PAOLINO
(forte)
Signore, ecco qua il Conte.
GERONIMO
Il Conte? Oh! Presto, presto...
Rimettiamo il discorso...
Scendiamo ad incontrarlo fin abbasso.
PAOLINO
Ecco che ha più di noi veloce il passo.
CONTE
(da dentro)
Senza, senza cerimonie,
alla buona vengo avanti.
(fuori)
Riverisco tutti quanti
Non s'incomodin, non voglio
Complimenti far non soglio.
Sol dò al suocero un abbraccio,
(a Fidalma)
Servitore a lei mi faccio.
(ad Elisetta)
Dal dover non n'allontano,
Bacio a lei la bella mano...
(a Carolina)
Vengo a lei, sì vengo a lei,
Che ha quegli occhi cosi bei...
Paolino, amico mio,
Regna sol qui grazia e brio.
Bravo padre! Brave figlie!
Siete incanti, meraviglie,
Siete gioie... Ma scusate...
Ch'io respiri almen lasciate,
O il polmon si creperà.
ELISETTA - CAROLINA - FIDALMA
Prenda pure, prenda fiato,
Seguitare poi potrà.
PAOLINO
(Che fa troppo il caricato
Non s'avvede, e non lo sa.)
GERONIMO
(L'ho sentito l'ho ascoltato
Ma capito non l'ho già.)
GERONIMO - PAOLINO - ELISETTA - CAROLINA - FIDALMA
(Che un tamburo abbia suonato
Mi è sembrato in verità.)
CONTE
(Senza essere affettato
Mi distinguo in civiltà.)
Orsù senza far punto cerimonie,
Ch'io le abborrisco già, suocero caro,
Benché la prima volta
Questa sia che permesso
Mi è di veder l'amabile mia sposa
Pur dicendomi il core
Quale fra le tre Dive
La mia Venere sia,
Con vostra permissione allegro e franco,
Io me le vado a situare a fianco.
GERONIMO
Certo sarete stanco, io ve lo credo,
Conte genero amato. Ehi! Da sedere.
CONTE
No, no, non dico questo.
Non vo' seder. Son fresco e
son robusto,
E il correr per le poste a me non nuoce.
PAOLINO
Convien che alziate un poco più la voce.
CONTE
Con vostra permissione
Vado appresso alla sposa
Per farle un conveniente complimento.
GERONIMO
Oh, servitevi pure,
Che questo, Conte mio, ci va de jure.
Ed io che so che in tali incontri il padre
Importuno diventa,
Me ne andrò con Paolino
A far qualche altra cosa.
La sorella e la zia stian con la sposa.
(parte con Paolino)
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