ATTO TERZO - LA CLEMENZA
Sotterranei sepolcrali che rinserrano la tomba di Carlo
Magno in Acquisgrana. A destra dello
spettatore avvi lo stesso monumento con porta di
bronzo, sopra la quale leggesi in lettere cubitali l'iscrizione "Karolo Magno": in fondo scalea
che mette alla maggior porta del sotterraneo, nel quale si vedranno altri
minori sepolcri; sul piano della scena altre porte che conducono ad altri
sotterranei. Due lampade pendenti dal mezzo spandono una fioca luce su quegli
avelli. Don Carlo e Don Riccardo avvolti in ampi mantelli oscuri entrano
guardinghi dalla porta principale. Don Riccardo precede con una fiaccola.
Carlo
È questo il loco?
Riccardo
Sì...
Carlo
È l'ora?
Riccardo
È questa.
Qui s'aduna la lega...
Carlo
... che contro me cospira!
Degli assassini al guardo
l'avel mi celerà di Carlo Magno.
E gli elettor?
Riccardo
Raccolti,
cribrano i dritti a cui spetti
del mondo
la più bella corona, il lauro invitto
de' Cesari decoro.
Carlo
Lo so. Mi lascia...
(Riccardo va per partire)
Ascolta:
se mai prescelto io sia,
tre volte il bronzo ignivomo
dalla gran torre tuoni.
Tu poscia scendi a me; qui guida Elvira.
Riccardo
E vorreste?
Carlo
Non più... Fra questi avelli
converserò co' morti
e scoprirò i ribelli.
(Don Riccardo parte)
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