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Angelo Anelli L'Italiana in Algeri IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena quinta. Taddeo, Isabella e alcuni Corsari indietro
Ah! Isabella...siam giunti a mal partito.
Perché?
Non hai sentito quella brutta parola?
E qual?
Ebben?...
Dunque bersaglio Tu sarai d'un Bey? D'un Mustafà?
Sarà quel che sarà. Io non mi voglio Per questo rattristare.
E la prendi così?
Che ci ho da fare?
Ma di me non ti fidi?
Preso m'hai forse, anima mia, preso per un babbeo? Di quel tuo cicisbeo... Di quel Lindoro...io non l'ho visto mai, Ma so tutto.
L'amai prima di te: no'l nego. Ha molti mesi Ch'ei d'Italia è partito: ed ora...
E tu...
E adesso?
Vo in un serraglio a far...lo pensi il mondo
Io so far l'indifferente. Ma un geloso impertinente
Di qualunque innamorato. Tutto quel che può avvenir.
Sciocco amante è un gran supplizio.
Donna scaltra è un precipizio.
Meglio un Turco che un briccone.
Meglio il fiasco che il lampione.
(Ma in man de'barbari...senza un amico Come dirigermi?...Che brutto intrico! Che ho da risolvere? Che deggio far? Che ho da risolvere? Che brutto affar!)
(Ma se al lavoro poi mi si mena... Come resistere, se ho poca schiena?)
A due (Che ho da risolvere? Che deggio far?)
Che ve ne par?
A due Ah,no: per sempre uniti, Con gran piacere, ben mio, E ognun lo crederà.
Sarà quel che sarà.
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