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Angelo Anelli L'Italiana in Algeri IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena terza. Isabella e Lindoro
Qual disdetta è la mia! Onor e patria E fin me stessa oblio; su questo lido Trovo Lindoro, e lo ritrovo infido!
Lindoro (a Isabella che va per partire) Pur ti riveggo... Ah, no, t'arresta, Adorata Isabella, in che peccai, Che mi fuggi così?
Lo chiedi ancora?
Io! Di condurla, Non di sposarla ho detto, e sol m'indussi Per desio d'abbracciarti.
E credete posso?
M'incenerisca un fulmine, se mai Pensai tradire la nostra fede.
Hai core? T'è caro l'amor mio, l'onor ti preme?
Che far degg'io?
Quell'istesso vascel...Qualche raggiro Qui bisogna intrecciar. Sai che una donna Non v'ha di me più intraprendente e ardita.
Cara Isabella, ah, tu mi torni in vita.
T'attendo nel boschetto. Inosservati Concerteremo i nostri passi insieme. Separiamoci per or.
Verrò, mia speme.
Son questi i tuoi diletti.
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