Setting: La selva boema.
Praga in lontananza mezzo ascosa fra gli alberi.
[Entrano alcuni masnadieri.]
ALCUNI [entrando]
Tutto quest'oggi le mani in mano.
ALTRI [accorrendo]
Oh! non sapete?
I PRIMI
Che v'ha di strano?
I SECONDI
Rolla è prigione!
I PRIMI
Prigion? che sento!
I SECONDI
Darà, vi dico, de'calci al vento.
I PRIMI
Che disse il Capo?
I SECONDI
Disse e giurò
che far di Praga vuole un falò.
I SECONDI
Tu n'hai pietà?
Povero il Rolla che va tra poco. . .
[Una fiamma lontana vedesi rosseggiare fra gli alberi.]
Oh! non vedete quel vasto foco?
I PRIMI
Eccovi il cero! là non è fola,
il Capitano tenne parola.
TUTTI
Che fuoco orrendo! che mai seguì?
[Grida interne; quindi sbucano dagli alberi donne scapigliate con fanciulli.]
DONNE
La terra trema, s'abbuia il dì,
Oh! noi perdute!. . .soccorso! auito!
Il finimondo certo è venuto.
[Spariscono di nuovo fra gli alberi.]
[Entrano Rolla ed altri masnadieri.]
MASNADIERI
Morte e demonio! chi si fa presso?
L'ombra del Rolla?. . .per Dio, egli è desso!
D'onde ne vieni così serrato?
ROLLA [anelante]
Io?. . .dalla forca dritto filato.
Dell'acquavite! non reggo più.
MASNADIERI [Gli mescono un bicchiere d'acquavite.]
Bevi e poi narra.
ROLLA [ad uno della masnada]
Narralo tu.
ALCUNI MASNADIERI
I cittadini correano alla festa
e noi, lanciate più cànape ardenti,
gridammo: «al foco!» da questa e da quella.
Ed ecco pressa, tumulto, lamenti. . .
La polveriera scoppiò con tempesta,
e la paura confuse i sergenti;
il duce allora piombò sulla folla
e trasse il lacchio dal capo del Rolla.
ALTRI MASNADIERI
Viva! Vittoria di braccio e pensier;
chi gli sovrasti non ha il masnadier.
ROLLA
Sì! m'ha tirato fuor dalla fossa.
[Carlo entra pensieroso.]
MASNADIERI
Eccolo!
Ha l'aria mesta e commossa!
Capitano! qual'è la tua mente?
CARLO
Noi partiam coll'aurora vegnente.
[La masnada si perde nella selva.]
MASNADIERI
Viva, viva il masnadier!
CARLO [solo, contemplando il sole che tramonta.]
Come splendido e grande il sol tramonta!
Degno è ben che s'adori! In questa forma
cade un eroe!. . .Natura! oh, sei pur bella!
Sei pur bella e stupenda; ed io deforme,
orribile così!. . .Tutto è qui riso,
io sol trovo l'inferno in paradiso!
Di ladroni attornïato,
al delitto incatenato
dalla terra io son reietto,
maledetto io son dal ciel.
Cara vergine innocente!
se mi corre a te la mente,
più mi duol la mia catena,
la mia pena è più crudel.
[Entra la masnada precipitosa.]
MASNADIERI
Capitano! noi siamo cerchiati. . .
CARLO
Da quant'armi?
MASNADIERI
Da mille soldati.
CARLO
Su, fratelli; stringetevi insieme,
non temete di gente che teme!
TUTTI
Su, fratelli, corriamo, alla pugna
come lupi di questa boscaglia!
Trïonfar d'una schiava ciurmaglia
ne farà disperato valor.
Nella destra un esercito impugna
chi bandisce la libera spada;
basta un sol della nostra masnada
per la rotta di tutti costor.
[Partono precipitosi.]
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