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Luigi Balochi
Il viaggio a Reims

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  • ATTO UNICO
    • Scena quattordicesima. Don Profondo, Corinna, Delia
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Scena quattordicesima. Don Profondo, Corinna, Delia

 

Don Profondo
Buon giorno, illustre amica!

Corinna
(salutandolo)
Quai notizie?

Don Profondo
Leggete questa lettera.
(Mentre Corinna legge la lettera, Don Profondo dice a Delia:)
Consolatevi, o Delia;
le cose vanno bene...

Delia
Davver?

Don ProfondoVe l’assicuro.

Corinna
(rende la lettera a Don Profondo)
Vi ringrazio.
Quando si parte?

Don Profondo
Presto; vo a vedere,
e l’ora poi io vi farò sapere.
(parte)

Corinna
(a Delia)
Son felici le nuove, e presto, io spero
del sacro Legno all’ombra protettrice,
la vostra patria alfin sarà felice.

Delia
Il ciel lo voglia!

Corinna
In ordine mettete
quel che occorre, ed a Reims meco verrete.

(Delia parte.)

(esaminando i fiori)
Che vaghi ameni fior! son di Milord
il giornaliero don, pegno d’amore,
ch’egli timido ognor preme nel core.

(Corinna stacca un fiore, e lo pone in petto.)

 




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