Scena terza. Madama Cortese, Coro
Madama Cortese
Di vaghi raggi adorno,
in ciel risplende il sole;
sarà un sì ameno giorno
propizio ai viaggiator.
Alla felice sponda
seguirli io pur vorrei;
ma il fato non seconda
i voti del mio cor.
Dottore, Maddalena,
Antonio, a me badate;
(al coro) Voi pure m’ascoltate,
e destri poi cercate
il pian di secondar.
(Tutti s’accostano.)
I forestieri presto sen vanno,
se a prender bagni qui torneranno,
nessun per ora può assicurar;
ma della casa, nella lor mente,
buona memoria convien lasciar.
Coro
Bene bene... più diligente
oggi saprassi ognun mostrar.
Madama Cortese
La contessina non ha pazienza,
rapido il fatto succeda al dir.
Coro
Rapido il fatto succeda al dir.
Madama Cortese
Allo Spagnolo, la riverenza
sì nell’entrare che nell’uscir.
Coro
Inchini entrando e nell’uscir.
Madama Cortese
Coll’antiquario, di cartapecore,
di belle femine, col cavalier.
Con Melibea, d’idee fantastiche,
col Moscovita, del vasto imper,
del Campidoglio, colla Romana,
coll’Alemanno, del contrapunto,
con foco ed arte, cogliendo il punto,
più dell’usato si parlerà.
Di cartapecore. di belle femine,
d’idee fantastiche, di contrapunto,
più dell’usato, cogliendo il punto,
non dubitate, si parlerà.
Madama Cortese
Ingegno ed arte così adoprando,
l’innato genio destri allettando,
dolce impressione si desterà:
e pari a un rapido gonfio torrente,
che tutto allaga, che tutto inonda,
del Giglio d’Oro per ogni sponda,
la nobil fama si spanderà.
Coro
Del Giglio d’Oro per ogni sponda,
la nobil fama si spanderà.
(Tutti partono, eccetto Madama Cortese.)
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