Elvira (Gettandosi ai piedi di Carlo)
Deh, cessate... in regal core
non sia muta la pietà.
Carlo
(sorpreso)
Tu me'l chiedi? Ogni rancore
(rialzandola)
per Elvira tacerà.
(a Silva)
Della tua fede statico,
questa donzella sia.
Mi segua... o del colpevole...
Silva
No, no; ciò mai non fia.
Deh, sire, in mezzo all'anima
non mi voler ferir...
Io l'amo... al vecchio misero
solo conforto è in terra...
non mi volerla togliere...
pria questo capo atterra...
Carlo
Adunque, Ernani?
Silva
Seguati,
la fè non vo' tradir.
Coro
Ogni pietade è inutile,
t'è forza l'obbedir.
Carlo (ad Elvira)
Vieni meco, sol di rose
intrecciarti ti vo' la vita;
vieni meco, ore penose
per te il tempo non avrà.
Tergi il pianto, o giovinetta,
dalla guancia scolorita;
pensa al gaudio che t'aspetta,
che felice ti farà.
Giovanna e Ancelle
(Ciò la morte a Silva affretta
più che i danni dell'età. ecc.)
Riccardo e Cavalieri (a Elvira)
Credi, il gaudio che t'aspetta
te felice renderà, ecc.
Silva
(Sete ardente di vendetta,
Silva appien ti appagherà, ecc.)
Elvira
(Ah, la sorte che m'aspetta
il mio duolo eternerà, ecc.)
Carlo
Ah, vieni meco, sol di rose, ecc.
(Il Re parte col suo seguito, seco traendo Elvira
appoggiata al braccio di Giovanna; le Ancelle entrano nelle stanze della loro
signora.)