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Salvatore Cammarano
Il trovatore

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  • PARTE TERZA - IL FIGLIO DELLA ZINGARA
    • Scena quarta. Ferrando, Conte, Azucena, Esploratori
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Scena quarta. Ferrando, Conte, Azucena, Esploratori

 

Detti, Azucena, con le mani avvinte, trascinata dagli Esploratori, un codazzo d'altri soldati

Esploratori
Innanzi, o strega, innanzi...

Azucena
Aita!... Mi lasciate... O furibondi,
Che mal fec'io?

Conte
S'appressi.
(Azucena è tratta innanzi al Conte)
A me rispondi
E trema dal mentir!

Azucena
Chiedi!

Conte
Ove vai?

Azucena
Nol so.

Conte
Che?

Azucena
D'una zingara è costume
Mover senza disegno
Il passo vagabondo,
Ed è suo tetto il ciel,
Sua patria il mondo.

Conte
E vieni?

Azucena
Da Biscaglia, ove finora
Le sterili montagne ebbi a ricetto!

Conte
(Da Biscaglia!)

Ferrando
(Che intesi!... O qual sospetto!)

Azucena
Giorni poveri vivea,
Pur contenta del mio stato;
Sola speme un figlio avea...
Mi lasciò!... m'oblìa, l'ingrato!
Io deserta, vado errando
Di quel figlio ricercando,
Di quel figlio che al mio core
Pene orribili costò!...
Qual per esso provo amore
Madre in terra non provò!

Ferrando
(Il Suo volto!)

Conte
Di', traesti
Lunga etade tra quei monti?

Azucena
Lunga, sì.

Conte
Rammenteresti
Un fanciul, prole di conti,
Involato al suo castello,
Son tre lustri, e tratto quivi?

Azucena
E tu, parla... sei?...

Conte
Fratello del rapito.

Azucena
(Ah!)

Ferrando
(notando il mal nascosto terrore di Azucena)
(Sì!)

Conte
Ne udivi
Mai novella?

Azucena
Io?... No... Concedi
Che del figlio l'orme io scopra.

Ferrando
Resta, iniqua...

Azucena
(Ohimè!...)

Ferrando
Tu vedi
Chi l'infame, orribil opra
Commettea...

Conte
Finisci.

Ferrando
È dessa.

Azucena (piano a Ferrando)
(Taci)

Ferrando
È dessa che il bambino
Arse!

Conte
Ah! perfida!

Coro
Ella stessa!

Azucena
Ei mentisce...

Conte
Al tuo destino
Or non fuggi.

Azucena
Deh!...

Conte
Quei nodi
Più stringete.
(I soldati eseguiscono)

Azucena
Oh! Dio!... Oh Dio!...

Coro
Urla pure.

Azucena (con disperazione)
E tu non m'odi,
O Manrico, o figlio mio?...
Non soccorri all'infelice
Madre tua?

Conte
Sarebbe ver?
Di Manrico genitrice?

Ferrando
Trema!...

Conte
Oh sorte!... in mio poter!

Azucena
Deh, rallentate, o barbari,
Le acerbe mie ritorte...
Questo crudel supplizio
È prolungata morte...
D'iniquo genitore
Empio figliuol peggiore,
Trema... V'è Dio pe' miseri,
E Dio ti punirà!

Conte
Tua prole, o turpe zingara,
Colui, quel traditore?...
Potrò col tuo supplizio
Ferirlo in mezzo al core!
Gioia m'innonda il petto,
Cui non esprime il detto!...
Meco il fraterno cenere
Piena vendetta avrà!

Ferrando, Coro
Infame pira sorgere,
Ah, sì, vedrai tra poco...
Né solo tuo supplizio
Sarà terreno foco!...
Le vampe dell'inferno
A te fina rogo eterno;
Ivi penare ed ardere
L'anima tua dovrà!
(Al cenno del Conte i Soldati traggon seco Azucena. Egli entra nella sua tenda, seguito da Ferrando)




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