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Giovanni Bertati
Il matrimonio segreto

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  • ATTO PRIMO
    • Scena ottava. Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta
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Scena ottava. Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta

 

CONTE
(accostandosi a Carolina)
Permettetemi dunque,
Cara la mia sposina...

CAROLINA
Oh, no Signore.
Sbagliate. Io non son quella;
Quella che ha tanto onore è mia sorella.

CONTE
Sbaglio ?

FIDALMA
Sicuramente.

CAROLINA
Di là, di là convien che vi voltiate.

FIDALMA
Di qua, di qua.

CONTE
(a Fidalma)
Voi dunque...

FIDALMA
No Signor sbagliate ancora.

CONTE
Sbaglio ancora?

ELISETTA
Sicuro.
Ma che il faccia da scherzo io mi figuro.
Quella son io che il ciel vi diede in sorte:
Quella son io che merita l'onore
Di stringervi la man di darvi il core.

CONTE
(Diamine!) Voi la sposa?

ELISETTA
Che vuol dir tal sorpresa?

CONTE
Eh niente niente.
Perdonatemi: io credo
Che vogliate qui far mie signorine,
Un poco di commedia. Or via vi prego
Di non voler tirar più a lungo io gioco
(a Carolina)
M'inganno, o non m'inganno?
Siete voi la mia sposa o non la siete?

CAROLINA
No, signor, ve l'ho detto: è mia sorella.

FIDALMA
È questa, è questa.

ELISETTA
Io sì, signor, son quella.
E vi par forse ch'io...

CONTE
No... ma... scusatemi...
Voi dunque certamente?

ELISETTA
Certo.

FIDALMA
Sicuro

CAROLINA
Indubitatamente.

CONTE
Il core m'ha ingannato
E rimango dolente e sconsolato.
(Sento in petto un freddo gelo
Che cercando mi va il cor.
Sol quell'altra, giusto cielo
Può ispirarmi un dolce ardor.)

ELISETTA
(Tal sorpresa intendo appieno
Cosa vuol significar.
Sento in petto un rio veleno
Che mi viene a lacerar.)

CAROLINA
(Freddo freddo egli è restato:
Lei confusa se ne sta.
così un poco castigato
Il suo orgoglio resterà.)

FIDALMA
In silenzio ognun qui resta,
E so ben quel che vuol dir.
Una torbida tempesta
Già mi sembra di scoprir.)

A 4

(Un orgasmo ho dentro il seno,
Palpitando il cor mi va.
Più non vedo il ciel sereno,
Più non so quel che sarà.)

 

(partono)

 




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