Scena seconda. Flavio e Pollione
(Escono quindi da un lato Flavio e
Pollione guardinghi e ravvolti nelle loro toghe.)
POLLIONE
Svanir le voci!
E dell'orrenda selva
Libero è il varco.
FLAVIO
In quella selva è morte
Norma tel disse.
POLLIONE
Profferisti un nome
Che il cor m'agghiaccia.
FLAVIO
Oh, che di' tu?
L'amante!
La madre de' tuoi figli!
POLLIONE
A me non puoi far tu rampogna,
Ch'io mertar non senta.
Ma nel mio core è spenta
La prima fiamma,
E un Dio la spense,
Un Dio nemico al mio riposo
Ai piè mi veggo l'abisso aperto,
E in lui m'avvento io stesso.
FLAVIO
Altra ameristi tu?
POLLIONE
Parla sommesso …
Un'altra, sì … Adalgisa …
Tu la vedrai …
Fior d'innocenza e riso,
Di candore e d'amor.
Ministra al tempio
Di questo Dio di sangue,
Ella v'appare
Come raggio di stella in ciel turbato.
FLAVIO
Misero amico! E amato
Sei tu del pari?
POLLIONE
Io n'ho fidanza.
FLAVIO
E l'ira
Non temi tu di Norma?
POLLIONE
Atroce, orrenda me la presenta
Il mio rimorso estremo …
Un sogno …
FLAVIO
Ah! Narra.
POLLIONE
In rammentarlo io tremo.
Meco all'altar di Venere
Era Adalgisa in Roma,
Cinta di bende candide,
Sparsa di fior la chioma;
Udia d'Imene i cantici,
Vedea fumar gl'incensi,
Eran rapiti i sensi
Di voluttade e amore.
Quando fra noi terribile
Viene a locarsi un'ombra
L'ampio mantel druidico
Come un vapor l'ingombra;
Cade sull'ara il folgore,
D'un vel si copre il giorno,
Muto si spande intorno
Un sepolcrale orror.
Più l'adorata vergine
Io non mi trovo accanto;
N'odo da lunge un gemito
Misto de' figli al pianto …
Ed una voce orribile
Echeggia in fondo al tempio
Norma così fa scempio
D'amante traditor!
(Squilla il sacro bronzo.)
FLAVIO
Odi? I suoi riti a compiere Norma,
Norma dal tempio move.
DRUIDI
(lontani)
Sorta è la Luna, o Druidi.
Ite, profani, altrove,
Ite altrove, ite altrove!
FLAVIO
Vieni …
POLLIONE
Mi lascia.
FLAVIO
Ah, m'ascolta!
POLLIONE
Barbari!
FLAVIO
Fuggiam …
POLLIONE
Io vi proverrò!
FLAVIO
Vieni … Fuggiam …
Scoprire alcun ti può.
POLLIONE
Traman congiure i barbari,
Ma io li preverrò!
FLAVIO
Ah! Vieni, fuggiam …
Sorprendere alcun ti può.
DRUIDI
(lontani)
Ite, profani, altrove.
POLLIONE
Me protegge, me difende
Un poter maggior di loro
È il pensier di lei che adoro,
È l'amor che m'infiammò.
Di quel Dio che a me contende
Quella virgine celeste,
Arderò le rie foreste,
L'empio altare abbatterò.
FLAVIO
Vieni, vieni …
Scoprire alcun ti può …
Vieni … Fuggiam …
DRUIDI
(sempre lontani)
Sorta è la Luna, o Druidi.
Ite, profani, altrove,
Ite altrove.
POLLIONE
Traman conguire i barbari,
Ma io li preverrò!
(Pollione e Flavio partono rapidamente.)
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