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Angelo Anelli
L'Italiana in Algeri

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  • ATTO SECONDO
    • Scena quarta. Mustafà, indi Taddeo, poi Haly con due Mori, i quali portano un turbante, un abito Turco, una sciabola, e coro di Eunuchi
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Scena quarta. Mustafà, indi Taddeo, poi Haly con due Mori, i quali portano un turbante, un abito Turco, una sciabola, e coro di Eunuchi

 

RECITATIVO

Mustafà

          Ah! Se da solo a sola

          M'accoglie l'Italiana...Il mio puntiglio

          Con questa Signorina

          E'tale ch'io ne sembro innamorato.

 

Taddeo

          Ah! Signor Mustafà.

 

Mustafà

          Che cosa è stato?

 

Taddeo

          Abbiate compassion d'un innocente.

          Io non v'ho fatto niente...

 

Mustafà

          Ma spiegati...cos'hai?

 

Taddeo

          Mi corre dietro quell'amico del palo.

 

Mustafà

          Ah!...Ah!...capisco.

          E'questa la cagion del tuo spavento?

 

Taddeo

          Forse il palo in Algeri è un complimento?

          Eccolo...Ohimè...

 

Mustafà

          Non dubitare. Ei viene

          D'ordine mio per onorarti. Io voglio

          Mostrar quanto m'è cara tua nipote.

          Perciò t'ho nominato

          Mio grande Kaimakan.

 

Taddeo

          Grazie, obbligato.

 

CORO, RECITATVO E ARIA

(Haly mette l'abito Turco a Taddeo, poi il turbante;

indi Mustafà gli cinge la sciabola. Intanto i Turchi,

con gran riverenza ed inchini, cantano il coro.)

 

Coro di Eunuchi

          Viva il grande Kaimakan,

          Protettor de' Mussulman.

          Colla forza dei leoni,

          Coll'astuzia dei serpenti,

          Generoso il ciel ti doni

          Faccia franca e buoni denti.

          Protettor de' Mussulman,

          Viva il grande Kaimakan.

 

Taddeo

          Kaimakan! Io non capisco niente.

 

Mustafà

          Vuol dir Luogotenente.

 

Taddeo

          E per i meriti

          Della nostra nipote a quest'impiego

          La vostra Signoria m'ha destinato?

 

Mustafà

          Appunto, amico mio.

 

Taddeo

          Grazie: obbligato.

          Ho un gran peso sulla testa;

          In quest'abito m'imbroglio.

          Se vi par la scusa onesta,

          Kaimakan esser non voglio,

          E ringrazio il mio Signore

          Dell'onore che mi fa.

          (Egli sbuffa!...Ohimè!...Che occhiate!)

          Compatitemi...ascoltatemi...

          (Spiritar costui mi fa.

          Qua bisogna fare un conto:

          Se ricuso...il palo è pronto.

          E se accetto?...è mio dovere

          Di portargli candeliere.

          Ah! Taddeo, che bivio è questo!

          Ma quel palo?... Che ho da far?)

          Kaimakan, Signor, io resto.

          Non vi voglio disgustar.

 

Coro

          Viva il grande Kaimakan,

          Protettor de' Musulman.

 

Taddeo

          Quanti inchini!...quanti onori!...

          Mille grazie,miei Signori,

          Non vi state a incomodar.

          Per far tutto quel che posso,

          Signor mio, col basto indosso,

          Alla degna mia nipote

          Or mi vado a presentar.

          (Ah! Taddeo! Quant'era meglio

          Che tu andassi in fondo al mar.)

 

Coro

          Viva il grande Kaimakan,

          Protettor de' Mussulman.

 

Taddeo

          Grazie, quanti onori!...

          Alla degna mia nipote

          Or mi vado a presentar.

 




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