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Luigi Illica
Wally

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Atto secondo

 

Il paesaggio: la piazza di Sölden

Nel fondo la chiesa alla quale si accede per un'ampia gradinata. Da una parte all'altra, traversalmente corrono striscie di tela colorata che ricoprono la piazza in parte (la parte riservata alle danze pubbliche). L'osteria dell'Aquila è a destra. Le finestre, la porta, le tavole, le panche, tutto vi è coperto ed ornato di rami frondosi e di fiori. Anche dalle finistre e dai ballatoi pendono drappi a colori, fronde, ghirlande. È tutto un paese vestito di festa! È il Corpus Domini.

La piazza è gremita di gente; chi va e chi viene; chi si dà al discorrere; chi saluta e passa; chi ride; chi si trattiene a crocchi. Tutti i variopinti e pittoreschi costumi del Tirolo vivono e si muovono nella piccola piazza.

Ecco là, il Pendore di Schnals già seduto davanti ad una enorme tazza di birra, in mezzo a un crocchio di giovanotti, che beve, ride, discute e qualche volta alla bell'Alfra tutta in faccende (la padrone dell'osteria dell'Aquila) mormora parole che eccitano la facile allegria dei suoi ascoltatori! Là, in disparte, c'è anche Gellner, anch'egli vestito a festa, ma triste, sinistro, taciturno. Come egli è cambiato in un anno! (poiché è passato già l'anno dalla sera che all'Hochstoff, fu respinto dalla Wally e costei del padre messa alla porta).

ALCUNE FANCIULLE
(attraversando la piazza e susurrano fra loro)
Entro la folla che intorno s'aggira,
Nei dì di festa, è bello passegiar.

ALTRE FANCIULLE
(si succedono gaiamente ridendo)
Là v'è garzon che per me sospira!

TUTTE LE FANCIULLE
(additando)
Là ve n'è un altro che mi sta a guardar!

(Al passare delle fanciulle avanti alla tavola dove siede, beve, sogghigna e fuma il pedone di Schnals.)

TENORI
(osservando)
S'io mi dovessi ora ammogliar,
Di queste mogli non ne vorrei!
Son volubili troppo nell'amar
E una fraschetta in casa non torrei!

VECCHIE
(attraversano la piazza e si avviano alla chiesa, soggurdano brontolando le belle ragazze)
Già le campane suonano …
E le preghiere echeggiano …
Esse Dio non ascoltano …
Ma ridono e cinguettano …
Ed a mill'altro pensano
Che al piacer, le frivole …
Ed alle vesti e ai bindoli,
Che intorno a lor svolazzano!

BORGHESI
(sorridendo malignamente)
O nonne saggie e venerate,
Perché con tanta furia
Alla chiesa ne andate?
Tanti anni son passati,
Che le colpe di vostra gioventù
Lo stesso Iddio non ricorda più!

ALCUNE FANCIULLE
Là v'è un garzon che per me sospira!

ALTRE FANCIULLE
Là v'è un altro che mi sta a guardar!

TENORI
S'io mi dovessi ora ammogliar,
Di queste moglie, affè! non prenderei!

TUTTI
Suona la squilla mattutina!
È il dì di festa!

(Le vecchie frettolose si avviano alla chiesa.)

IL PEDONE
(fumando in una lunga pipa di porcellana e rivolgendosi ai vicini)
Or, per la via, ne ho incontrate assai
Brigate allegre e giovinette belle!

TUTTI
Suona la squilla mattutina!
È il dì di festa!

UOMINI
(alzandosi)
Giorno è per noi di festa e d'allegria!

IL PEDONE
(a un tratto si leva, guarda per la piazza e addita Walter che tutto in fronzoli se ne viene occhieggiando, curioso e un po' spavaldo, le donne)
Vedetelo venir il piccol Walter
Tutto vestito a festa.

UOMINI
(beffardi)
Oh! Il piccol seduttor!

VECCHIE E FANCIULLE
(scontrandosi con Walter mentre s'avviano alla chiesa)
Oh! Il bel corsetto!

IL PEDONE
(ironico a Walter)
O che già fate l'occhietto moribondo a maritate?

WALTER
(stizzito al Pedone)
Ognun fa quel che gli piace!
A voi il ber?
A me le belle donne e amar!

IL PEDONE
Ah! ah! Or or la tua padrona m'ho incontrata
Che alla festa ne vien …

WALTER
(punto)
Non ho padrone!

IL PEDONE
(sogghignando)
Eh, via! Vo' dir, colei che così ricche vesti ti diè!

WALTER
(furiente)
La Wally è sol mia amica!
(S'allontana.)

(Intanto Hagenbach si è seduto ad una tavola avanti all'osteria dell'Aquila. Afra accorre sorridente, felice. Tutto si fanno intorno all'Hagenbach; chi gli stringe la mano, chi lo saluta, chi beve con lui.)

GIOVANOTTI
(continuando il discorso col Pedone)
Avrem la Wally?

IL PEDONE
Sì;
(con mistero)
Ora che al diavol
N'è andato il vecchio Stromminger,
Essa corre le feste e si diverte!

GELLNER
(lanciando un'occhiata sinitra all'Hagenbach)
(La sciagurata! qui ne vien per lui!)
(Gli sfugge un gesto di minaccia, poi a tratto si leva e si perde nella folla.)

IL PEDONE
(continua, aizzando i giovanotti)
Avanti giovanotti!
La mano della Wally è una cuccagna!

HAGENBACH
(con disprezzo)
No! Una moglie così non la vorrei!
Colei non per l'amor per l'odio è fata!

ALCUNI GIOVANOTTI
(scimiotteggiando Hagenbach)
No! Una moglie così non la vorrei!

ALTRI GIOVANOTTI
No! Una moglie così non la vorrei!

IL PEDONE
(malizioso, rimbeccandoli)
L'ho udita dire e ridir
Che nessun uomo un bacio sapria torle …

GIOVANOTTI
Oh! l'orgogliosa!

HAGENBACH
(con fatuità)
Vuo' rivederla e vuo' con lei danzar!

(Intanto le vecchie e le fanciulle sono entrate in chiesa. Gli uomini, tornati a sedersi alle tavole dell'osteria, bevono e giuocano.)

AFRA
(facendo vicina all'Hagenbach con voce carezzevole)
No! Coll'amor tu non dêi scherzar.
Ché invan resiste al suo voler il cor!
E il pianto a ogni pupilla ei sa strappar.
No, tu non dêi scherzar coll'amor!

IL PEDONE
(facendo della filosofia)
Ai giovanotti piace lo scherzar!

WALTER
(che è ritornato, udendo parlare della Wally, esclama in atto di sfida:)
Nessuna saprà la Wally far piegar.

AFRA
No! Coll'amor, no, tu non dêi scherzar.

IL PEDONE
Badate, ohimè! che assai scaltro è amor!

HAGENBACH
Ah! Rider mi fate!

WALTER
Essa ha vaghezza solo di scherzar!

AFRA
No! Coll'amor tu non dêi scherzar!

HAGENBACH
Io tremar? Io tremar?
È troppo fermo il cor.

IL PEDONE
Ai giovanotti piace lo scherzar!

HAGENBACH
È troppo fermo entro il mio petto il cor!

WALTER
Ah! ah! ah!

AFRA
No, no, no.

IL PEDONE
Ah! ah! ah!

WALTER
Essa ha vaghezza solo di scherzar
Ma alle malie d'amor chiuso è il suo cuore!
Nessun saprà la Wally far piegar.
No! Coll'amor non dêi scherzar!
Ah! ah! ah! ah!
Essa ha vaghezza solo di celar!

AFRA
No! Coll'amor non dêi scherzare, ecc

HAGENBACH
Colle orgogliose piacemi scherzar
Ma il core ho chiuso alle malie d'amor!
Ah! Rider mi fate! Io tremar?
È troppo fermo entro al mio petto il cor!

IL PEDONE
Se alle donna la testa fa girar,
L'uomo s'inebria di furore!
Badate, ohimè! che scaltro è amor!

GIOVANOTTI
Ah! ah! ah! ah!

HAGENBACH
Ah! ah! rider mi fate!

WALTER, AFRA E IL PEDONE
No! Coll'amor tu non dêi scherzar,
Che invan resiste al suo voler il cor!
E il pianto, a ogni pupilla sa strappar.
No, tu non dêi scherzar coll'amor!
(ridendo)
Ah! ah! ah!

HAGENBACH
Io tremar? io tremar!
(ridendo)
Ah! ah! ah!

WALTER, AFRA E IL PEDONE
(vedendo giungere la Wally)
Eccola quà!

(Infatti è la Wally! A questo grido di sorpresa ne segue un altro di ammirazione.)

GIOVANOTTI
(mormorando)
La bella creatura!

AFRA
(all'Hagenbach che studiatamente non si volge a guardare)
E che arie da regina …
E che bel vezzo di perla al collo!

(La Wally è superbamente bella e superbamente vestita di una ricca veste di velluto, ed ha uno splendido vezzo di perle al collo. Alcune amiche l'accompagnano.)

WALTER
(movendo incontro a Wally)
Alfin sei giunta!

WALLY
(a Walter)
Sei tu, mio Walter?

GIOVANOTTI
(alzandosi)
Benvenuta, Wally, se per danzar tu vieni …

ALCUNI
Di! Danzerai con me?

ALTRI
Poi con me pur?

WALLY
(interrompendoli)
E perché no?
(Ad un suo cenno, Afra si toglie dall'Hagenbach e rientra portando una tazza alla Wally, poi ritorna presso a Giuseppe. La Wally la segue coll'occhio, si avvede della presenza dell'Hagenbach e depone senza bere la tazza.)
Io danzerò con chi vorrà il capriccio
Pel piacer di danzar!

IL PEDONE
(intervenendo)
Anche la danza del bacio?

WALLY
(provocante)
Lo so che le fanciulle vostre
Nascondon la voglia che han di baci
Nell'uso di tal danza!
Io, no! … E poi …

IL PEDONE
E poi?

WALLY
Non facil cosa saria forse
Strapparmi un solo bacio!

IL PEDONE
(insistente)
E se ciò fosse?

WALLY
Finor non m'han baciata
Che i rai del sol e il vento,
La rugiada imperlata,
Le stelle in firmamento;
M'ebbi il bacio del fiore;
M'ebbi il bacio del prato;
Della neve il candor
Il bacio suo m'ha dato;
Mi dier baci coll'ali augelli del Signore …
Solo baci immortali la Wally ebbe finor.
(Accesa nel volto e negli occhi, rimane come assorta; poi, a un tratto, la sua fronte candida si abbuia. Il suo sguardo corre ad Afra e Giuseppe! Parlano … non si curano di lei. Un lampo vibra nella sua pupilla, ed è quasi in atto di sfida che ai giovanotti lancia queste parole così piene di disprezzo.)
Così prezioso don qual uomo mai potria rubarsi?

IL PEDONE
E se alcuno il potesse?

WALLY
Quell'uom? … Quell'uom?
Sarebbe mio!

(Prende il braccio di Walter e si allontana. Passando vicino all'Hagenbach, lo guarda prima con civitteria, poi con uno sguardo profondo così che egli è scosso.)

IL PEDONE
(con ironia)
Su! giovanotti!
Il bacio di Wally val la cuccagna!

GIOVANOTTI
(dalle porte aperte della chiesa si ode la lenta armonia dell'organo)
È l'ora della messa!
In chiesa andiam … andiam …
Poscia alla danza e rivedrem!

(I giovanotti s'avviano tutti lentamente alla chiesa. Afra rientra nell'osteria.)

HAGENBACH
(alzando tutto turbato, e avviandosi egli pure in chiesa, fra sé)
Ancora qual suo sguardo!

(Walter e la Wally che si è attardata colle sue amiche per acconciarsi il velo, stanno pure per entrarvi, quando da una viuzza di destra sbuca fuori Gellner il quale impedisce loro il passo. Wally si ferma, fa segno a Walter di voler rimaner sola.)

DONNE
(internamente dalla chiesa)
Santa Maria ora pro nobis.

WALLY
(freddamente rivolgendosi Gellner)
Sei tu?!

GELLNER
Son io …

WALLY
Da che son la padrona
Tu sol, dei miei, non sei venuto a me …

GELLNER
Io non l'osai …

WALLY
Non t'ho dimenticata!
Un dì tu fosti sordo ai preghi miei
E fui per te cacciata …
Orben, oggi io te caccio!
Però … ingrata esser non vuo' …
(Gli stende una borsa di denaro.)
Prendi! … È denaro! E vanne!

GELLNER
Nulla voglio da te …
(con un gesto allontana la borsa che Wally gli porge, e poi risoluto)
Io t'amo ancora e più di prima io t'amo!
Deh! … mi guarda com'io per te mi struggo …

WALLY
(ridendo)
Ah! ah! ah!

GELLNER
In desiderii …

WALLY
Ah! ah! ah!
(torturandolo femminilmente)
Cantava un dì mia nonna questa strana canzon:
"Fatto il mondo è così:
Non v'ha più fiera voluttà d'amor
Che odiare l'uom che v'ha donnato il cor.
Piangi, garzon?
E tu bel Cavalier,
Ah! ah! ah! perché si triste e cupo è il tuo pensier?
(beffardamente)
Nerianna si rifiuta alla tua brama
Ti deride, se soffri, la tua Dama?
Ah! ah! ah!
Fatto il mondo è così:
Amor al riso sempre il pianto unì!"

GELLNER
(cogli occhi pieni di lacrime e la voce piena di preghiere)
Non rider!

WALLY
(ride provocandolo)
Oggi sono allegra assai!

GELLNER
(fissandola in viso)
Non è ver!

WALLY
(tornando seria e turbata)
Che ne sai tu?

GELLNER
Rispondi …
Perché, così selvaggia un dì,
Ti adorni ora di perle
E per le fiere corri!
Dietro all'amor tu corri …

WALLY
(interrompendolo impetuosa)
Non è ver!

GELLNER
(implacabile, investendola)
Menti!!
Il tuo cor per me non ha secreti …
(Le si avvicina, ed abbassando la voce sussurra:)
Sai tu perché ti ottendi da tuo padre?
Perché gli dissi che Giuseppe amavi!

WALLY
(con impeto selvaggio e feroce, come una imprecazione)
Ed è per me un'ebbrezza il tormentarti!

GELLNER
Mi fai pietà!
(la sua voce è grave eppur dolce)
Se tu, Wally, sapessi dimenticare!
Ah … viver felici!
(interrompe il discorso, e con immenso slancio)
Schiavo de' tuoi begli occhi
Ai piedi ti starei
E, pregando a ginocchi,
Come s'adora in ciel, t'adorerei!
(si inginocchia baciandole la veste, poscia, con immenso trasporto)
E una lunga carezza,
E un'ebrrezza
Inifita
Eterna giovinezza
Sarà la nostra vita!
Wally! Wally!

WALLY
Sù via … Ti leva! …
A che pregar? … Non t'amo. È ver.
(dopo un momento di silenzio e di riflessione)
Giuseppe io amo …

GELLNER
(levandosi con impeto; fuori di sé)
Ah! maledetta! Ma non l'avrai!
Che già vicino è il dì della sue nozze!
(Ride quasi in uno spasimo di ferocia.)

WALLY
Ah, no! Geller, tu menti!
Per torturarmi menti …

GELLNER
Alla bell'Afra chiedilo dunque.
(Wally, colpita, impalladisce, le forze a un tratto le mancano e si appoggia barcollando ad una tavola.)
Ed or? … Perché non ridi? …

WALLY
(angosciata, ripensando)
Eran poc'anzi là!
Stretti a colloquio sorridevan fra loro,
E le lor teste si toccavan così …
Che (Vergin santa) si saria detto
(Un singhiozzo le strozza la voce.)
Che scambiasser baci! …

GELLNER
(ironicamente)
Cantava un dì mia nonna questa strana canzon: …

WALLY
Taci …

GELLNER
"Fatto è il mondo così …
(beffardamente)
Nerina si rifiuta alla tua brama? …

WALLY
(minacciando)
Ma ancor sue moglie Afra non è …

GELLNER
Ti deride, se soffri, la tua Dama?
Ah! ah! ah! Fatto il mondo è così!"

WALLY
(con forza)
Io l'amo, io l'amo!
E nessun può legger nel destin.

(È fuori di sé: acciecata, pazza, batte sulla tavola dove sta ancora la tazza che Afra le aveva portata. Afra accorre. La Wally è così agitata che non si avvede che già dalla chiesa esce la gente e che la piazza ritorna piena di voce e di moto.)

AFRA
Che brami, Wally?

WALLY
(afferrando la tazza la getta violentamente contro terra così imbrattarle la vesta e grida:)
Invero che tal broda soli
I tuoi ganzi posson trangugiar!

AFRA
(prorompe in lagrime)
Ahimè! Ahimè!

WALTER E CORO
(circondando Afra e Wally)
Che avvenne, Wally?

WALLY
Nulla!
(ad Afra)
Ed or perché tu piangi?
Non temer: come s'asciughin gli occhi
Alle fantasche io so!
(leva dalla borsa una moneta, e la lascia cadere ai piedi di Afra, dicendole:)
Toh! … Ridi!

HAGENBACH
(che ha veduto, non visto, questa scena, si avanza lentamente, si avvicina ad Afra, si abbrassa e raccoglie la moneta d'ora e la getta ai suonatori girovaghi)
È la ricca padrona dell'Hochstoff che vi paga …
Or sù! Un ländler dei più gai!

CORO
Evviva! evviva!

WALLY
(fra sé)
(Povera me … Vincenzo ha detto il vero!)

HAGENBACH
(ad Afra consolandola)
Non pianger, Afra … Ti vendicherò!

CORO
(all'Hagenbach)
Vieni a danzar …

HAGENBACH
(ai giovanotti)
Sì … Danziam …
Ma pria vò fare una scommessa …

CORO
E qual? Sentiam!

HAGENBACH
Dieci fiorini d'oro
Che alla Wally un bacio strapperò!

CORO
(ridendo)
Scommessa strana!

HAGENBACH
Ebben?

CORO
Sia pur! Teniamo!

(La piazza, in un batter d'occhi, si è mutata quasi in una immensa sala da ballo. Le tavole riunite servono da palco pei suonatori. Sulle panche, disposte a collana, seggono i vecchi, le vecchie, i borghesi. Le fanciulle prendono il braccio del giovanotto che le invita. L'Hagenbach, levatosi il cappello, ne toglie la penna d'acqualia e ve la rimette, ma al rovescio, il che significa nei costumi di Sölden che qualunque giuramento, qualunque promessa, qualunque parola, se la penna è al rovescio non ha valore. Nessuno se n'è accorto, eccettuato Gellner che, confusa nella folla, presso al palco dei suonatori, non ha mai staccato lo sguardo dall'Hagenbach.)

GELLNER
(vedendo l'Hagenbach attraversare la piazza alla volta della Wally, si avvicina a lei rapidamente, sussurandole all'orecchio:)
Bada, Wally!
(Si allontana.)

HAGENBACH
(con galanteria)
Danzar con te da tempo desiavo …

WALLY
(lusingata)
Se dici il ver!

HAGENBACH
(come se giurasse)
È il ver!

WALLY
(guardando dubbiosa)
Pure i tuoi occhi han certi strani sguardi!
(con tristezza)
L'ingannarmi saria crudel …

HAGENBACH
(trascinando dolcemente la Wally)
Danziam!

(Commincia il ländler. Anche il Pedone e Walter danzano.)

CORO
Già il canto fervido vola per l'aere;
Come di rondin, leggiero ha il vol,
E i trilli modula, dell'usignol.
Agili, rapide, le corde fremono …
I fiori olezzano
Fremon nell'aure, inni d'amor.

(La lotta del bacio ferve ancora accanta nel fondo. Ad un bacio côlto, risa, applausi. Risate lunghe accolgono la vittoria di Walter. Ogni bacio dato è una coppia di danzatori che scema. Ormai pochissime continuano. Ma l'attenzione del Pedone e dei giovanotti che hanno udita la scommessa è per l'Hagenbach e la Wally, attenzione stuzzicata dai due pel loro contegno. Si direbbe che danzino senza accorgersene e spesso cessano di danzare per parlarsi, qualsiché l'armonia che li conduce non sia già quella degli instrumenti, ma quelle che esce dalle loro labbra.)

HAGENBACH
(ad un tratto eccitato da alcune parole della Wally, cessa di danzare, e turbato le dice:)
No! Parla! Vuò saper! Dicevi?

WALLY
(continuando il discorso quasi suo malgrado)
Posar sovra il tuo petto …
Scordar il mondo e Dio …
Sempre al tuo cor vicina …
Questo era il sogno mio …

HAGENBACH
(sorpreso e commosso)
Ed io nel tuo cuor, fanciulla,
Sempre ho creduto il nulla!

WALLY
(continuando)
Ma un giorno m'hanno detto
Ch'ero odiata da te …

HAGENBACH
(turbato, con calore, interrompendola)
Non t'ho odiata mai …
Lo giuro … Credi a me!

(Riprendo la danza.)

IL PEDONE
Arte è malva già,
Il bacio aescar colla parola.

VECCHIE
No, non è ver!

GIOVANOTTI
Al dolce giuoco vincer dee la danza sola!

HAGENBACH
(ad un tratto si arresta nuovamente; questa volta egli cerca di scioglersi dalle braccia della Wally; è pallidissimo, con stanchezza)
No! Non vuò più danzar!

WALLY
(trattendolo e continuando a parlargli, scherzosa, eccitandolo:)
Al mio labbro di rosa
Non giunge il labbro timido di bocca paurosa …

HAGENBACH
(ancora più turbato e tremante)
Cessiam! Da te son vinto!

WALLY
Ah! ah! ah!
Perché allor, m'hai sfidata?

(Il ländler si è fatto affannoso; nel fondo della scena si danza ancora.)

HAGENBACH
(con impeto, stringendosi alla Wally)
Perché? … Perché domandi? …

IL PEDONE
(ai giovanotti)
Attenti! S'avvicina il momento!

HAGENBACH
Perché Wally sei bella …

VECCHIE
Diritto d'ognun è la favella!

GIOVANOTTI
Non è ver!

HAGENBACH
Perché hai profondi sguardi … Soave la favella …

VECCHIE
È l'arma più cortese che fa la lotta bella!

FANCIULLE
(nel fondo)
Sì, danziam!

HAGENBACH
Nei candidi tuoi denti v'è una malia ascosa …
V'è la vita e l'amor sul tuo labbro di rosa!

IL PEDONE
Attenti! Attenti!

HAGENBACH
In nodo fereo l'anima allaccia …

FANCIULLE
Agili, rapide, le corde fremon.

HAGENBACH
Questa tua chioma morbida,
Che a te stretto mi abbraccia!

(A questo punto il Pedone si stacca dal gruppo dei giovanotti che si interessano alla lotta fra l'Hagenbach e la Wally, e portandosi nel fondo stuzzica anche la curiosità delle donne narrando loro la scommessa. A poco a poco tutto si avvicinano ai due amanti circondandoli.)

WALLY
Ah! taci! taci!
Udir più non ti vo' …
Tu menti! tu menti!

HAGENBACH
(arrestandosi bruscamente, colle lagrime agli occhi)
Lo giuro!

WALLY
(con impeto)
Non giurar!

HAGENBACH
Credimi è il ver! …

WALLY
(livida in viso)
No, ad altra fanciulla il tuo amore hai giurato …

HAGENBACH
Ah, tu, da un'ora, con tormenti d'inferno
Ah, Wally, mi torturi! m'uccidi!
Di me tu prendi scherno!
Wally! Wally!

WALLY
(colle lagrime agli occhi)
Scherno di te?
Non vedi che t'amo e in te rapita
Vivo una nuova vita …

HAGENBACH
(affascinato, tremante)
Ma allor … perché mi nieghi d'un bacio tuo l'ebbrezza?

WALLY
(con un lamento)
Ohimè!

HAGENBACH
(abbracciandola con violenza)
Così! Così ti voglio! Ah! sempre mia!

WALLY
(con un sospiro si abbandona a lui)
Prendimi!

(L'Hagenbach la bacia sulla bocca. Un urlo confuso di applausi, di gride beffarde, di risa scoppiano come un uragano intorno.)

IL PEDONE, DONNE, GIOVANOTTI E BORGHESI
Ah! ah! ah!
La Wally fu baciata!
Ed Afra è vendicata!

(I giovanotti circondano l'Hagenbach, che li guarda come trasognato, ricordando la scommessa.)

WALLY
(scossa a quelle risa, guarda l'Hagenbach, non comprendendo)
Che dicon mai costoro?
E perché ridon?

(I giovanotti trascinano l'Hagenbach verso l'osteria.)

GELLNER
(avvicinandosi alla Wally)
Disgraziata! Perché non m'hai creduto?

WALLY
Crudel vendetta! Ei m'ingannò!

GIOVANOTTI
A ber!

IL PEDONE
A ber!

GIOVANOTTI
Afra, il miglior tuo vino!

(La Wally, gli occhi vitrei, livida, senza lacrime, guarda avanti a sé. Gellner e Walter la circondano; ma ella non vede che uno. Un uomo che le volge le spalle. Quasi spera ancora! Ed ecco invece le vecchie, le fanciulle, tutte le donne di Sölden che la attorniano, beffarde, sogghignando.)

DONNE DI SÖLDEN
Se un marito torrai,
Tu pure a lui Wally
Un bacio porterai,
Ah! ah! ah!
Che Dio non beredì!
Ah! ah! ah!

(Gellner e Walter circondano la Wally.)

GELLNER
Sù! Vieni! Andiam!
(additandogli l'Hagenbach che cerca di stordirsi bevendo)
Guardarlo là! Lo vedi?

IL PEDONE
(toccando la sua colla tazza dell'Hagenbach)
Non v'è maggior piacer
D'un ben colmo bicchier.
Ah sì! credete a me,
(vuotando la tazza)
Altro non v'è!
Evviva l'Hagenbach!

GIOVANOTTI
Viva!

WALLY
(cogli occhi fissi sull'Hagenbach, afferra Gellner e gli dice)
Dì … Mi vuoi tu ancora?

GELLNER
(con slancio)
Sempre!

WALLY
(sempre cogli occhi sull'Hagenbach e con voce ferma)
Io lo vo' morto!

 




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