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Giovanni Bertati
Il matrimonio segreto

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  • ATTO PRIMO
    • Scena prima. Paolino, Carolina
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ATTO PRIMO

 

Scena prima. Paolino, Carolina

 

Sala che corrisponde a vari appartamenti.

 

PAOLINO
Cara, non dubitar,
Mostrati pur serena.
Presto avrà fin la pena
Che va a turbarti il cor.

CAROLINA
Caro, mi fai sperar.
Mi mostrerò più lieta.
Ma sposa tua segreta
Nasconderò il dolor.

PAOLINO
Forse ne sei pentita?

CAROLINA
No, sposo mio, mia vita.

PAOLINO
Dunque perché non mostri
Il tuo primier contento?

CAROLINA
Perché vieppiù pavento
Quello che può arrivar.
Se m'ami, deh! t'affretta
L'arcano a palesar.

PAOLINO
Sì, sposa mia diletta,
Ti voglio consolar.

A 2
Se amor si gode in pace
Non v'è maggior contento;
Ma non v'è egual tormento
Se ognor s'ha da tremar.

CAROLINA
Lusinga, no, non c'è. La nostra unione
Lungo tempo segreta
Non può restar. E se si scopre avanti
Di quel che ha da scoprirsi,
Quale schiamazzo in casa,
Qual bisbiglio di fuori, o sposo amato!
Né un trasporto d'amor sarà scusato.

PAOLINO
Dici il ver; vedo tutto.

CAROLINA
Il padre mio
È un uom rigido è ver; ma finalmente
è d'un ottimo cor. In sulle furie
Monterà al primo istante
Che saper gliel farai;
Ma dopo qualche certa poi sono,
Che pien d'amor ci accorderà il perdono.

PAOLINO
Sì; questa sicurezza
La sola fu che a stringere c'indusse
Il nodo clandestino.
Ma senti: oggi la sorte
Occasion propizia a me presenta
Di svelar il segreto
Con meno di timore.

CAROLINA
Dimmi, , presto.
Ah!, mi consoli il core.

PAOLINO
Mi è riuscito alla fine
Di poter soddisfare all'ambizione
Del signor Geronimo,
Che fanatico ognor s'è dimostrato
D'imparentarsi con un titolato.

CAROLINA
E così?

PAOLINO
Sarà sposa
Del conte Robinson,
mio protettore,
Tua sorella maggiore
Con centomila scudi. Or io d'entrambi
Avendo gl'interessi maneggiati,
Spero così d'avermeli obbligati.

CAROLINA
Bene, sì, bene assai
Il conte impegnerai
Perché sveli a mio padre il nostro arcano.
Ma quando egli verrà?

PAOLINO
Non e lontano.
Lo spero in questo giorno, anzi a momenti.
Ecco qua la sua lettera
Che al signore Geronimo
Io devo presentar. Ma parmi appunto
Di sentir la sua voce.
A casa è ritornato.

CAROLINA
È vero, è vero.
D'esser dunque tranquilla io presto spero.
Io ti lascio perché uniti
Che ci trovi non sta bene...
(per partire, poi ritorna)
Ah, tu sai ch'io vivo in pene
Se non son vicina a te!

PAOLINO
Vanne, sì, non è prudenza
Di lasciarci trovar soli...
(per partire, poi ritorna)
Ah, tu sai che il cor m'involi
Quando vai lontan da me.

CAROLINA
No non viene...

PAOLINO
Sì, sì, adesso.

A 2
Dammi, dammi un altro amplesso.
Ah! pietade troveremo
Se il ciel barbaro non è.
(Carolina parte)

 




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