Elvira ed Ernani vengono dalla sala da ballo,
avviandosi alla destra dello spettatore, ov'è la
stanza nuziale
Ernani
Cessaro i suoni, disparì
ogni face,
di silenzî e mistero amor si piace.
Ve' come gli astri stessi, Elvira mia,
sorrider sembrano al felice imene...
Elvira
Così brillar vedeali
di Silva dal castello, allor che mesta
io ti attendeva... e all'impaziente core
secoli eterni rassembravan l'ore.
Or meco alfin sei tu...
Ernani
E per sempre.
Elvira
O gioia!
Ernani
Sì, sì, per sempre tuo...
Elvira e Ernani
Fino al sospiro estremo
un solo core avremo.
(S'ode un lontano suon di corno)
Ernani
(Maledizion di Dio!)
Elvira
Il riso del tuo volto fa ch'io veda.
(S'ode altro suono.)
Ernani
(Ah, la tigre domanda la sua preda!)
Elvira (spaventata)
Cielo!... Che hai tu?... Che affanni!...
Ernani (delirante)
Non vedi, Elvira, un infernal sogghigno,
che me, tra l'ombre, corruscante irride?...
È il vecchio!... il vecchio!... mira!...
Elvira
Ohimè, smarrisci i sensi!
(I suoni ingagliardiscono appressandosi.)
Ernani
(Egli mi vuole!) Ascolta, o dolce Elvira...
solo ora m'ange una ferita antica...
Va tosto per un farmaco, o diletta...
Elvira
Ma tu, signor!...
Ernani
Se m'ami, va, t'affretta.
(Elvira va nelle stanze nuziali)
Ernani
Tutto ora tace intorno;
forse fu vana illusion la mia!...
Il cor, non uso ad esser beato,
sognò forse le angosce del passato.
Andiam...
(Va per seguire Elvira.)
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