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grassetto = Testo principale
Novella grigio = Testo di commento
1 3 | Valdensa nel contado di Firenze, il quale aveva nome Parcittadino.
2 5 | di quelli del Comune di Firenze, e mandando un suo fidato
3 5 | del giglio del Comune di Firenze, e con una lancia, che parea
4 5 | con quella del Comune di Firenze; là dove, appressandosi
5 17 | 17 - Piero Brandani da Firenze piatisce, e dà certe carte
6 17 | carte. ~ ~Nella città di Firenze fu già un Piero Brandani
7 17 | aspettasselo da lato della Badía di Firenze; il quale, ubbidendo al
8 17 | disviati o fuggitivi di Firenze sogliono fare, fu a Prato;
9 28 | chiesa a Castello, contado di Firenze, uno che ebbe nome ser Tinaccio,
10 33 | gran bisogno di ritornare a Firenze, e cercava la ricomunica.
11 34 | altri viddono esecutore in Firenze nel MCCCXC o circa, per
12 36 | la novella a' Signori da Firenze, per venire in grazia. E
13 36 | romore ne veníano verso Firenze.~Li Signori domandano se
14 36 | Ripole presso due miglia a Firenze, e per uno pessimo tempo
15 36 | il greto d'Arno; tornò a Firenze, e subito andò a' detti
16 37 | barattiere nudo tornò ricco a Firenze, e venendo spesso a parole
17 41 | non per lei.~Fu dipinto a Firenze, quando venne in disgrazia
18 41 | scornati si tornorono a Firenze, dove saputa la novella,
19 42 | anticamente venuto podestà di Firenze, in questa novella tiene
20 42 | che, venendo podestà di Firenze, come è detto, con uno tabarro
21 48 | Montelupo nel contado di Firenze. Fu a' miei dì, e io il
22 48 | costui per lo comune di Firenze mandato ad eleggere uno
23 48 | essendo di quaresima, uscío di Firenze, e tenne verso Bologna e
24 48 | foss'io innanzi morto a Firenze che trovarmi qui ancora!
25 48 | e cavami di qui. Io ho a Firenze tanto di valuta, io te ne
26 48 | il quale venne podestà di Firenze; e Lapaccio si tornò, rapportando
27 48 | che fu il detto Lapaccio a Firenze, ebbe una malattia che ne
28 49 | vestimenti; e quando venía in Firenze, non guadagnando, ricorrea
29 49 | leccava.~Essendo costui in Firenze una volta, e facendosi là
30 50 | messer Amerigo Donati di Firenze, andò alla donna sua in
31 50 | particella: - Gli uomeni di Firenze che non sono signori di
32 51 | 51 - Ser Ciolo da Firenze, non essendo invitato, va
33 51 | andare che nessuno facea in Firenze convito che ser Ciolo non
34 52 | non è molti anni che in Firenze fu un cittadino chiamato
35 52 | maggior parte degli officii di Firenze avea aùti, sì che pochi
36 53 | e Berto tornando verso Firenze, che 'l priore Oca, priore
37 53 | piacevolissimo, tornando da Firenze, non di lungi una balestrata
38 53 | mattina seguente si tornò a Firenze; e 'l priore, dopo la messa,
39 54 | 54 - Ghirello Mancini da Firenze dice alla moglie quello
40 54 | Pulinari nella città di Firenze sempre usò nuova generazione
41 64 | resta, che corre insino a Firenze. ~ ~Non è gran tempo che
42 64 | Non è gran tempo che in Firenze fu un nuovo pesce, il quale
43 64 | che veniva a correre verso Firenze. E messogli l'elmo in testa,
44 64 | comincia a correre verso Firenze. Tutti quelli dattorno scoppiavono
45 66 | di Borghese Domenichi da Firenze, leggendo una storia del
46 66 | Fu un cittadino già in Firenze, e savio, e in istato assai
47 67 | nessuno ingannato.~E così a Firenze si tornò scornato e beffato
48 68 | Guido de' Cavalcanti di Firenze, uno fanciullo con altri
49 68 | che colui che forse in Firenze suo pari non avea per così
50 69 | ritorna a fare il suo giuoco a Firenze. ~ ~Passera della Gherminella
51 69 | peggio tanto che, tornati a Firenze, il Passera trovò aver guadagnato
52 69 | a tender la trappola in Firenze al luogo usato. Il primo
53 71 | frati, quando predicano a Firenze, ci ammaestrano del digiuno
54 72 | luogo della chiesa loro di Firenze, dicendo le più nuove cose
55 72 | Servi nella loro chiesa in Firenze in sul pergamo predicando.
56 72 | de' frati del Carmine di Firenze, che ne faceano festa, il
57 73 | Chiesa. E sentendosi per Firenze la profonda scienza del
58 75 | un altro. ~ ~Chi è uso a Firenze, sa che ogni prima domenica
59 78 | degli Agli nella città di Firenze, il quale era magro, asciutto
60 79 | a ragionare de' fatti di Firenze; ed è vero che 'l detto
61 79 | quante barbute si correrebbe Firenze?~Dicea messer Pino:~- Correrebbesi
62 79 | cavaliero:~- Dice che correrebbe Firenze con centocinquanta barbute.~
63 79 | per certo, che correrebbe Firenze, e con assai minor quantità,
64 79 | con centocinquanta lance Firenze, ma che la correrebbe con
65 80 | Anticamente nella città di Firenze si ragunava il consiglio
66 81 | stando da casa i Rossi in Firenze, avendo prestato danari
67 85 | onesta. ~ ~Nella città di Firenze fu già uno, secondo che
68 87 | medico, cenando co' Priori di Firenze una sera, essendo Dino di
69 87 | Tigliamochi fu uno cittadino di Firenze mercatante, uso molto ne'
70 88 | d'andarsene a dolersene a Firenze al maggiore della casa;
71 88 | mattina a cavallo, andò a Firenze, e saputo che messer Francesco
72 89 | Martino a Mont'Ughi presso a Firenze, fu poco tempo fa un prete
73 91 | Minonna Brunelleschi da Firenze fu ne' miei dì, e fu cieco,
74 91 | ed ellino se ne vanno a Firenze, e questi due non potendosi
75 93 | grandissimi nasi. ~ ~In Firenze fu già uno piacevole e sollazzevole
76 103| divulgò per tutto infino a Firenze, e nacquene quistione, più
77 104| Lega, che era col Comune di Firenze contro a' Pastori della
78 104| ambasciadori del Comune di Firenze, tra' quali fui io scrittore,
79 105| cappuccio a gote, e andando per Firenze, pensate nuova cosa che
80 105| mutata.~E così andò per Firenze rispondendo a chiunque il
81 106| alla Noce nella città di Firenze fu già uno orafo d'ottone,
82 109| alla chiesa de' Servi da Firenze fu già un uomo d'assai buona
83 114| fiorentino, era vicino in Firenze alla famiglia degli Adimari;
84 114| fu per Bianco cacciato di Firenze, e poi morì in esilio, non
85 115| alcuna parte per la città di Firenze, e portando la gorgiera
86 117| egli avea, e vennesene a Firenze, e comperò casa, e puosesi
87 117| avea grazia in persona, in Firenze n'ebbe vie meno, e ivi si
88 117| molte robe, e ritornossi a Firenze con esse. E ritrovandosi
89 118| pieve a Giogoli, presso a Firenze, poco tempo fa, fu un piovano,
90 120| messo di notte un bando in Firenze da casa Bardi, un cherico,
91 120| Duca d'Atene signoreggiava Firenze, morì un cavaliere de' Bardi,
92 120| molto presso a morte.~Tutta Firenze il giorno seguente andorono
93 126| Rossellino della Tosa da Firenze fu uno cavaliere molto dabbene;
94 127| Meza dell'Oreno, essendo in Firenze, e veggendo molti giudici,
95 127| giudici, si maraviglia come Firenze non è disfatta considerando
96 127| una volta nella città di Firenze; e stando in quella per
97 128| lasciava sotterrare. ~ ~Fu in Firenze per li tempi passati uno
98 128| della famiglia de' Pazzi di Firenze, ben veramente gentiluomo,
99 130| a Scandicci, contado di Firenze, avea uno ciccione nel sedere,
100 131| sé; tanto che tornati a Firenze gli venne una gran malattia,
101 132| Nel tempo che 'l comune di Firenze e gli altri collegati feciono
102 136| dirizzare. ~ ~Nella città di Firenze, che sempre di nuovi uomeni
103 139| 139 - Uno Massaleo da Firenze, essendo in prigione con
104 139| novella di fuori fu per Firenze, li più valenti uomeni che
105 140| Santa Orsa nella città di Firenze tornavano certi ciechi,
106 140| loro compagnia alquanto in Firenze, uno che gli avea uditi
107 141| grossissima delle tre sonava in Firenze, li vicini veggendo che
108 142| con meco; ma se tu vieni a Firenze a questi tempi, io non t'
109 142| seguente pensò d'andare a Firenze, e a casa di costui, e così
110 142| e così fece. E giunto in Firenze, subito n'andò a cavallo
111 143| Al tempo che 'l Comune di Firenze ave' guerra con la Chiesa
112 143| Innamorato, per andare a Firenze a fare alcuna sua faccenda,
113 143| era bastardo, che andava a Firenze. Il quale Piovano, salutando
114 145| messer Lando da Gobbio in Firenze per essere Podestà, messer
115 145| vince la questione. ~ ~A Firenze venne, non è gran tempo,
116 146| sottil frodo il mette in Firenze, il quale, essendo scoperto,
117 146| una sua casetta, presso a Firenze meno d'un miglio; e sempre
118 146| debito che avea, mandarli a Firenze a un suo amico tavernaio,
119 146| suo compagno andorono a Firenze, e a uno tavernaio dal Ponte
120 147| contado, e volendo mandare a Firenze ventiquattro o trenta uova,
121 147| questa novella per tutta Firenze, e sempre ne serai vituperato?~
122 147| al fine meno; ma non per Firenze, dove di questo sempre si
123 150| Uno cavaliere de' Bardi di Firenze, piccolissimo della persona,
124 150| molto orrevolmente partì di Firenze per andare nel detto officio.~
125 150| e che io lo feci fare a Firenze a Luchino dipintore, e costommi
126 151| Fiorentini confinati da Firenze, e Lucchesi che non poteano
127 152| Bernabò, e Michelozzo da Firenze, avvisandosi il detto signore
128 152| in quelli dì si tornò a Firenze; e venutoli uno pensiero
129 152| venuti li detti asini a lui a Firenze, mandò per uno banderaio
130 152| veduta questa maraviglia per Firenze, come spesso si corre a
131 152| Bergamino:~- Uno gentiluomo da Firenze che ha nome Michelozzo m'
132 152| a lui.~Di che si tornò a Firenze con la lettera di Bergamino;
133 153| Italia. Essendosi fatto in Firenze uno cavaliere, il quale
134 155| Gabbadeo da Prato è condotto a Firenze, per avviarsi dopo la morte
135 155| la sua morte, corsono a Firenze, e tali che, non che sapesseno
136 155| sapere ch'egli è morto a Firenze il maestro Dino, il quale,
137 155| voglia ch'egli andasse a Firenze a pigliar corso, gli disse:~-
138 155| accattò uno ronzino, e venne a Firenze in casa un suo pratese che
139 156| parecchi cavalli si partì di Firenze per andare in Lombardia
140 158| meritavono; e tornossi a Firenze sano e salvo e gottoso,
141 159| drieto a una cavalla in Firenze, e 'l detto Rinuccio, seguendolo,
142 159| gran tempo, nella città di Firenze, il quale ebbe nome Rinuccio
143 160| quei che fanno i panni in Firenze sono venuti sì al poco che
144 160| Podestà ardisse di tornare a Firenze. Questo caso del Podestà
145 161| mandiate per dipintore a Firenze, ché la vostra bertuccia
146 161| che andasse e tornasse da Firenze.~Udito ciò il vescovo, fece
147 161| che Buonamico tornasse da Firenze. E così Buonamico si partì
148 161| Buonamico si partì e vennesene a Firenze; e 'l vescovo, aspettando
149 161| della persona, e insino a Firenze il mandò a minacciare. E
150 163| 163 - Ser Bonavere di Firenze, essendo richiesto a rogare
151 163| popolo di Santo Brancazio di Firenze fu già uno notaio, il quale