesse, andò anco la mattina, e non parea 43 33 | Dolcibene:~- Il vescovo è : va', spàcciati.~Ed elli 44 34 | fortuna capitò ad una porta, dove intrato e andando su, 45 34 | se n'andò al cardinale, e si dolse di questo caso.~ 46 34 | andorono a cenare a casa loro, dove trovorono assai male 47 34 | serebbe stata molto magra, dove tu l'hai avuta molto 48 34 | sua povera e mal fornita, dove il paggio e due sua 49 34 | a persona. Costui giunse , e cominciommi a dire villania, 50 34 | infino alla porta da via, dove uscendo elli fuori, 51 34 | per paura della morte; e sono stato per questa paura, 52 35 | Bonifazio uno benefizio, dove dispone che cosa è 53 37 | Quando vedde assai gente corsa, e quelli si volge 54 41 | Andate accendere il fuoco, e vi scaldate, e quando egli 55 41 | infrigidite le gambe, che mai da in qua non l'avea possute 56 48 | trovò pieni salvo che uno, dove da l'una proda era 57 48 | disse:~- Fatti un poco in , buon uomo.~L'amico stava 58 48 | tocca forte:~- Deh, fatti in con la mala pasqua.~Al muro: 59 49 | Firenze una volta, e facendosi verso Santa Croce un bello 60 49 | costui; piglia za, e piglia , menategli tutti al palazzo.~ 61 51 | detto messer Bonaccorso, dove, veduto nella via dinanzi 62 52 | E andava poi in qua e 'n , accostandosi spesso appiè 63 53 | sul muro, e gittatosi di co' piedi su l'anche di 64 53 | contadino chi correa qua e chi :~- Che è? che è?~E quelli 65 53 | dicendo, chi di qua e chi di , e Berto dice:~- Egli è 66 59 | non torno da Chiaravalle, dove io andrò com'io avrò 67 59 | per lo signore: e stato tutto quel e l'altro, 68 61 | d'altro verso. Menatelo alla prigione, e guardate 69 64 | armare, ed era dalla parte di dalla piazza sì che veniva 70 64 | percuotere Agnolo or qua or negli arcioni, sì che l' 71 64 | dov'era il suo albergo, dove il cavallo fu preso 72 64 | il condussono a casa sua; dove correndo la donna all' 73 67 | Toscana, io fuggirei di stare , quando egli vi fusse: fatevi 74 69 | altro pervenne a Ferrara; fu ancora sì conosciuto 75 69 | la piazza tese la rete, dove non pigliò alcuna cosa. 76 69 | Comasini grossissimi; e in su la piazza cacciò il 77 69 | trovata gente paolina come dov'egli era nato.~ ~ ~ 78 70 | la scala dietro a' porci, dove il sangue per tutto 79 70 | caccia di qua, caccia di , e quello ferito in una 80 70 | sangue, n'andò in cucina, e fece gran danno, tempestando 81 71 | fugge qua, e qual fugge , tanto è la lor viltà; e 82 71 | voi fuggite chi qua e chi , e non intendete l'uno l' 83 75 | donne in compagnia ne vanno su a diletto, più che a 84 76 | servano a' banchieri, che sono, con una trappola, 85 77 | volge di qua e l'altro di .~- Che vuol dire quello 86 78 | quali, ciò udito, ne vanno , e come veggono Ugolotto 87 81 | molti di loro chi qua e chi , fu confinato tra gli altri 88 81 | pigione da casa i Rossi; e dimorando, era usante, come 89 83 | n'andò nella udienza; e postosi a sedere, statovi 90 83 | n'andò alla camera sua, e se le cavò, e guata e riguata; 91 84 | presso a Siena; e giunto disse:~- Mino, io t'ho detto 92 84 | della casa era uno uscetto , donde il detto Mino entrava 93 84 | all'uscio, e dice:~- Chi è ?~Il frate va a lui, e dàgli 94 84 | fusse quella mattina, e facea de' suoi fatti, come 95 84 | lui; da' di qua, da' di , eccoti Mino in terra e 96 84 | inebbriando di qua e di , e poi ne vieni in casa 97 85 | letto, n'andò alla camera, dove Gherardo ancora si 98 87 | favellando mezzo la lingua di , avea un poco del nuovo. 99 87 | anderemo nell'udienza, e faremo quello che fia da 100 88 | in su quello di Vicchio; dove tenea a sue mani una 101 88 | se n'andò a lui, e giunto , disse:~- Messer Francesco, 102 92 | ritagliatore, e va di qua, e va di ; l'uno gli dicea:~- Questi 103 98 | A casa Giovanni Ducci; e pare a me, che lo mangeranno 104 98 | fosse ora, noi andassimo a cena.~E così feciono: 105 99 | dibuccio, da questa volta in se ne fece quattro, tanto 106 101| fece bene in prova. Giunto , picchia la ruota.~- Domine, 107 101| un poco di fuoco -; e ito , sul focolare non era fuoco.~ 108 101| si ritornò al luogo suo dove trovò i piedi più morbidi; 109 103| stato venuto per lui di dalla Sieve, e convenendo 110 103| aspettatemi dalla proda di dal fiume, sì che io veggia 111 103| la proda per passare di , ser Diedato e 'l cherico 112 103| pena giunse alla proda, dove erano quelli che l' 113 105| contado a Montebuoni, e facea sue faccende: e fra 114 105| muro a terra; e arrivando certi suoi vicini, dicono:~- 115 111| cinquanta; e chi è stato , l'ha potuto vedere; ché 116 114| alla bottega del fabbro, dove avea di molti ferri 117 114| raccomando.~E tornasi a casa, dove dal cavaliere fu domandato 118 119| voltolava di qua, e chi di . Disse uno di loro che avea 119 119| non sapremo che fare, e saremo vituperati; e perciò 120 120| tralunava di qua e chi di ; nella fine dissono che ' 121 121| accese, subito se ne va e dato di piglio a tutte 122 123| Vitale. Era, secondo di , abiente, e orrevole contadino; 123 125| signori, uno poverello era a basso, quasi in terra 124 125| contrario, cioè mangiare voi, ed egli mangiasse qui 125 130| sue masserizie, gettasi , e piglia la gatta e strignela 126 132| quali gridavano: «Chi è , chi è là?” e chi diceva: « 127 132| gridavano: «Chi è là, chi è ?” e chi diceva: «Viva messer 128 134| ed èmmi detto tu fosti ; averesti veduto chi ce 129 134| mondo? e che bisogno ci avrò di denari? arò a comprare 130 135| su quel di Volterra: e fu nelle gambe sconciamente 131 136| strofina di qua, ingessa di , mettila al sole, e' fannole 132 140| era caduto di qua e chi di , dice Lazzero:~- Oimè, oste, 133 141| chi ridea di qua, e chi di . Dice il Podestà:~- Buona 134 142| era, ma che dovea essere al canto a un ridotto. Agnolo, 135 143| Innamorato rispose:~- Andate voi ?~Disse il Piovano:~- Mai 136 144| durante la festa, essendo venuti due Genovesi molto 137 144| messer Mastino disse:~- dove io vegga prima, e poi 138 144| azzicare, il menò nella sala, dove tutto affannato fece 139 145| Guido Pucci, e comparendo messer Dolcibene, e togliendo 140 149| eletto vescovo di Parigi, dove essendo a quello che 141 154| ne va in Caffa, e stato più di due anni, ritorna 142 154| Domanda di qua, cerca di , il bell'amico non si trovava, 143 154| poco su la tal nave era giunto. Di che tutti e' 144 154| voglia nella mia giovenezza, dove ancora sono, d'andare 145 154| andato in Caffa, mi serebbe fatta la figa, però che 146 155| sentito, ciascuno corre , e credo che un vostro pari 147 155| che un vostro pari farebbe tutto il bene del mondo; 148 155| gli menano in qua e 'n , e poi riescano i migliori 149 155| Santa Maria della Tromba; e a una bottega di speziale 150 155| diguazzandosi di qua e di , tutta l'orina gli andò 151 155| mano a casa lo amico suo, dove giunto, veggendolo 152 155| Volta delle stelle. E andato , trovò il fabbro che l'avea; 153 156| tardi in Ferrara, trovò essere il detto imperadore, 154 157| corpo di santo Ugolino, dove con nuove parole si 155 158| reggimento de' rettori, che andavano, rade volte intervenía 156 158| soffiava di qua e chi di ; alla fine si partirono, 157 159| pervenne in Mercato Vecchio; dove giunto, vide il cavallo 158 159| questo romore per Calimala, dove tutti i ritagliatori 159 159| così chi di qua e chi di , e chi per un verso e chi 160 159| corticella dello esecutore, dove lo esecutore, per grandissima 161 159| letto d'un suo notaio, e di entrò sotto la lettiera, 162 159| afflitto con la sua ronzina, e si riposò tanto che tornò 163 159| di Cato: rumores fuge . E stati per alquanto, dicendo: « 164 159| paglia, uscì in su la piazza, dove di due ore ogni cosa 165 159| per paura.~E così si fermò , dove si pone il Saracino; 166 160| Menta che vendea l'erbe, e si rodeano sue lattughe 167 160| ambascia della morte n'andò a ripigliarli. Quando i 168 160| e' panni son fatti come vennono; ma la carne nostra 169 160| che avea un altro corbo, e dimorò con lui più mesi. 170 160| processi, avrebbe aùto onore, dove nella fine del suo 171 161| pennelli tutti gittati qua e , e le figure tutte imbrattate 172 161| presso dove dipignerai, dove vedrà dipignerti, e


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