CAROLINA
Vanne, vanne: la seguita...
No, arrestati.
Dimmi, tristo, su, dimmi:
Quante pensi sposarne? Ora comprendo
Perché a svelar non pensi
Il nodo clandestin che ci ha legati.
Lo fai per il piacere
Di tradire due donne a un solo istante,
Me come sposa, e l altra come amante.
PAOLINO
No, Carolina. no: chetati, e ascoltami.
CAROLINA
E che deggio ascoltar?
Non ti ho trovato
Svenuto per amore
Al fianco di mia zia? Non l'ho sentita
Vantarsi del tuo affetto?
E che l'hai da sposar non ha già detto?
PAOLINO
Questo è un inganno, o cara...
CAROLINA
Eh sì un inganno
Che da te si commette. Se tu amavi mia zia,
Perché non sposar lei? Perché sedurre
Una fanciulla onesta
Priva d'ogni esperienza e d'accortezza
Per farla poi crepar dall'amarezza?
PAOLINO
Mi ascolta, per pietà...
CAROLINA
Che vuoi ch'io ascolti?
Comprendo in questo istante
Il peso del mio fallo.
Mi senti: io corro adesso
A' piedi
di mio padre;
Svelerò quel che ho fatto,
A qualunque castigo
Mi renderò soggetta.
Di te poi, seduttor, tristo, spergiuro,
Segua quel che si voglia, io non mi curo.
(per partire)
PAOLINO
Ferma, ferma, ti prego...
CAROLINA
Oibò... Mi lascia.
PAOLINO
No, ti dico.
CAROLINA
Vo' andar...
PAOLINO
Sentimi, e poi
Subito te ne andrai, se andar tu vuoi.
CAROLINA
Ah! Chi poteva mai
Questo da te aspettarsi !
PAOLINO
Ascolta io dico.
CAROLINA
Io mi sento morir!
PAOLINO
Calmati un poco.
CAROLINA
(piangendo)
Così resterai libero;
Così la sposerai.
PAOLINO
Ah, no, che tu così morir mi fai.
Nell'inganno tu sei, ragion non senti
E ti scordi in un punto di furore
Chi sei tu, chi son io, tutto l'amore
CAROLINA
Cosa potresti dir?
PAOLINO
Dir che tua zia
Soltanto in quell'istante
Mi si scoperse amante;
E la sorpresa mia fu che mi tolse
L'uso dei sensi.
Or vanne a pubblicarmi
Qual seduttor. Rovinami. Ma prima
Prendi questo coltello;
E poiché sei impazzita,
Qui dammi prima una mortal ferita.
CAROLINA
Guarda ch'io te la do.
PAOLINO
Non mi ritiro.
CAROLINA
Ma non disse ella stessa
Che tu l'amavi?
PAOLINO
Equivocò Fidalma.
CAROLINA
Confessa, o fo davvero.
PAOLINO
Se un bugiardo mi credi,
Spingi senza pietade.
CAROLINA
Ah! Mi vien freddo, ed il coltel
mi cade.
PAOLINO
Or sappi, sposa mia, che più maneggio
Non trovo al scoprimento
Per salvar il decoro; e a noi non resta
Che di fuggir. Co' buoni uffizi il padre
Farem poi che si plachi.
Quel ch'è fatto è già fatto; ed alla fine
Presto o tardi lo sdegno ha il suo confine.
Pria che spunti in ciel l'aurora
Cheti cheti, a lento passo,
Scenderemo fin abbasso
Che nessun ci sentirà.
Sortiremo pian pianino
Dalla porta del giardino:
Tutta pronta una carrozza
Là da noi si troverà.
Chiusi in quella il vetturino
Per schivar qualunque intoppo,
I cavalli di galoppo
Senza posa caccerà.
Da una vecchia mia parente
Buona donna, e assai pietosa,
Ce n'andremo, cara sposa,
E staremo cheti là.
Come poi s'avrà da fare
Penseremo a mente cheta.
Sposa cara, sta pur lieta,
Che l'amor ne assisterà.
(parte)
|