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Francesco Maria Piave
Ernani

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  • ATTO TERZO - LA CLEMENZA
    • Scena quarta. Detti, Silva, Ernani e Jago vestiti come i primi
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Scena quarta. Detti, Silva, Ernani e Jago vestiti come i primi

 

Silva, Ernani e Jago (a tre)
Ad augusta!

Coro
Per angusta!

Silva, Ernani e Jago (a tre)
Per la lega...

Coro
Santa e giusta!>

Tutti
Dalle tombe parlerà
del destin la volontà.

Silva (salendo sopra una delle minori tombe)
All'invito manca alcuno?

Lega
Qui codardo havvi nessuno.

Silva
Dunque svelisi il mistero:
Carlo aspira al sacro impero.

Jago e Coro
Spento pria qual face cada.
(Tutti spegono contro terra le faci.)
Dell'iberica contrada
Franse i dritti... s'armerà
ogni destra che qui sta.

Silva
Una basti... la sua morte
ad un sol fidi la sorte.

(Ognuno trae dal seno una tavoletta, v'incide col pugnale la propria cifra, e la getta in un avello scoperchiato)

Coro
È ognun pronto in ogni evento...
a ferire od esser spento.
(Silva si appressa lentamente all'avello, ne cava una tavoletta; tutti ansiosi lo circondano)
Qual si noma?

Silva
Ernani.

Jago e Lega
È desso!!!

Ernani (con trasporto di giubilo)
Oh, qual gaudio m'è concesso!!!
Padre, ah, padre!

Jago e Coro
Se cadrai,
vendicato ben sarai.

Silva (sottovoce ad Ernani)
L'opra, o giovine, mi cedi.

Ernani
Me sì vile, o vecchio, credi?

Silva
La tua vita, gli aver miei
io ti dono...

Ernani
No.

Silva (mostrandogli il corno)
Potrei
ora astringerti a morir.

Ernani
No, no, vorrei prima ferir.

Silva
Dunque, o giovane, t'aspetta
Ia più orribile vendetta.

Tutti
Noi fratelli in tal momento
stringa un patto, un giuramento.
(Tutti si abbracciano, e nella massima agitazione traendo le spade prorompono nel seguente inno.)

Coro
Si ridesti il Leon di Castiglia
e d'Iberia ogni monte, ogni lito
eco formi al tremendo ruggito,
come un dì contro i Mori oppressor.
Siamo tutti una sola famiglia,
pugnerem colle braccia, co' petti;
schiavi inulti più a lungo e negletti
non sarem finché vita abbia il cor.
Morte colga o n'arrida vittoria,
pugnerem, ed il sangue de' spenti
nuovo ardir ai figliuoli viventi,
forze nuove al pugnare darà.
Sorga alfine radiante di gloria,
sorga un giomo a brillare su noi...
sarà Iberia feconda d'eroi,
dal servaggio redenta sarà.




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