Leonora
Perché piangete?
Donne
Ah!... dunque
Tu per sempre ne lasci!
Leonora
O dolci amiche,
Un riso, una speranza, un fior la terra
Non ha per me! Degg'io
Volgermi a Quei che degli afflitti è solo
Sostegno e dopo i penitenti giorni
Può fra gli eletti al mio perduto bene
Ricongiungermi un dì!... Tergete i rai
E guidatemi all'ara! :
(incamminandosi)
Conte (irrompendo ad un tratto)
No, giammai!...
Donne
Il Conte!
Leonora
Giusto ciel!
Conte
Per te non havvi
Che l'ara d'imeneo.
Donne
Cotanto ardìa!...
Leonora
Insano!... E qui venisti?...
Conte
A farti mia.
(E sì dicendo scagliasi verso Leonora, onde impadronirsi di lei, ma fra esso e la preda trovasi, qual fantasma sorto di sotterra,
Manrico. Un grido universale irrompe)
Leonora
E deggio... e posso crederlo?
Ti veggo a me d'accanto!
È questo un sogno, un'estasi,
Un sovrumano incanto!
Non regge a tanto giubilo
Rapito, il cor sospeso!
Sei tu dal ciel disceso,
O in ciel son io cor te?
Conte
Dunque gli estinti lasciano
Di morte il regno eterno;
A danno mio rinunzia
Le prede sue l'inferno!
Ma se non mai si fransero
De' giorni
tuoi gli stami,
Se vivi e viver brami,
Fuggi da lei, da me. Manrico
Né m'ebbe il ciel, né l'orrido
Varco infernal sentiero...
Infami sgherri vibrano
Mortali colpi, è vero!
Potenza irresistibile
Hanno de' fiumi
l'onde!
Ma gli empi un Dio confonde!
Quel Dio soccorse a me.
Donne (a Leonora)
Il cielo in cui fidasti
Pietade avea di te.
Ferrando, Seguaci (al Conte)
Tu col destin contrasti:
Suo difensore egli è.
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