Scena quinta. Fidalma ed Elisetta
FIDALMA
Chetatevi e scusatela. Tra poco
Voi già andate a marito, ella qui resta;
Così non vi sarà mai più molesta.
Io mi consolo intanto
Del vostro matrimonio; e voi fra poco...
Ma zitto... a voi il confido... Ah! Nol diceste,
Per carità.
ELISETTA
Fidatevi, fidatevi
Che segreta son io.
FIDALMA
Ve ne consolerete ancor del mio.
ELISETTA
Del vostro?
FIDALMA
Si, padrona di me stessa,
Ricca pel testamento del mio primo marito,
E in età giovanil, non crederei
Che mi diceste stolta
Se voglio maritarmi un'altra volta.
ELISETTA
No, cara la mia zia:
Anzi fate benissimo, e vi lodo.
Ma un dispiacer ben grande
Ne sentirà mio padre,
Che vi dobbiate allontanar da lui,
Ei che v'apprezza al par degli occhi suoi.
FIDALMA
Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi
Che non m'allontanassi.
ELISETTA
Posso saper chi sia?
FIDALMA
No, è troppo presto. Ancor con chi vogl'io
Non mi sono spiegata.
ELISETTA
Ditemi questo almeno: è giovinotto?
FIDALMA
Giovane affatto affatto.
ELISETTA
È bello ?
FIDALMA
Di Cupido egli è un ritratto.
ELISETTA
È nobile?
FIDALMA
Non voglio
Spiegarmi d'avvantaggio.
ELISETTA
È ricco...? Rispondete.
FIDALMA
Troppo curiosa, o cara mia, voi siete.
(Se mi stuzzica ancora un pocolino,
Vado or ora a scoprir ch'è Paolino.)
È vero che in casa
Io son la signora,
Che m'ama il fratello,
Che ognuno mi onora;
È vero ch'io godo
La mia libertà...
Ma con un marito
Via meglio si sta.
Sto fuori di casa?
Nessun mi dà pena;
All'ora ch'io voglio
Vo a pranzo, vo a cena;
A letto men vado
Se n'ho volontà...
Ma con un marito
Via meglio si sta.
Un qualche fastidio
È ver che si prova:
Non sempre la donna
Contenta si trova,
Bisogna soffrire
Qualcosa, si sa...
Ma con un marito
Via meglio si sta.
Mia cara ragazza,
Che andate a provarlo,
Fra poco saprete
Se il vero vi i parlo,
E dopo direte,
Son certa di già:
Che con un marito
Via meglio si sta.
(partono)
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