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Carlo Pepoli
I puritani

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  • ATTO TERZO
    • Quadro primo. Arturo, Elvira, Soldati, Castellani, Castellane, Riccardo, Giorgio, Donne
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Quadro primo. Arturo, Elvira, Soldati, Castellani, Castellane, Riccardo, Giorgio, Donne

 

ARTURO
Son salvo, alfin son salvo. I miei nemici
Falliro il colpo, e mi smarrir di traccia.
O patria … o amore, onnipossenti nomi!
Ad ogni passo
Mi balza il cor nel seno, e benedico
Ogni fronda, ogni sasso.
O! come dolce è un esule infelice
Vedere il suo tesoro
E, dopo tanto errar di riva in riva,
Baciar alfin la terra sua nativa!
Qual suon!

ELVIRA
(di dentro)
A una fonte afflitto e solo
S'assideva un trovator,
E a sfogar l'immenso duolo
Sciolse un cantico d'amor.
Ah!

ARTURO
La mia canzon d'amore! O Elvira, o Elvira,
Ove t'aggiri tu? Nessun risponde, nessun.
A te così cantava
Di queste selve tra le dense fronde,
E tu allor eco facevi al canto mio!
Deh! se ascoltasti l'amoroso canto
Odi quel dell'esiglio,
Odi il mio pianto.

A una fonte afflitto e solo
S'assideva un trovator;
Toccò l'arpa e suonò duolo,
Sciolse un canto, e fu dolor.
Brama il sol allor ch'è sera,
Brama sera allor ch'è sol.
Gli par verno primavera,
Ogni gioia gli par duol!
(Odesi il suono di tamburo.)
Qual suon!
Alcun s'appressa!
(va a coprirsi col suo mantello e cerca di celarsi)

SOLDATI
(di dentro)
Agli spalti. Alle torri andiam.

ARTURO
Ancor di me in traccia?

SOLDATI
Si cercherà … si troverà

ARTURO
O Dio! Ove m'ascondo?

SOLDATI
No, no, non fuggirà.
Si troverà.
Agli spaldi, alle torri,
Si cercherà, non sfuggirà!

ARTURO
Al altro lato vanno i furenti.
(Si ritira, e vedesi un drappello d'armigeri traversare il fondo della scena; appena che sono passati, Arturo esce e guarda lor dietro.)
Son già lontani. Perché mai non posso
Porre il piede entro l'adorate soglie,
Dire a Elvira il mio duol, la fede mia?
(per inoltrarsi, poi s'arresta)
Ah! no … perder potrei
Me stesso e lei. Or si ripigli il canto.
Forse a me verrà, se al cor le suona
Come ne felici,
Quando uniti dicemmo: io t'amo, io t'amo.

Corre a valle, corre a monte
L'esiliato pellegrin,
Ma il dolor gli è sempre a fronte,
Gli è compagno nel cammin.
Cerca il sonno a notte scura
L'esiliato pellegrin;
Sogna, e il desta la sciagura
Della patria e il suo destin.
Sempre eguali ha i luoghi e l'ore
L'infelice trovator.
L'esiliato allor che muore
Ha sol posa al suo dolor.

ELVIRA
(si mostra e porge l'orecchio)
Finì … me lassa! O! come dolce all'alma
Mi scendea quella voce … O Dio! finì
Mi parve … Ahi! rimembranze! Ahi! vani sogni!
Ah! mio Arturo, ah! dove sei?

ARTURO
(inginocchiandosi)
A' piedi tuoi,
Elvira, ah! mi perdona!

ELVIRA
Arturo? Sì, è desso!
Artur! Mio ben! O gioia!

ARTURO
Ah! mia Elvira!

ELVIRA
Mio ben!
Sei pur tu? Or non m'inganni?

ARTURO
Ingannarti? Ah! no, giammai.

ELVIRA
Dunque han fin per me gli affanni?

ARTURO
Non temerfiniro i guai.

ELVIRA
Sì …

ARTURO
Sì, mio ben, finiro i guai;
Ora alfin ci unisce amor.

ELVIRA
O Arturo! Arturo, per mai più lasciarci?

ARTURO
Lo credi, mio ben, per mai più lasciarci;
Mio ben, non temerfiniro i guai
Ora alfin ci unisce amor!

ELVIRA
Ah! che alfin ci unisce amor!

ARTURO
Nel mirarti un solo istante
Io sospiro e mi consolo
D'ogni pianto e d'ogni duolo
Che provai lontan da te.

ELVIRA
(fra se, cercando di risovvenirsi)
Che provò lontan da me?
Quanto tempo? Lo rammenti?

ARTURO
Fur tre mesi

ELVIRA
No, no; fur tre secoli
Di sospiri e di tormenti;
Fur tre secoli d'orror!
Ti chiamava ad ogni istante:
Riedi, Arturo, e mi consola.
Ti chiamava ad ogni istante:
Vieni, ah! vieni, e mi consola,
E rompeva la parola
Il singulto del mio cor!

ARTURO
Ah! perdona … Ell'era misera,
Prigionieraabbandonata,
In periglio

ELVIRA
E l'hai tu amata?

ARTURO
Io!

ELVIRA
Non è tua sposa?

ARTURO
Sposa! Chi dir l'osa?
Chi? Parla … Chi?

ELVIRA
Io il chiedo, io il chiedo, Arturo.

ARTURO
Mi credevispergiuro?

Da quel che ti mirai
Palpitai per te d'amore,
Da quel giorno all'ultim'ore,
Sì, questo cor per te palpiterà.
La mia vita io ti sacrai
Nella gioia e nel dolore,
Fin la morte in questo amore
Dolce e cara a me sarà.

ELVIRA
O parole d'amor! Lieta son io!
Ei non l'amava dunque? O Arturo mio!
Sì - fede eterna ti giurai,
Ti giurai eterno ardore,
Da quel girono all'ultim'ore
Per te il mio cor avvamperà.
La mia vita ti sacrai
Nella gioia, nel dolor.

ELVIRA, ARTURO
Fin la morte in questo amore
Dolce e cara a me sarà.
Questo giuropuro di fede,
O dell'alma motor sempiterno,
Tu l'accogli e consola in eterno,
Benedici e sventura ed amor.

ARTURO
Ah! perdona … Ell'era misera,
Prigionieraabbandonata

ELVIRA
Di': se a te non era cara,
A che mai seguir colei?

ARTURO
Or t'infingi, o ignori ch'ella
Presso a morte

ELVIRA
Chi? Favella.

ARTURO
Tu non sai? La regina!

ELVIRA
La regina!

ARTURO
Un'indugio … e la meschina
Su d'un palco a morte orrenda

ELVIRA
Ah! E fia ver? Qual lume rapido
Or la mente mi rischiara!
Dunque m'ami?

ELVIRA
E puoi temer?

ELVIRA
Dunque vuoi?

ARTURO
Star teco ognor
Tra gli amplessi dell'amore.

ELVIRA
Dunque m'ami, mio Arturo? Sì?

ARTURO
Vieni, vieni fra queste braccia,
Amor, delizia e vita,
Vieni, non mi sarai rapita
Finché ti stringo al cor.
Ad ogni istante ansante
Ti chiamo e te sol bramo.
Ah! vieni, vien, tel ripeto t'amo,
Ah, t'amo d'immenso amore.

ELVIRA
Caro, caro, non ho parola
Ch'esprima il mio contento;
L'alma elevar mi sento
In estasi d'amor.
Ad ogni istante ansante
Ti chiamo e te sol bramo,
Ah! caro, vien, tel ripeto, t'amo,
T'amo d'immenso amore,
Sì, tel ripeto, sentilo, Artur, dal mio cor.

ARTURO
Sì, mel ripeti, ah! mio ben!
Ad ogni istante ansante
Ti chiamo e te sol bramo!

ELVIRA
Ad ogni istante ansante, ecc

ARTURO
Ah! mio ben!

ELVIRA
Ah! mio Arturo!

ARTURO
Sempre uniti!

ELVIRA
Sempre insieme!

ARTURO
Sempre insieme!

ELVIRA
Dunque m'ami, mio Arturo, sì!
Caro, caro, non ho parola
Ch'esprima il mio contento, ecc

ARTURO
Vieni fra queste braccia,
Amor, delizia, e vita, ecc

ELVIRA
Ad ogni instante ansante
Ti chiamo e te sol bramo.

ELVIRA, ARTURO
Ah! deh! vieni, vien, ti ripeto, t'amo,
T'amo d'immenso amore, ecc

ELVIRA
Mio ben!

ARTURO
Mia vita!

ELVIRA, ARTURO
Sempre con te vivrò d'amor !

(Al suono del tamburo mostra Elvira una fisonomia alterata ed una espressione di derisione.)

ARTURO
(s'agita e va a spiare)
Ancor s'ascolta questo suon molesto.
I miei nemici!

ELVIRA
(comincia a vacillare)
Sì, quel suono funesto;
Io conosco quel suon … ma tu non sai
Che più nol temo,
Ah! no, io più nol temo ormai.
(Arturo cominicia a turbarsi sorpreso dal parlare di Elvira.)
Nella mia stanza
Squarciai quel vel di cui ornò sua testa,
Calpestai le sue pompe … ed all'aurora
Con me tu ancora
Verrai a festa, a danza?

ARTURO
O Dio! che dici?

ELVIRA
Così come tu mi guardi,
Mi guardan essi, e intender non sanno
Il mio parlar … il duol, l'affanno!

ARTURO
(spaventato dallo stato di follia che investe Elvira)
O, ti scuoti … o ciel!
Vageggi!

ALCUNI SOLDATI
(di dentro)
Alto !

ALTRI SOLDATI
Fedel drapello!

ARTURO
Vien, vien!

ALCUNI SOLDATI
E chi viva?

ELVIRA
Ah! tu vuoi fuggirmi ancor?

ALTRI SOLDATI
Anglia, Cromvello!

ARTURO
Ah! no.

SOLDATI
Viva!

ELVIRA
No, no, colei più non t'avrà!

SOLDATI
Vincerà! Vincerà!

ELVIRA
No!

ARTURO
Taci! ah! taci, infelice, ah!
Taci per pietade,
Ah! non ti fuggerò

ELVIRA
Ah! t'arresti, t'arresti il mio dolore.
Aiuto! O genti!
Aiuto!

(Si sente da tutte le parti calpestio di gente che s'avanza correndo.)

ARTURO
Ah! taci!

ELVIRA
Pietà! Pietà!

(Arturo resta impietrito di dolore, guardando immoto Elviracurandosi di tutto ciò che accade d'intorno a lui.)

CASTELLANI, CASTELLANE
Arturo? Arturo? Lo sciagurto!

RICCARDO
Cavalier, ti colse il Dio
Punitor de' tradimenti.

GIORGIO, DONNE
Tu qui, o Arturo? Qual destin rio
A tal spiaggia te guidò!

SOLDATI
Pera ucciso fra tormenti
Chi tradiva patria e onor!

ELVIRA
Credi, o Arturo, ella non t'ama;
Sol felice io ti farò, sì.

SOLDATI
Talbo Arturo, la patria e Dio
Te alla morte condannò!

GIORGIO, DONNE
Che orror!

ELVIRA
Morte!

(Alla parola "Morte" vedesi che Elvira cangia di aspetto, ed ogni suo moto ed atto palesa che questo avvenimento produsse una commozione nel suo cervello ed un totale cangiamento intelletuale.)

RICCARDO, GIORGIO, DONNE
Ah! quel terror!

SOLDATI
Dio raggiunge i traditor.

ELVIRA
Che ascoltai?

CASTELLANI, CASTELLANE
Si tramutò!
Si smorta avvampò!

ARTURO
Credeasi, misera!
Da me tradita,
Traea sua vita
In tal martir!
Or sfido i fulmini,
Disprezzo il fato,
Se teco allato
Potrò morir!

ELVIRA
Qual mai funerea
Voce funesta
Mi scuote e desta
Dal mio martir!
Se fui sì barbara
Nel trarlo a morte
M'avrà consorte
Nel suo morir!

GIORGIO
Qual suon funereo
Feral rimbomba
Nel sen mi piomba,
M'agghiaccia il cor!
Non ha più lagrime
Il mio dolor.

ALCUNI SOLDATI
Quel suon funereo,
Ch'apre una tomba,
Cupo rimbomba,
Mi piomba al cor.
E Dio terribile
In sua vendetta
Gli empi saetta
Con rigor.

ALTRI SOLDATI
Quel suon funereo,
Ch'apre una tomba,
Cupo rimbomba,
Mi piomba al cor.
E Dio lo vuol
Senza pietà!

RICCARDO
Quel suon funereo
Ch'apre una tomba
Al cor mi piomba,
Lor sorte orribil
Mi piomba al cor.
Ah, pietà.

DONNE
Quel suon funereo
Di tromba ci piomba al cor.
Pur fra le lagrime
Speme ci affida,
Sì, che Dio
Ci arrida con pietà.

ARTURO
Traea sua vita
In tal martir!
Ah! sì, disprezzo il fato,
Se teco allato
Potrò morir!

(I soldati, impazienti, si rivolgono a Giorgio ed a Riccardo, e diconon loro sottovoce.)

SOLDATI
Che s'aspetta?
Alla vendetta!

ELVIRA
(s'avvicina ad Arturo)
Arturo!

ARTURO
Elvira, Elvira!

RICCARDO, GIORGIO, DONNE
Sol ferocia or parla in vol!

SOLDATI
Dio comanda a' figli suoi
Che giustizia ormai si renda
Cada alfin l'ultrice spada
Sovra il capo al traditor!

ELVIRA
(lo abbraccia)
Artur! Artur, tu vivi ancor!

RICCARDO, GIORGIO, DONNE
La pietade Iddio v'apprenda!

ARTURO
Teco io sono.

ELVIRA
(piangendo)
Il tuo perdono!
Per me a morte, o Arturo mio!

ARTURO
Ah un amplesso!

ELVIRA
Sì, mio bene.

ARTURO
Ah, un addio!

ELVIRA
Un addio!

ARTURO
Arrestatevi, scostate,
Crudeli, crudeli!
Ella è tremante,
Ella è spirante,
Anime perfide,
Sorde a pietà.
Un solo istante,
Ah, l'ira frenate
Poi vi straziate
Di crudeltà.

RICCARDO, GIORGIO
Cessate, cessate un istante,
Un istante per pietà!
Deh! cessate!

SOLDATI
Vendetta s'affretta, Dio lo vuole,
Non si tardi!

DONNE
Deh cessate per pietà,
Un istante, deh, cessate!

(Odesi un suono di corni da caccia.)

CASTELLANI, CASTELLANE
Suon d'araldi?
Un messaggio?

ARTURO, RICCARDO, GIORGIO
Che sarà?

SOLDATI
Esploriam.

(Fanno un movimento per sortire, ma s'arrestano vedendo entrare un messaggero che reca delle lettere. Riccardo e Giorgio le leggono.)

GIORGIO
Esultate!

RICCARDO
Esultate!

GIORGIO
Già Stuardi vinti sono …

RICCARDO
I cattivi han già perdono

GIORGIO, RICCARDO
L'Anglia terra ha libertà!

CASTELLANI, CASTELLANE
L'Anglia terra ha libertà.
A Cromvello eterna gloria!
La vittoria il guiderà.
Siam liete, alme amorose
Qual già foste un dolente
Lunghi per voi ridenti
Quest'istante segnerà.

ARTURO
Ah! mia Elvira!

ELVIRA
Oh! contento!

Ah! sento, o mio bell'angelo,
Che poco intera è un'anima
Ad esaltar nel giubilo
Che amor ci donerà.
Benedite le lacrime,
L'ansia, i sospiri,
I gemiti; vaneggerò nel palpito
Di tanta cara voluttà!

RICCARDO, GIORGIO, CASTELLANI, CASTELLANE
Sì, sì, l'amor coronerà di giubilo
Gli spasimi di tanta fedeltà.
Amor pietoso e tenero
Coronerà di giubilo
L'ansia, i sospiri, i palpiti
Di tanta fedeltà.

 

FINE




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